| 3 Settembre, Casertavecchia. Il concerto di stasera ha mostrato tutta la bravura interpretativa di Lina
 Sastri. Eppure lo spettacolo portato in scena dalla Sastri è pieno di luoghi
 comuni, di canzoni classiche napoletane riproposte senza particolari guizzi di
 originalità, senza una regia che abbia trovato una soluzione scenica o uno
 spunto interessante. Tanto di cappello alle grandi interpretazioni della Sastri,
 bravissima (la sua versione di Don Raffaè di De Andrè è la migliore che
 abbia mai sentito), ma uno spettacolo si dovrebbe reggere anche dando spazio ad
 arrangiamenti più arditi, brani meno scontati, maggiore spazio ai musicisti.
 La vera sorpresa per me è stata poter ascoltare Erri De Luca, che ha letto
 alcune pagine del suo ultimo libro “Napolide”: le sue parole sono
 saporitissime come un attimo ragù, dense e piene di calore. Affascinato da
 queste brevi letture, ho subito comprato il libro in questione, incentrato sul
 suo ritorno a Napoli, dopo tanti anni di lontananza,  e dal rapporto di
 amore verso la sua città. Ho così scoperto che Erri De Luca ha un grande
 seguito, una mia amica che ho incontrato poco dopo lo spettacolo mi ha detto di
 conoscere molte sue opere, e di aver pianto di commozione alla lettura del suo
 "Il contrario di uno". L'accostamento sul palco di Sastri e De Luca
 è stato fatto senza amalgamare i due artisti, che non hanno interagito in
 alcun modo: venti minuti della Sastri, e cinque minuti di lettura di De Luca, e
 così via; neanche una piccola cosa fatta insieme o in sinergia. Questa è una
 delle pecche dello spettacolo. In definitiva, un dieci agli artisti
 singolarmente e una insufficienza all'allestimento. E per me è stata
 l'occasione per avvicinarmi ad un grande della letteratura come Erri De Luca.   Programma di 
 Settembre al Borgo 2006 - Casertavecchia |  |