Capua il Luogo della Lingua Festival: quarta serata
Capua (ce), 19 giugno 2011
Articolo e foto di Roberta Cacciapuoti
Eccoci giunti all'ultima serata di questa magnifica settima 
    edizione del festival che ogni anno si riconferma essere uno dei più 
    interessanti della provincia di Caserta: "Capua, il luogo della lingua". 
    Come ogni anno, l'ultima sera del festival è dedicata al "Premio Falerno 
    Primo Romanzo", un giovane premio letterario, nato nel 2010 nell'ambito 
    della rassegna capuana di Palazzo Lanza. Il premio è dedicato agli scrittori 
    esordienti, la cui opera prima sia stata pubblicata in Italia dal gennaio 
    dell'anno precedente al gennaio dell'anno in corso, e si pone l'obiettivo di 
    coniugare il prezioso "nettare di Bacco" con la letteratura. Gli scrittori 
    esordienti vengono letti e valutati da un'attenta giuria di esperti che 
    sceglie una rosa di finalisti che fino a giugno di ogni anno è oggetto di 
    letture collettive e incontri tra gruppi di lettura. Ad ogni scrittore 
    esordiente viene abbinata un'azienda produttrice di Falerno, il famoso vino 
    che può considerarsi la prima D.O.C. dell'enologia mondiale, tra quelle 
    presenti sul territorio e che aderiscono all'iniziativa. Ogni settimana, da 
    marzo a giugno, ognuna delle aziende produttrici di Falerno viene ospitata a 
    Palazzo Lanza e ognuna di queste serate è occasione d'incontro con uno 
    scrittore di fama nazionale tra quelli facenti parte della giuria tecnica 
    del Premio che parla al pubblico del "suo" personale scrittore esordiente 
    candidato. 
    Ieri sera sono stati presentati al pubblico i quattro romanzi finalisti: 
    Cristiano De Majo, Elisa Ruotolo, Tony Laudadio e Antonella Lattanzi. è 
    stata proprio quest'ultima a vincere il Premio con il suo romanzo 
    "Devozione", un libro capace di mettere a nudo le debolezze e le dipendenze 
    di tutti raccontando la dipendenza per antonomasia, quella dalla droga.
    Conclusasi la fase dedicata al Premio letterario, è stata poi la volta dello 
    spettacolo teatrale "Suerte" scritto, diretto e interpretato 
    dall'affascinante attore Alessio Di Clemente. "Suerte" è la storia vera di 
    un narcotrafficante, dalla Colombia al carcere: una confessione, il ricordo 
    di un’epopea criminale, la storia di una rinascita. Alessio Di Clemente dà 
    corpo e voce a Pablo e ai suoi fantasmi, in un incrocio tra passato e 
    presente, tra dolorosi ricordi e pericolose tentazioni. Pablo porta chi lo 
    ascolta nei locali più lussuosi del mondo, nei meandri della sua mente, 
    sfrecciando su Ferrari fiammanti, fino a san Quintino, trascinandosi 
    sull’orlo della vendetta, svelando lati oscuri e svolte inaspettate. Ma 
    inaspettatamente coinvolge gli spettatori anche nei sentieri più intimi e 
    nascosti, quelli della coscienza, dell’amore e dell’attaccamento alla vita. 
    Un'interpretazione intensa dai toni forti che lascia il pubblico stupefatto 
    e piacevolmente sorpreso.
    Giunti alla conclusione del festival che anche quest'anno ci ha attirato per 
    la sua originalità e per la sua bellezza, ci diamo appuntamento all'anno 
    prossimo.
consulta: 
    Capua il Luogo della Lingua Festival 
 




 Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana.  Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati. Per segnalazioni: redazione@casertamusica.com
 
  Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana.  Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati. Per segnalazioni: redazione@casertamusica.com










