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          | 22 agosto 2006. C’è un cielo stellato a fare da tetto al teatrino allestito 
 all’aperto, nel chiostro di S. Vitaliano. 
 Un palco di legno, uno schermo sul quale, in controluce, vengono proiettate e 
 create immagini, come di ombre cinesi, e due attori: un cantastorie, Maurizio 
 Stamaci, e un musicista, Salvatore Vercellino.
 
 Lo spettacolo è visionario: sembra di essere ritornati indietro nel tempo, 
 quando bastava una voce a dar vita a storie fantastiche e a proiettarci in 
 mondi lontani. Sono paesi mediterranei quelli in cui si muove Giuffà, il 
 protagonista dei racconti, ingannato e ingannatore, furbo e sprovveduto, astuto 
 e sincero. Lo accompagnano, nelle sue peripezie, le ombre che si muovono dietro 
 lo schermo: quelle di soldati, cavalieri, mostri volanti, tetti arabescati, 
 minareti, mentre la musica si fa rumore di mare in tempesta, tuoni rombanti, 
 soffi di venti, o intona motivi zigani.
 
 Basta poco e la fantasia fa il resto. I bambini, in prima fila, si divertono e 
 interagiscono. Sono parte anch’essi delle storie. La vivono da protagonisti e 
 tremano quando il povero Giuffà va dal barbiere che con la mano tremolante 
 sembra tagliargli, più che la barba, una parte del viso; ridono della parodia 
 di don Chisciotte che invoca la sua Dulcinea mentre combatte contro mostri 
 immaginari e soprattutto sono ammaliati dagli scenari che la bravissima Dora 
 Ricca proietta sul piccolo schermo alle spalle dei due attori.
 
 Il cielo stellato fa il resto: e anche noi, più grandi, che osserviamo lo 
 spettacolo nelle fila di dietro, ci lasciamo dolcemente trasportare dalle 
 storie che hanno il sapore lontano e delicato delle “Mille e una notte”.
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 Festival teatrale “Eremo 
 visibile /invisibile”  |  |  | 
  Maurizio Stamaci e Salvatore Vercellino 
 Maurizio Stamaci, Dora Ricca e  Salvatore Vercellino   foto © Casertamusica |