Leopoldo Mugnone

 

Aspettando il Teatro Mugnone: Omaggio a Leopoldo Mugnone

Marcianise (CE) - 18 Novembre 2007

Sintesi a cura di Pia Di Donato

Domenica 18 Novembre 2007, alle ore 18:00, nella Chiesa San Carlo in piazza Umberto I a Marcianise (CE), concerto di musiche di Leopoldo Mugnone eseguite dall'ensemble da camera l’Arcadia (Soprano, Ilaria Iaquinta, Violino, Giovanni Borrelli, Pianoforte, Giovanna Di Meo)

Il concerto è promosso dall’associazione culturale Unart Group e dall’assessorato alla cultura del comune di Marcianise per richiamare l’attenzione e accelerare il recupero dello storico teatro “Mugnone” (opera sociale dei primi anni 20, che da alcuni decenni versa in un totale stato di abbandono).
Il concerto “Omaggio a L. Mugnone”, dedicato al direttore d’orchestra universalmente noto e particolarmente legato alla città di Marcianise, rappresenta infatti solo l’avvio di un ambizioso progetto articolato in diverse fasi per restituire ai cittadini uno spazio culturale ma soprattutto un rilevante tassello della loro memoria.
L’appuntamento, dunque, è per domenica 18 Novembre alle ore 18 presso la Chiesa San Carlo, dove l’Ensemble da camera l’Arcadia con Ilaria Iaquinta (Soprano - collaboratrice della Fondazione Teatro la Fenice di Venezia), Giovanni Borrelli (Violino - collaboratore dell’Associazione Professori dell’Orchestra Scarlatti della RAI e del Teatro San Carlo di Napoli) e Giovanna Di Meo (Pianoforte - collaboratrice del Coro Polifonico “Musique Esperance, Giuseppe Calasanzio”) porterà in scena, dopo una lunga ricerca musicale, un concerto di musiche di Leopoldo Mugnone. L’iniziativa e la ricerca sono state svolte grazie alla collaborazione e la disponibilità di Don Salvatore Foglia, del personale della Biblioteca Comunale ed alla neonata associazione culturale “Terra” che sta svolgendo una sensibilizzazione capillare nelle scuole della città. Gli inviti all’iniziativa possono essere ritirati presso la Biblioteca Comunale di Marcianise sita in via Vespucci orario ufficio.


Presentazione dell’opera di Leopoldo Mugnone - Giovanni Borrelli

Mugnone musicista, direttore di coro e d’orchestra ci ha lasciato anche diverse liriche da camera per canto e pianoforte, alcune delle quali su testi di Ferdinando Russo, l’opera Vita Bretona in tre atti e quattro quadri, Mamma Angot a Costantinopoli operetta comica in tre atti, Don Bizzarro e le sue figlie operetta comica in un atto, il Birichino bozzetto melodrammatico in un atto, diverse strumentazioni tre cui quella della romance per orchestra Pourquoi? e numerose riduzioni per canto e pianoforte delle opere di Mascagni, Verdi, Puccini che più amava dirigere.
L’opera compositiva di Mugnone è intensamente influenzata dalle acquisizioni stilistiche della cosiddetta scuola verista. Abile interprete delle opere liriche di Verdi, Ma scagni, Giordano, Puccini ne assimila il linguaggio espressivo intenso e diretto. Anche nelle liriche per canto e pianoforte la musica si dispiega a ricercare nuovi orditi architettonici, più espressivi, in un linguaggio compositivo che, oramai assimilata l’esperienza Wagneriana, si libera alla continua ricerca di piani armonici in continuo divenire, modulanti, per rendere con accuratezza il fluire emotivo del testo poetico.

Il Teatro Mugnone

Opera sociale dei primi anni 20, da alcuni decenni versa in uno stato di abbandono. Un anno fa l’amministrazione comunale l’ha acquisita ai fini di un restauro. La costruzione trae la sua imponenza dalle tre ampie arcate della facciata separata da poderosi piloni. Nella parete principale dell’atrio sono sistemate alcune finestre suddivise da lesene scanalate che continuano lungo il solaio, dove sono ospitati dei motivi decorativi a rilievo. L’impianto planimetrico del nucleo principale, impostato su un ottagono irregolare, oltre al palcoscenico dalle perfette proporzioni, comprende la platea, i parchi ed una galleria; un corpo di fabbrica annesso, destinato agli alloggi degli artisti, completava l’assetto volumetrico della costruzione. In seguito ad uno studio sul recupero del Teatro Mugnone, svolto dagli architetti Stefano Marino, Rosalba Iodice e Aniello Iuliano, apprendiamo che l’edificio fu utilizzato prevalentemente per le prove dei lavori musicali e teatrali del San Carlo di Napoli dirette dal M° L. Mugnone. Essendo poi l’unica struttura adatta a rappresentazioni pubbliche, il Mugnone ospitò spettacoli dei più svariati generi, dal varietà all’opera musicale, dalla lirica alla prosa, fino a spettacoli circensi con animali.

Leopoldo Mugnone e Marcianise

All’epoca, oltre a un paio di cinematografi, v’era in Galleria un vecchio e glorioso teatro di varietà, lo storico Salone Margherita che fu il vecchio tempio del Varietà a Napoli e fu inaugurato nello stesso anno della Galleria. Il teatro, costruito come salone di concerti, divenne ben presto un Café-Chantant dove gli spettatori, consumando un «sorbetto», potevano assistere ad un programma vario. Fu però un locale per elegantoni, in quanto il biglietto per entrarvi costava ben due lire; l'orchestra stabile aveva tra i suoi orchestrali nomi di riguardo come quello di Ferdinando Mugnone, il fratello del grande direttore Leopoldo, ed il maestro concertatore tedesco Robert Felsmann; il palchettaio, poi, era un nobile decaduto, il marchese di Franco. Il locale fu quindi frequentato da eminenti personaggi del momento, da Di Giacomo a Scarfoglio, da Ferdinando Russo a Roberto Bracco, dal maestro De Leva al maestro Mario Costa, dal ministro Crispi al principe ereditario di Casa Savoia, a Gabriele D'Annunzio che vi conobbe la graziosa francesina Pierrette Butterfly, presentatagli da Edoardo Scarfoglio. Non mancò tra i frequentatori del Café-Chantant un tal notabile di Marcianise, Nicola Gaglione, già amico del concittadino Pasquale Mugnone, pianista e maestro egregio di canto che, proprio qui, conobbe Ferdinando ed ebbe l’opportunità di incontrare ed incaricare l’illustre fratello di curare l’acustica del teatro che di lì a poco sarebbe stato realizzato a Marcianise per volontà delle famiglie Accinni e Gaglione. Leopoldo fu subito entusiasta dell’iniziativa, tant’è che in una lettera inviata al notar Nicola Gaglione, in occasione degli auguri per il nuovo anno, asseriva: “Grazie infinite per la notizia che mi hai dato del teatro che spero dunque di inaugurare al più presto”.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa al 339.2446233 o scrivendo a unartgroup@fastwebnet.it

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