Teatro Alambra: ‘Shoah’ per celebrare la ‘Giornata della Memoria’
Maddaloni (ce) – 27 gennaio 2007
Comunicato stampa
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Il Teatro Alambra di Maddaloni celebra la Giornata della Memoria con uno
spettacolo d’eccezione sugli orrori dell’Olocausto, destinato agli studenti
delle ultime classi degli istituti superiori e delle scuole medie.
L’appuntamento è per sabato 27 gennaio alle 10,30 nella storica sala
di corso I Ottobre. A calcare le scene la compagnia teatrale ‘I palconauti’
con l’inedito ‘Shoah’, scritto a quattro mani da Francesco Campanile e
Nunzio Zuzio (che ne ha curato anche la regia) e dedicato ad una grande
piaga della storia mondiale, che si propone con l’aiuto del linguaggio
teatrale di creare un filo diretto con il passato e, attraverso il dialogo
aperto con gli studenti, di stimolare un maggiore senso critico e di
civiltà. ‘Shoah nasce come un pretesto per portare la memoria indietro nel
tempo – spiegano gli organizzatori - è un modo per dire grazie a tutti
quelli che hanno lottato per la vita, restando disperatamente aggrappati ad
essa fino all’ultimo, ed insegnandoci attraverso le loro storie come l’amore
può davvero diventare l’unica, incredibile forza per sopravvivere. Dinanzi
ad orrori come quello dell’Olocausto, che coinvolse sei milioni di Ebrei, è
fondamentale che il dolore diventi un patrimonio collettivo, necessario per
riuscire ad individuare gli orrori del presente. Per scongiurare una
tragedia di tali proporzioni si renderebbero necessarie dieci, cento, mille
giornate della memoria, perché quello che è stato non accada mai più’. Il
progetto, patrocinato dal Comune di Maddaloni, mira a sensibilizzare le
giovani generazioni ad accrescere i valori di tolleranza e accettazione
delle diverse etnie e proporre la conoscenza di alcuni aspetti fondanti
della cultura ebraica. Lo spettacolo – che presto debutterà anche ad
Autschwitz - sarà seguito da un dibattito al quale parteciperanno anche gli
assessori comunali con delega alla Pubblica istruzione, Cultura e
Spettacolo.
La trama
Sono trascorsi diversi anni dalla conclusione del secondo conflitto mondiale
e dalla liberazione delle migliaia di ebrei imprigionati nei tanti campi di
concentramento disseminati in tutta l’Europa. A distanza di mesi consumati
dal dolore e fatti di assordanti silenzi e profonde ferite che bruciano
ancora nella memoria, torna a rivivere il ricordo dei giorni trascorsi in
quei campi, abitati dall’odore della carne bruciata. Non ricordi di morte e
desolazione però, ma storie vere, vissute tra chilometri e chilometri di
filo spinato, aggrovigliato attorno all’anima dei protagonisti di questa
vicenda. Storie di piccole gioie e di grandi speranze, nonostante tutto;
storie di amore intenso, vissuto in ogni sua forma. Perché l’amore, anche
quando la morte è costantemente in agguato dietro l’angolo, sa essere sempre
l’arma più forte e più potente.
Infoline 0823/434015 – 0823/353636 – 339/2465152 – 333/5712215 |
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