Venerdì 20 Aprile alle ore 21, il nuovo teatro “Caserta Città di Pace”
voluto da Don Antonello Giannotti presso la Chiesa del SS. Nome di Maria in
Puccianiello, ha ospitato la prima del Coro Polifonico “G. F. Handel”, diretto
dal Maestro Savino d’Alterio, esibitosi altresì come pianista. Un programma
suggestivo quello proposto per la serata, durante la quale si è spaziato lungo
un repertorio davvero eterogeneo, che dimostra l’elasticità del coro e del
Maestro, autore della massima parte degli arrangiamenti. Dalle maestose
sonorità degli estratti dall’opera “Carmina Burana” di Carl Orff - opera per
certi versi ispirata, come consuetudine della temperie tardo-romantica, al
suono di altri tempi, e facente riferimento sin nel titolo alla raccolta di
danze e canti goliardici medievali nota come “Codex Buranus” – alla
rivisitazione di “classici” dei Beatles, passando per Leonard Bernstein e la
“West Side Story”, attraverso lo “Jesus Christ Superstar” di Andrew Lloyd
Webber, per concludere con una versione bianca del gospel negro per eccellenza,
quel “Summertime” proveniente dal patrimonio tradizionale dei lavoratori di
cotone, divenuta celeberrima grazie all’opera “Porgy and Bess” musicata dal
grande Gorge Gershwin, opera descrivente la vita degli afroamericani negli anni
’30 del secolo scorso nell'immaginaria strada di Catfish Row a Charleston, in
South Carolina. In effetti, durante l’esecuzione di “Yesterday” dei Beatles, al
ricordo del suono delle voci calde dei baronetti del rock britannico, si
avvertiva la carenza nel Coro di voci virili - per le quali il Maestro sta
svolgendo delle ricerche ed audizioni presso il Teatro “Izzo” di Caserta ove
hanno sede le prove. Spiccava su tutti – a mio modestissimo avviso - il
bellissimo arrangiamento di “The Long and Winding Road”, probabilmente il
“pezzo” che meglio ha saputo trasmettere suggestioni, così “concertato” fra il
Maestro al piano e gli elementi del Coro. Dunque una serata davvero eterogenea
proposta da un Coro versatile, impegnato anche nel repertorio sacro – musiche
ovviamente di Handel, ma anche Bach e Mozart, dunque barocco e classicismo
musicale – oltre che in composizioni originali del Maestro d’Alterio, perlopiù
di carattere sacro. In apertura infatti, fuori programma veniva proposto un
“Credo” estratto da una messa del Direttore del Coro. E dall’apertura
alla chiusura, il Soprano Maria Ranieri ha cantato davvero come un usignolo.
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Caserta Città di Pace |
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