Mostra “Terrae Motus, trent’anni dopo. Attualità di una collezione”
Caserta, dal 23 Novembre 2010 a Gennaio 2011
Comunicato stampa
Il 23 novembre, in occasione dell’anniversario 
    del sisma che scosse l’Irpinia nel 1980, è stata inaugurata, alla Reggia di 
    Caserta, la mostra “Terrae Motus, trent’anni dopo. Attualità di una 
    collezione”, organizzata dalla Soprintendenza BAPSAE di Caserta e Benevento 
    e dalla Provincia di Caserta
    Oltre 40 lavori della Collezione sono esposti negli Appartamenti Storici 
    della Reggia di Caserta con un percorso che ha un carattere geografico in 
    relazione alla nazionalità degli autori curato dalla Soprintendente Paola 
    Raffaella David e da Gianni Mercurio con la collaborazione di Ferdinando 
    Creta e Massimo Canfora.
    La scelta del nuovo allestimento è dettata dal fatto che negli anni in cui 
    la collezione prende corpo, si sviluppano una serie di fenomeni artistici 
    caratterizzati per lo più per aree geografiche e con connotazioni che a 
    volte sono marcatamente regionaliste, come i nuovi selvaggi in Germania, la 
    transavanguardia in Italia, i graffitisti e il realismo neo-espressionista 
    americano, con artisti che hanno in comune il ritorno alla pittura e che 
    sono quelli maggiormente presenti nella collezione.
    La mostra si apre con l’esposizione dei delle tre opere più significative 
    della collezione nelle tre sale che introducono agli appartamenti storici: 
    nella Sala degli Alabardieri, il celeberrimo "Fate presto"di Andy Warhol , 
    un trittico che rappresenta la prima pagina del quotidiano “Il Mattino”, 
    nella sala delle Guardie del Corpo è esposta l’opera più famosa di Keith 
    Haring, "Senza titolo" e, infine, nella Sala di Alessandro l’istallazione in 
    metallo assemblato dal titolo "West-ho Go (Glut)" di Robert Raushenberg.
    Il percorso si snoda attraverso le sale degli Appartamenti Storici partendo 
    dagli autori americani, per poi proseguire con gli italiani, lo spagnolo 
    Barcelò, i tedeschi e i francesi, per concludersi con gli artisti inglesi
    A metà dell’esposizione si può assistere alla visione del documentario di 
    Christina Clausen “L’arte è! - Lucio Amelio”, dedicata al gallerista 
    napoletano di fama internazionale Lucio Amelio che, all’indomani del 
    terremoto dell’Irpinia coinvolse artisti da tutto il mondo a rappresentare 
    il Terremoto con loro opere raccolte in una Collezione che ha donato 
    interamente alla Reggia di Caserta. Il film, che dura circa 30 minuti, è 
    stato realizzato col supporto delle immagini degli archivi della Rai e di 
    Mario Franco, grande amico del gallerista napoletano, con estratti dal film 
    “Terrae Motus” che Mario Martone realizzò nel 1993 e con interviste agli 
    artisti Mimmo Palatino e Luigi Ontani.
    Originale e leggero, il catalogo della mostra raccoglie, oltre alle foto 
    delle opere, anche un’originale immagine di Lucio Amelio nelle vesti di 
    Ferdinando IV di Borbone realizzata da Alessio Boccafusca e Luciano Romano 
    ed una foto di Mimmo Jodice che riprende Andy Warhol e Joseph Beuys a Napoli 
    nel 1980, nella Galleria di Lucio Amelio di Piazza de Martiri,
    La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al mese di gennaio 2011, durante 
    gli orari museali
 

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