Leuciana Festival: Compagnia Antonio Màrquez in “Fiesta Flamenca / Bolero”

Teatro dei Serici, Belvedere Reale di San Leucio (CE), 20 e 21 Giugno 2008

Articolo di Francesco Massarelli

Forza Italia o Viva Zapatero? Fino a qualche giorno fa la domanda, così posta, non ammetteva dubbi, almeno per quanto ci riguarda. Ma ora siamo alla vigilia della sfida pallonara e ci piace riappropriarci di quel "Forza Italia" che qualcuno anni fa ci rubò. La Spagna però ci resta nel cuore e ogni volta che la incontriamo da qualche parte, eccetto che sul campo di calcio contro gli azzurri, non possiamo non amarla. Ed è stato così anche ieri sera quando nell'ambito del Leuciana Festival sul palco del Teatro dei Serici si è esibito Antonio Marquez e la sua compagnia di ballo. Diciamo subito che ci spiace molto potervi regalare solo poche immagini fotografiche dell'esibizione (e neanche di ottima qualità): purtroppo l'eccesso di zelo di una hostess, ci ha costretto a rubare solo qualche scatto nella concitata ovazione finale, quando tutte le rigide regole sono saltate e una signora della platea è riuscita persino a strappare un bacio al prestante ballerino spagnolo. Uno spettacolo di colori, suoni e danza, difficilmente descrivibili, ha catturato il pubblico casertano che talvolta non ha saputo trattenere gli applausi neanche in quei momenti in cui il silenzio era assolutamente necessario per apprezzare il più delicato ritmo scandito dai tacchi di Marquez. Una particolare suggestione l'hanno infatti regalata, anche le scene in cui la musica si è zittita e il "tablao" è stato toccato meno impetuosamente dai ballerini. Certo chi ha sentito il flamenco nelle "cantinas" andaluse ne conserva un ricordo diverso, assolutamente più puro. Il flamenco, che sempre associamo alla danza, nelle origini era in realtà privo della presenza sia della chitarra che della danza, e raccontava attraverso la voce e il battere delle mani le struggenti passioni amorose. Il flamenco che invece ora è arrivato al teatro necessita di corpi di ballo numerosi e di splendide coreografie, ed in questo campo la compagnia di Antonio Marquez è assolutamente una delle migliori espressioni esistenti al mondo. La prima parte dello spettacolo è una "fiesta", dove nella narrazione scenica, il protagonista torna alla terra natìa e ritrova la sua donna in un crescendo di sensualità ed allegria, assolutamente contagiosi per il pubblico presente. Il canto e il suono della chitarra, rigorosamente presenti sul palco, segnano la linea di continuità con la tradizione, che Marquez ci tiene a rispettare, pur nell'evoluzione dello spettacolo che prevede movimenti e prese tipiche della danza classica e moderna. Nella seconda parte spazio al Bolero, che vede prima l'esibizione solista di Marquez e poi, via via, tutti gli altri bravissimi ballerini, progressivamente riempire la scena in un crescendo che porta al più classico incontro-scontro dei corpi e alla massima espressione della sensualità dei protagonisti. Poi il lungo e meritato applauso e Antonio Marquez che ci regala l'ultimo saggio della sua bravura in un inaspettato bis.

Comunicato stampa

Venerdì 20 e sabato 21 giugno ore 21:15. Danza. 
Teatro dei Serici, Belvedere Reale di San Leucio. Compagnia Antonio Màrquez in “Fiesta Flamenca / Bolero”

Antonio Márquez, Matilde Coral, Currillo Coreografia
Gerardo Trotti, Scene
J. Osuna, Disegno luci
Pedro Moreno, Costumi
“ Salao ” J.L. González, Realizzazione costumi
Il ritorno del personaggio centrale (Antonio Màrquez) alla propria terra natìa per sposarsi, l’incontro con la madrepatria, con la sua gente e col suo sentimento d’amore, danno vita ad una serie di danze di flamenco che si intrecciano col filo narrativo dell’opera.
La coreografia di Matilde Coral, Antonio Màrquez e Currillo, e l’eccellente esecuzione dei protagonisti, rappresentano l’impareggiabile cornice in cui prende orma, attraverso la danza del flamenco, una traboccante manifestazione di sentimenti.
Antonio Màrquez presenta il flamenco nella sua forma più genuina e più vera, quella di una celebrazione folclorica in cui cantaores e tocaores accompagnano i ballerini, incitando una danza in cui il potere della seduzione si unisce ad una felicità spensierata. Come nella migliore tradizione della danza spagnola, i suoni prodotti dalle mani e dai piedi dei ballerini (legati indissolubilmente al canto e alle chitarre), creano un’atmosfera di gioia e di sensualità.

Consulta: X edizione Leuciana Festival 2008

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