Abbonarsi al teatro costa troppo

Caserta, Giugno 2004. Con la pubblicazione degli spettacoli della stagione teatrale 2004/2005, ritengo opportuno una considerazione ed un piccolo calcolo aritmetico.

Amo il teatro e questo amore l’ho sempre pagato integralmente con l’acquisto, non so più da quanti anni, dell’abbonamento alla Stagione teatrale. Ma qualche conto non mi torna più, visto l’aumento consistente dell’abbonamento di quest’anno.

Per 10 spettacoli 10 che inizieranno a novembre pago oggi 270 €, che è l’importo che pagherei per l’acquisto del biglietto per 9 spettacoli 9 a 30 € cadauno, se mi piaceranno, se ne avrò voglia, nel giorno che riterrò più opportuno, se starò bene in salute, e così di seguito, e, soprattutto, se non mi cambieranno alcuni spettacoli, come è capitato, non una sola volta, lo scorso anno.

Se per una ragione qualsiasi sono impossibilitato a essere presente ad uno spettacolo, ci perdo. Eccome! A questo debbo aggiungere: possibile che la Città di Caserta preferisca avere dei vuoti in sala - e quante volte li abbiamo visti lo scorso anno! -; penalizzare chi, abbonandosi, fa acquisire alle casse comunali soldi in anticipo; non farsi un conticino meno venale e favorire la partecipazione alla Stagione teatrale degli studenti e di quelli della terza età oltre e rendere appetibile l’abbonamento con un prezzo giustamente più contenuto?