La nostra inviata e... il red carpet!

Sul red carpet i protagonisti di "Dark Horse" di Todd Solondz

I protagonisti del film di Andrea Serg "Io sono li"

 

Casertamusica alla Mostra del Cinema di Venezia - 2

Venezia, 6 settembre 2011

Articolo di Valentina Sanseverino, foto di Giusi Ricciato

Per il secondo anno consecutivo Casertamusica sarà presente alla Mostra del Cinema di Venezia per farvi vivere le emozioni della kermesse cinematografica dal bordo del red carpet e farvi scoprire tutti i film che animeranno la prossima stagione cinematografica internazionale.

Non c'era Vasco stamane al Lido e la sua clamorosa assenza, accompagnata dalle voci di una misteriosa malattia di cui poco per ora si sa, hanno acceso ancor di più i riflettori della stampa mondana su Alessandro Paris e Sybille Righetti, tartassati di domande e onnipresenti in giro per il lido e in conferenza stampa, dove oggi hanno presentato l'uscita di Questa Storia Qua, docu-film biografico sulla vita del Blasco. Dagli esordi ai grandi successi, dalle polemiche all'analisi dell'intergenerazionalità di un personaggio tanto folkloristico quanto spontaneo, il film passa con assoluta indifferenza sotto gli occhi di chiunque non sia suo sfegatato fan. Malgrado l'assenza di Vasco però, non mancavano le star oggi in giro per il lido: Gary Oldman, Colin Firth, Tom Hardy e John Hurt, cast al gran completo di Tinker, Tailor, Soldier, Spy di Tomas Alfredson hanno presentato a stampa e curiosi l'ultima fatica del regista, una spy story ben fatta tratta dall'omonimo romanzo di Le Carré.
Totalmente diverso il clima nella restaurata Sala Grande, dove a raccogliere gli applausi dal red carpet è stato il regista della black comedy americana Dark Horse, Todd Solondz insieme ai suoi coprotagonisti Justin Bartha e Selma Blair: 3 volte in concorso a Venezia, il regista approda quest anno al lido portando un soffio di ironia gelida in un film che nulla mette e nulla sottrae alla sua brillante filmografia e che pure convince, commuove e strappa sorrisi e applausi ad un pubblico esigente come quello veneziano.
A conferma di una tendenza sempre più in voga negli ultimi anni anche quest'anno alla kermesse a farla da padrone è il cinema dagli occhi a mandorla: in concorso dal Giappone arrivano i guerrieri dell'arcobaleno di Wei Te-Sheng, che dovranno vedersela con Tao Jie (A Simple Life) che, si vocifera al Lido, è già in lizza per il Leone D'Oro e con la grottesca discesa negli abissi della follia del tredicenne protagonista di Himizu. Sion Sono trae dall'omonimo manga giapponese di Minoru Furuya, inedito in Italia, questa storia crudele e surreale che reinterpreta l'horror e le avanguardie del nuovo cinema nipponico con il coraggio intrepido di un cineasta estremorientale faccia a faccia con il Giappone post-tzunami. Nella sezione Orizzonti la presentazione di Cut di Amir Naderi è stato un vero e proprio trionfo,; nella stessa sezione spazio anche ad uno dei maggiori esponenti contemporanei del cinema made in Thailandia Rirkrit Tiravanija, al Lido con Lung Neaw Visits His Neighbours; fuori concorso il cinese Tony Ching Siu-tung non delude nessuno con il suo Baishe Chuansho; e per finire alle le Giornate degli Autori Lou Ye ha presentato Love and Bruises.
La giornata di oggi ha confermato anche un nuovo amore della kermesse veneziana: quello per il cinema che, semplificando, potremmo definire “d'immigrazione”. Dopo le polemiche sollevate in conferenza stampa in occasione della presentazione del film di Francesco Patierno "Cose dell'Altro Mondo", che strizza l'occhio a "A Day Without a Mexican" di Sergio Arau immaginando un norditalia improvvisamente privo di immigrati, anche "Terraferma" di Crialese - che invece l'occhio lo strizza, più ambiziosamente, a Visconti – ha suscitato emozioni e non poche discussioni. Eccellente regia e fotografia e una trama coinvolgente, magistralmente interpretato da una Donatella Finocchiaro che invece delude nel passaggio dietro la macchina da presa con il suo mediometraggio "Andata e Ritorno". E di immigrazione parla anche l'opera prima di Andrea Serge "Io Sono Li": una sala strapiena ha salutato con una pioggia di applausi il racconto delle vicende di un amore delicato sullo sfondo di una degradata periferia multietnica di questo giovane e promettente autore, già noto al pubblico casertano per aver firmato la regia di Sangue Verde, presentato quest'anno al Cineclub.
E, a proposito di casertani, domani al Lido è la volta dell'ultimo, attesissimo lavoro di Pietro Marcello

consulta: Casertamusica alla Mostra del Cinema di Venezia

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