Gruppo Archeologico Casertano: visita guidata a Capodrise

Capodrise (ce) - 2 Aprile 2006

Articolo di Chiara Della Valle, foto di Pia Di Donato


Capodrise (ce), 2 Aprile. La prima escursione del neo-nato Gruppo Archeologico Casertano ‘F.S.Gualtieri’  si è svolta nella cittadina di Capodrise, e si è caratterizzata per la disponibilità di alcuni studiosi locali e una magnifica giornata primaverile.

La lunga passeggiata in questa cittadina, ricca di tanta storia è iniziata dalla chiesa di S. Antonio Abate, posta al centro del paese, puntualmente descritta dallo studioso di storia locale Donato Farro

Nonostante le sue piccole dimensioni, la chiesa sembra comunicare da sola, al visitatore, la particolarità architettonica tardogotica della copertura a volta ad ogiva e delle quattro finestre ad archi acuti e la bellezza dei colori accesi delle pitture. Le pitture del ’300, come la Madonna in trono con S. Antonio a lato e i fondatori ai piedi, nel catino absidale, presentano chiari segni di sovrapposizione di pitture del ’400, come S. Giorgio dall’armatura scura su cavallo bianco.
La chiesa è stata una modifica di un edificio più antico, datato tra l’VIII e il IX secolo, come dimostra la bifora arabesca al suo interno. Al centro del pavimento vi è la lapide con lo stemma della famiglia De Filippo , datata al 1611 che contiene i resti di due sacerdoti.
Accompagnati dalla bella giornata primaverile e dallo stupore e la curiosità della gente del posto, spesso ignara delle ricchezze culturali del proprio paese, la visita è proseguita attraverso le strade del paese, ricco di palazzi a corte con balconi in stile fiorentino del ’600 ed edicole religiose, prova dell’importanza dei culti nel corso dei secoli.
Particolarmente significativi da ricordare, sono il Palazzo dei Carafa, appartenuto al duca della contea di Acerra, come è evidente dallo stemma inciso sulla volta del portone d’ingresso; la casa dell’Abbate Mattia Zarrillo, memorabile direttore del museo di Parigi nel XIX secolo; il Palazzo di Domenico Mondo, famoso pittore del settecento napoletano.
Proprio tra questi edifici si respira lo stile di vita di una volta, con i portoni quasi sempre aperti, dove ancora oggi, come ieri, la genuinità e la semplicità delle persone di paese ti coinvolgono e ti rendono consapevole delle origini e delle tradizioni secolari del sud.
Il gruppo di visitatori è via via aumentato in quanto alcune persone hanno abbandonato "le chiacchiere spensierate della domenica mattina" accodandosi incuriositi, manifestandosi anche molto disponibili nel dare ulteriori informazioni e raccontando curiosità sulla storia del paese. Dopo Farro l'architetto D'Addio, accompagnato dall'artista Martone, hanno illustrato l’interno della chiesa di S. Andrea Apostolo, la cui costruzione è attribuita ad architetti del 1600 con un particolare fonte battesimale e pitture raffiguranti la Sacra Famiglia, la Madonna e S. Andrea.

La considerazione finale che possiamo fare al termine di questo resoconto è di continuo stupore per la ricchezza della nostra terra unita al rammarico di quanto si è già perso ma anche l'invito, a chi legge, ad unirsi alle prossime "passeggiate": regalatevi una mattinata con noi, con calma e guardando intorno e... ne beneficerà corpo e spirito

Vi diamo appuntamento quindi al 23 aprile quando visiteremo l’Anfiteatro e l’annesso Museo dei Gladiatori di S. Maria C.V., confidando in un'altra splendida giornata primaverile.

 

Consulta: Gruppo Archeologico Casertano “F. S. Gualtieri”: attività secondo trimestre

 

chiesa di S. Antonio Abate

 

Madonna in trono con S. Antonio e S. Giovanni

 

 

Affreschi all'interno della chiesa

 

 S. Andrea

foto © Casertamusica

 
 

 

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