Rosaria de Cicco

Gea Martire

Antonella Romano

Imma Villa

 

Settembrealborgo 2010: "Quattro mamme scelte a caso" Omaggio ad Annibale Ruccello

Casertavecchia (CE), 2 settembre 2010

Articolo di Arianna Quarantotto, foto di Pia Di Donato

Quattro donne, quattro madri, quattro drammi.
Inutile identificarle con un nome:sono il simbolo della dolorosa grandezza della maternità. Sono donne del popolo, istintive, passionali, dal linguaggio tagliente, crudo. Il dialetto rende ancor più coinvolgenti le loro storie che hanno una matrice comune: l'amore incondizionato per figli che le conduce all'annullamento del loro essere.
C'è chi impazzisce, chi finisce su una sedia a rotelle, chi si suicida, chi è costretta a scegliere per la figlia quel che non avrebbe mai voluto per sé.
Unica nota gioiosa è data dalla figura del giovane mandolinista che scandisce con le sue "canzonette" il passaggio da un quadro all'altro.
Suggestivo lo scenario fatto di quel che resta della macchia verde intorno Casertavecchia: l'aridità di sentimenti che investe le quattro donne è la stessa che si percepisce guardando la montagna brulla e rossiccia di fronte alla terrazza dove è allestito lo spettacolo.
Molto coinvolte nei rispettivi ruoli Rosaria de Cicco, Gea Martire, Antonella Romano, Imma Villa che hanno arricchito, con la loro interpretazione e professionalità, quello che, nelle intenzioni apertamente dichiarate, è solo un primo studio per uno spettacolo.

giovedì 2 settembre, ore 19.00, Terrazza €10,00
"Quattro mamme scelte a caso" con Rosaria de Cicco, Gea Martire, Antonella Romano, Imma Villa
testi di Alessio Arena, Luigi Romolo Carrino, Massimiliano Palmese, Massimiliano Virgilio
un progetto di Massimiliano Palmese su Annibale Ruccello
primo studio per uno spettacolo a cura di Roberto Azzurro
una produzione Nuovo Teatro Nuovo Napoli e Medea.net
prima assoluta
 

Una mamma che deve accompagnare la figlia in ospedale per un intervento delicato; un’anziana donna costretta su una sedia a rotelle, ma padrona delle tecnologie più avanzate; una matta rinchiusa nel carcere di Pozzuoli per aver troppo amato un figlio disabile; il fantasma di Vincenza, che ritorna dall’aldilà per fare un annuncio al figlio che ha abbandonato anni prima: sono queste le quattro mamme che omaggiano, 25 anni dopo, le “mamme ruccelliane”.
“I monologhi di ‘Mamma - Piccole tragedie minimali’ furono scritti nel 1985, e sono forse tra i testi di Annibale Ruccello che più si sono fissati nell’immaginario collettivo di autori, registi, attori. Oggi, quattro giovani scrittori napoletani – ciascuno nel suo stile e dall’interno del suo mondo creativo – riconoscono con quattro nuovi monologhi il debito artistico nei confronti di un mito del teatro italiano.”
Massimiliano Palmese
“Uno studio, un primo passo, un avvicinamento a una meta ancora misteriosa. Nessun effetto speciale, solo qualche taglio di luce e qualche suono, qualche passo sulla scena, poche note conosciute, e la voce di queste quattro attrici. Di queste quattro mamme. Scelte a caso.”
Roberto Azzurro

Consulta: Settembrealborgo 2010, 40ma edizione

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