Associazione “DIOTIMA – L’Alt(r)o Teatro” in collaborazione con la
Soprintendenza per i Beni Culturali di Caserta e Benevento, ha organizzato
per la IX Settimana Della Cultura, tre appuntamenti al Teatro di Corte Della
Reggia Di Caserta
13 Maggio ore 18, “Manfred” di Lord Byron
Interpreti: Giovanni Gallo, Fulvia Castellano, Saverio Gallo; Pianoforte:
Fabio Tommasone; adattamento musicale ed effetti sonori: Donato Cutolo e
Fabio Tommasone; luci: Salvatore Lerro: costumi: Sartoria “Mani di Fate”;
sceneggiatura: Giovanni Gallo; direzione tecnica: Donato Cutolo; direzione
artistica: Saverio Gallo; regia: Giovanni Gallo (leggi
articolo su rappresentazione al Comunale di Caserta)
15 maggio, ore 17,30, Inferno V Canto(Paolo e Francesca),
16 maggio, ore 17,30, Inferno XXXIII Canto (Conte Ugolino)
Interpreti: Gianni Gallo, Fulvia Castellano, Coro di Canti Gregoriani “Laudate
Dominum”
Adattamento Musicale Ed Effetti Sonori: Donato Cutolo e Fabio Tommasone; Luci:
Salvatore Lerro; Costumi: Sartoria “Mani di Fate”; Sceneggiatura: Giovanni
Gallo; Direzione Tecnica: Donato Cutolo; Direzione Artistica: Saverio Gallo;
Regia: Giovanni Gallo
Assolutamente attuale è ri-proporre, oggi, la
“Commedia2 di Dante Alighieri: il Viaggio che conduce verso la Verità eterna,
passando attraverso la “selva oscura2 del peccato. La metafora della
“Commedia”, la purificazione della vita e del mondo che “volger si devono verso
la Luce Etterna, verso uno stato di felicità”, come recita l’attore, non solo è
attuale, ma rispecchia l’universalità delle debolezze umane presenti
trasversalmente in tutta la storia della cultura occidentale. Attraverso alcuni
luoghi della prima cantica della “Commedia”, Giovanni Gallo, con il piacere e
l’emozione per una sfida personale, ci porta a vivere i versi classici tra i
più belli della storia letteraria italiana in un incontro che va a ritrovare le
motivazioni della pagina letteraria al di fuori di essa, nel diretto rapporto
comunicativo tra interprete e spettatore. La storicizzazione, poi, pur
necessaria, è lasciata alla libera interpretazione dello spettatore che si
troverà avvolto suggestivamente e co-involto in alcuni momenti del viaggio
nell’Inferno dantesco.
V Canto. Ritroviamo nel pieno dell’Inferno, nel secondo cerchio, ove son
dannati i peccator carnali “che la ragion sommettono al talento”. Quivi, si
incontrerà Paolo e Francesca con la loro vicenda d’amore che ha commosso intere
generazioni nelle varie epoche della nostra cultura. La condanna all’eterna
unione ( per la legge del contrappasso) dei due cognati peccatori, amanti, si
esprime attraverso la preghiera e il pianto di Francesca che, con i più elevati
versi d’amore della letteratura occidentale, coinvolgerà ed emozionerà lo
spettatore vivo.
XXXIII Canto. Ci troviamo nel nono Cerchio, ove son dannati i
traditori della patria e della propria parte, l’allusione è alle vicende
politiche e alle infamie dell’epoca. Quivi, si assisterà alla triste vicenda
del conte Ugolino. Anche qui, lo spettatore si sentirà co-involto e chiamato
in causa.
info: tel 0823 424108. cell 333 3556525 |
|