| Casola, 26 Agosto. Sul palcoscenico di “Eremo Visibile e 
 Invisibile”, il Festival di teatro di ricerca e musica sperimentale in corso 
 all’ Eremo di San Vitaliano a Casola di Caserta, la compagnia teatrale Teatri 
 Uniti è andata in scena, sabato 26 agosto, con una prova aperta di 
 “Studio” (uno spettacolo che con il suo vero titolo debutterà in anteprima il 
 prossimo 29 agosto a “Benevento Città Spettacolo”). Il lavoro è stato 
 interpretato da Andrea Renzi, Tony Laudadio, Enrico Ianniello e Luciano 
 Saltarelli, che, anche se giovani, sono ormai interpreti affermati della 
 novelle vogue teatrale italiana. Ianniello e Laudadio sono casertani e recitano 
 assieme da quando erano fanciulli. Io li conosciuti ed apprezzati da quando, 
 più di vent’anni fa, vennero alla festa di laurea di mio figlio Emilio, di cui 
 sono amici, ravvivandola e nobilitandola con una scenetta del loro repertorio. 
 E da allora li ho seguiti nella loro crescita artistica e professionale fino al 
 successo nazionale ottenuto lo scorso anno con la maratona di lettura del “Don 
 Chisciotte” di Cervantes Renzi è romano, ma napoletano d’adozione, ed è anche attore cinematografico, 
 mentre il napoletano Saltarelli è esponente dell’avanguardia napoletana, e si 
 unito al trio nello spettacolo “Santa Maria D’America” dello scorso anno.
   Queste indicazioni parziali sulle attività del quartetto 
 della Teatri Uniti servono a far comprendere il livello artistico ed 
 interprativo del quartetto che, sabato scorso, ha rappresentato il lavoro 
 teatrale tratto da un libro dello scrittore Giuseppe Montesano: panorama 
 sull’Italia contemporanea, che partendo da Napoli prova ad allargarsi ad un 
 discorso più generale sulla società del consumismo e l’ipertecnologizzazione. 
 Si tratta di uno spaccato di società in cui ricorrono personaggi di tutti i 
 tipi, a cui solo consumati artisti potevano dar vita senza degenerare in 
 battute facili capaci di impoverire il testo e l’intento dell’autore.Gli applausi convinti hanno certamente gratificato gli attori per il loro 
 lavoro, anche perché scaturiti non dalle battute di scena ma dall’adesione del 
 pubblico alle denunzie che il testo metteva in risalto.
 "Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?" riporta il Vangelo di questa 
 domenica. Noi ci auguriamo -con il buon don Valentino Picazio, che riesce ad 
 inviare messaggi di forte spiritualità anche negli spettacoli che si sono 
 svolti in questa settimana- che siano in molti ad intenderlo ed a seguirlo.
 La Quarta edizione di “Eremo Visibile e Invisibile” - organizzata da Pierluigi 
 Tortora, don Valentino Picazio, Remigia Cavazzuti e Luigi Ferraiolo- questa 
 sera vedrà esibirsi Fausto Mesolella, a cui, subito dopo, sarà consegnato il 
 nuovissimo “Premio Eremo”.
 Anche questa sera, ne siamo certi, ci sarà successo di pubblico e di critica.
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 Festival teatrale “Eremo 
 visibile /invisibile”  |  |