Eremo visibile /invisibile: Sacro e profano

Casola (CE) - 24 Agosto 2006

Articolo e foto di Pia Di Donato


Casola, 24 Agosto. Seconda delle due serate con doppio appuntamento alla rassegna Eremo Visibile/Invisibile che si svolge all'Eremo di S. Vitaliano

Volendo dare un tema alla serata, potremmo ricorrere al dualismo "sacro e profano" anche se ciò potrebbe risultare riduttivo.

 

Ha aperto la serata la proiezione del corto di Augusto Ferraiuolo “On the shore of a different sea”, prodotto dalla Boston University (dove Ferrauiolo insegna) e che ha per tema le feste religiose degli americani del North End

 

E' lo stesso Ferraiuolo, prima della proiezione del film, che non ha commento sonoro ma solo pochissime didascalie, a dare una chiave di comprensione del filmato.

Il North End è il cuore di Boston, quello dove i primi coloni puritani decisero di stabilirsi e che è stato la culla della rivoluzione. In un'area grande, grosso modo, come il Rione Tescione, si sono avvicendate varie etnie -prima gli irlandesi, poi gli ebrei e quindi gli italiani- facendola passare da quartiere aristocratico a "slum". Le varie etnie che si sono succedute si organizzano quasi ad "enclave" ovvero, per esempio oggi, una zona sarà abitata prevalentemente da genovesi, un'altra da siciliani, e così via. Ogni "enclave", per rafforzare e delimitare il proprio territorio, usa il santo ed i riti a lui collegati.

Nascono così delle "organizzazioni religiose" che, in particolare a Boston, di religioso non hanno nulla visto che non c'è un sacerdote o qualsiasi altro religioso che le guidi. Queste organizzazioni si occupano di preparare la festa del Santo cui sono intitolate.

 

Fin qui potremmo anche fare il paragone con le feste nostrane ma le differenze sono già parecchie e diventano abissali quando, nelle immagini, vediamo sfilare la processione con la statua del santo portata in spalla e ricoperta, dai piedi fino all'aureola, di banconote! La banda dal canto suo suona di tutto: dall'Internazionale, a "O' sole mio" a "Faccetta nera"!

A fine proiezione il dibattito che si è aperto è stato vivace perchè tutti sono rimasti colpiti da questa realtà che sembra "congelata" a 50 anni fa e ai peggiori stereotipi legati al nostro paese.

 

Di tutt'altro tenore la lettura di testi sacri fatta da Pierluigi Tortora: brani di S. Agostino, Jacopone da Todi, Testori e David Maria Turoldo hanno dato un'idea del pensiero poetico e delle problematiche religiose lungo mille anni della nostra storia ed hanno riportato, per così dire, l'Eremo a quella che è la sua funzione propria.

 

Una serata davvero intrigante che ha portato a riflettere gli intervenuti che si sono trattenuti, compresa la sottoscritta, a discutere bel oltre la fine della serata.

 

Consulta il programma del Festival teatrale “Eremo visibile /invisibile”

 

 Augusto Ferraiuolo

 

Pierluigi Tortora

 

foto © Casertamusica

 
 

 

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