S. Maria C. V (CE), 25 Marzo. “Chisciotte e gli invincibili” è una specie di
omaggio ai sognatori che non si arrendono, a quelli che si fanno coinvolgere,
che non sono mai spettatori passivi di quanto accade.
A quei seguaci delle cause perse che proprio in quanto tali sono invincibili.
Invincibile, dice Erri De Luca, "non è chi sempre vince, ma chi mai si fa
sbaragliare dalle sconfitte, chi mai rinuncia a battersi di nuovo".
Alonso Chisciano, in arte Chisciotte, intorno alla cinquantina si mette per
strada alla missione di contrastare ingiustizie, riparare torti. E’ finita da
tempo l’epoca della cavalleria errante, ma lui non si arrende all’evidenza
d’essere arrivato ultimo e a tempo scaduto. Chisciotte non si arrende
all’evidenza. Viene battuto, sconfitto, rovesciato e però non smette di
riprovare ancora. Lui che non ha mai la meglio sui giganti che incontra, è
l’invincibile. Chi sconfitto sempre, mai rinuncia a battersi di nuovo è
invincibile.
L’autore ha cercato tracce di Chisciotte nella vita e nei libri. Di lui
troviamo avventure in storie di amore, di guerra e di prigionia passando da
Mosè a Sarajevo, attraverso la seconda guerra mondiale ed i campi di
concentramento.
Lo spettacolo, a metà tra teatro e musica, si articola in un prologo e tre
quadri (amore, guerra, prigionia). Erri De Luca accompagna e guida lo
spettatore nell'esplorazione, Gianmaria Testa dà voce a grandi poeti e Gabriele
Mirabassi disegna note musicali col suo clarino.
Molto bravi i tre interpreti a trattare tematiche sociali e sentimentali
accompagnandole sempre con un pizzico di umorismo che aiuta gli spettatori a
restare attenti ad ogni passaggio e a scoprirsi come chisciotte “invincibili”.
Consulta: Teatro Comunale
Garibaldi - Stagione 2005/2006: teatro, musica e danza |
|