Saranno i “Carmina Burana” interpretati dalla Spellbound Dance Company di Mauro
Astolfi a firmare il terzo appuntamento della I edizione di Danza d’Autore,
la rassegna di danza contemporanea promossa al Teatro Delle Palme di Napoli
dal CDTM – Circuito Campano della Danza per la direzione artistica di Mario
Crasto De Stefano. Alla tappa napoletana della Compagnia - l’appuntamento è
per lunedi 5 e martedì 6 marzo - seguirà una mini tournee campana dello
spettacolo, promossa dallo stesso Circuito, che farà tappa giovedì 8
al Teatro Comunale di Caserta e sabato 10 al Teatro Delle Arti di Salerno
(spettacoli ore 21).
La scelta dei “Carmina Burana”, una delle più importanti sillogi di
documenti poetici e musicali del Medioevo - 315 componimenti di cui è
possibile ricostruire l'andamento melodico solo di 47 canti - nasce dal
desiderio della Compagnia di reinterpretare liriche che sempre hanno
conquistato una propria autonoma dignità teatrale in sede concertistica per
vitalità e ritmo dirompente. Nella raccolta, accanto a versi che esaltano il
vino e l’amore, altri cantano la natura, altri condannano la dissolutezza
del clero del tempo o incoraggiano le fanciulle a godere del piacere dei
sensi; alcuni versi richiamano all’amore ingenuo e popolaresco, o lodano la
taverna. Non mancano infine “canti crociati” con violenti attacchi alla
corruzione di allora e alla avidità di denaro: temi che esprimono grande
vivacità di sentimenti ma che sottendono anche un’inquietudine spirituale e
una forma di pessimismo. In questo contesto s’inserisce la danza nel
tentativo di fondere la sua forza narrativa con quella della musica mirando
a riunire e completare lo spirito originario dei Canti.
Dieci i danzatori (Alessandra Chirulli, Fabrizio Clemente, Maria Cossu,
Gianmaria Giuliattini, Nicholas Poggiali, Marianna Ombrosi, Silvia Rizzo,
Sofia Barbiero, Francesco Gammino, Eva Grieco) impegnati a tracciare il
faticoso percorso contemporaneo tra i sentieri dei Carmina, viaggio ballato
ideato da Mauro Astolfi, cammino poetico tra le musiche di Orff, Caracciolo
e Vivaldi, disegno luminoso con le luci di Marco Policastro, linguaggio
scenografico a cura di Stefano Mazzola per i costumi di Ferrone e Halfon.
La Spellbound Dance Company, che inizia la sua attività nel 1994 sotto la
direzione di Astolfi, ha mantenuto costante fin dagli esordi una forte
spinta alla ricerca coreografica e alla commistione di generi per far sì che
ogni spettacolo fosse un contenitore di emozioni, immagini, suoni e gesti in
costante evoluzione. La scelta è di non restringere la definizione entro uno
specifico stile ma dare spazio alla sperimentazione e alla rielaborazione di
tutte le possibili gestualità del balletto per rinforzare l’originale valore
comunicativo della danza, la sua valenza artistica come linguaggio muto
fatto di movimenti, frammenti di immagini solo suggerite dalle linee dei
corpi per lasciare spazio alla fantasia e trasposizione creativa della
sensibilità di chi guarda ma anche di chi ama e studia la danza. Attraverso
una rete di seminari in diversi Centri di Formazione, la Compagnia pone
l’innovazione stilistica, che è la base del lavoro creato dal suo Direttore,
al centro di un laboratorio di idee posto al servizio di un gruppo di
allievi. L’intensa attività coreografica e didattica di Mauro Astolfi ha
così avvicinato moltissimi danzatori di tutto il mondo ad un metodo e uno
stile che in sé riassumono venti anni di studi, ricerche e confronti
internazionali, e che ora possono farsi “scuola” per tutti coloro che in
esso si ritrovano.
Il costo del singolo biglietto per assistere allo spettacolo è di 10
euro per il teatro Comunale di Caserta; sono inoltre previste agevolazioni
per le Scuole di Danza.
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