S. Maria C. V., 28 Settembre. Inizia con un forte richiamo alla coscienza,
ovvero dell'essere svegli ed attenti a ciò che ci circonda, la rassegna
multimediale Nuovi Aspetti 2006 al Teatro Garibaldi. Il pubblico è dentro, fuori, sulle scale, sul marciapiede di fronte. Anche
se non entra (o non riesce ad entrare) è li che commenta, curiosa per le tante
uniformi, le macchine delle scorte e i saluti calorosi che si scambiano uomini
in divisa e non.
Dentro in un silenzio "assordante", ha appena finito di parlare Roberto
Saviano, mentre si preparano i lettori -più o meno eccellenti- che con il
semplice gesto della lettura daranno testimonianza della presenza dalla
"coscienza".
Vedendo questa presenza, questa risposta ad un evento tutto sommato
"scomodo" ci chiediamo a cosa esso può servire. La risposta è in uno dei
passaggi del discorso di Saviano: l'essere camorristi è visto come un valore
positivo. E allora con queste manifestazioni si afferma invece che il vero eroe è
colui che è "cosciente" che non chiude gli occhi e che "mette per iscritto"
quello che non va.
Fra i tanti lettori ricordo con particolare vividezza la voce di padre Alex
Zanotelli che legge come se sapesse già a memoria le parole. Il
sassofonista Riccardo Veno ogni tanto strappa il pubblico dall'angoscia con momenti
struggenti che costruisce sovrapponendo registrazioni in diretta di vari
strumenti: il risultato è assolutamente incredibile.
E' stato giusto iniziare così, guardando il luogo in cui siamo e operiamo,
gli altri appuntamenti (dal 4 ottobre) avranno basi salde su cui poggiare.
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Nuovo Apetto 2006 fatti strani, attorno a noi
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