Angela Carcaiso apre la serata

zuppa di legumi “del servo della gleba”

timballo di maccheroni

torta re Manfredi

 

Evento conclusivo de “Il cammino del pellegrino”

Sparanise (CE), 29 gennaio 2010

Comunicato stampa

Venerdì, 29 gennaio 2010, il Gruppo Archeologico  Falerno-Caleno ha concluso in Sparanise il ciclo di incontri, lezioni  e visite guidate volte all’approfondimento o alla riscoperta di tematiche ed aspetti meno conosciuti della Cultura, dell’Arte e della Tradizione Medievali nel territorio di Sparanise. Perciò il titolo “Il cammino del pellegrino” dato al ciclo delle manifestazioni volute per festeggiare i primi 10 anni di attività del Gruppo, che, oltre a conferenze ed altre attività di informazione, cura con abnegazione la Villa romana di Francolise tenendola sempre pronta ad accogliere visitatori nelle domeniche dedicate alle visite guidate.

A festeggiare i primi 10 anni del Gruppo Archeologico Falerno-Caleno erano presenti anche i Gruppi di Caserta e di Torre del Greco, nonché il Direttore regionale dei  Gruppi Archeologici d’Italia, sig. Gabriele Addonisio.

La manifestazione del 29 gennaio si è svolta nel bel locale della chiesa parrocchiale ed ha visto la presenza, nonostante la fredda e piovosa serata, di un pubblico numeroso, attento e interessato al tema “Aromi e sapori della cucina medievale tra innovazione e tradizione” trattato con garbo e competenza prima dall’archeologa Angela Carcaiso e poi dal dott. Giuseppe Marchione. I relatori  hanno illustrato sia lo stare in tavola nel medioevo sia gli alimenti abitualmente presenti sulle tavole dei ricchi e potenti  e su quelle dei poveri.

Successivamente il “Laboratorio del gusto”  (M. Riccio, A. Pirraglia, A. Del Giudice, A. Merola, A. Feola, T. Micillo) ha offerto, alla degustazione dei presenti, alcuni piatti della cucina medioevale, preparati su quanto riportato in ricettari medievali, alcuni dei quali risalenti addirittura al XII secolo: la zuppa di legumi denominata “del servo della gleba”;  la frittata all’arancia (con uova, sale, pepe, buccia e succo d’arancio, farina); un timballo di maccheroni (si, i maccheroni già esistevano); la torta di re Manfredi, dopo la battaglia di Montaperti (1260);  la torta bolognese, tratta dal Libro de Arte Coquinaria di Martino  da Como (1450); uno strepitoso croccantino, simile agli struffoli. Il tutto innaffiato da Falerno e Aglianico.   La serata svolta a chiusura delle manifestazioni del Decennale del Gruppo Archeologico Falerno-Galeno non poteva essere più gradevole.

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