| Finalmente donna! C’è voluto, infatti, il mese di marzo, che si sa è il mese 
 della donna, per avere un cartellone con ben due artiste femminili due. E che 
 artiste! Cristina Zitiello e Naskà sono quanto di meglio la 
 nostra città possa offrire. Però la serata del 9 marzo è stata anche la serata 
 di Ferdinando Ghidelli. Si perché Fred “guitar” Ghidelli si è fatto uno 
 e trino: prima, assieme al bravo contrabbassista Pasquale Gentile, ha 
 accompagnato Cristina Zitiello, poi con “Mad” Max Pieri è tornato sul 
 palco del CTS con il progetto Warm Gun e, infine, ha accompagnato anche Naskà!La sigla di Cristina, bellissima canzone dal titolo "Niente di sè", grazie 
 anche allo stupendo e raffinato accompagnamento, appunto del duo Ghidelli – 
 Gentile, ha messo in risalto le sue grandissime doti di cantante e ora anche di 
 autrice. Ho avuto il piacere di conoscerla qualche tempo fa, quando lavorò con 
 Carlo Barletta per una canzone da presentare alle selezioni dell’Accademia di 
 Sanremo (e con la quale arrivò in finale) e devo dire che Cristina, che era 
 davvero una ragazzina, nel frattempo è notevolmente maturata. Non a caso è 
 entrata a far parte dell’orchestra di Demo Morselli il quale, evidentemente 
 colpito dal talento della giovanissima, la stimola anche nel suo progetto di 
 cantautrice, collaborando agli arrangiamenti.
 Dopo Cristina i Warm Gun extended con il loro progetto "Invisibile man", 
 fatto di suoni volutamente scarni ma coinvolgenti al massimo, di chitarre 
 taglienti e ritmiche incalzanti, sono riusciti, a portare un pezzettino del 
 delta del Mississippi a Caserta. E non poteva essere altrimenti: quando Freddy 
 “guitar” e “Mad” Max imbracciano i loro mitici strumenti sapientemente 
 utilizzati, riescono sempre a trascinare chi li ascolta e chi li guarda: si 
 perché il loro è anche uno spettacolo da guardare con i simpaticissimi 
 intermezzi, tra un brano ed un altro, di Max e le espressioni uniche del volto 
 di Ferdinando. Il brano di esordio è stato "Dimples", del grande John Lee 
 Hooker, poi "A bellyful together". E qui il “dinamico duo” viene affiancato da
 Raffaele Natale, bravissimo batterista che come dice Max, è grande nel 
 “keeping the time” e con il quale hanno suonato fino alla fine del concerto. 
 Ecco "Your cramps and my red stained pants", "Baby Lemonade", "The bitter pill", 
 "Invisible man", "My baby" e, per finire, "Rains all night", una delle poche 
 cover eseguite dai Warm. Se ne avete l’opportunità (pubblicità progresso) 
 andate ad ascoltarli il mese prossimo all’Underground.
 Dicevo prima che, finalmente, abbiamo avuto due donne: di Cristina Zitiello ho 
 già parlato quindi, come avrete capito, è il turno di  Naskà. La giovin 
 cantantessa (per lei soli 23 anni), ha presentato il suo primo lavoro 
 discografico. Del disco fanno parte tre dei brani presentati in concerto: 
 "Dimmi amore", "Passione", "Dondolare". Però Alessandra, è questo il suo vero 
 nome, ha esordito sul palco del CTS con "Non eravamo" seguita da "Mai vissuto", 
 "Notte Nuda", "Ma figurati", "Se se" fino alla già citata "Passione" con la 
 quale ha salutato il pubblico.
 È raro trovare nel nostro panorama musicale un’artista completa come lei, 
 bravissima come cantante, come chitarrista e come autrice. E poi che bello 
 trovare una cantante che finalmente non è un clone di Giorgia o di Elisa (io ne 
 conosco un’altra …ma rischio di essere di parte!). È bella la musica di Naskà, 
 bella e graffiante come solo il buon vecchio rock sa esserlo. E belli pure gli 
 arrangiamenti delle sue canzoni che sono veramente di gran classe. Sul palco 
 con lei ancora “la terza incarnazione” di Ferdinando Ghidelli con la sua “lucille”, 
 Max Pieri e Raffaele Natale rispettivamente al basso e alla batteria.
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