Isabella Ferrari

 

13° Leuciana festival: Donna è principio di tutte le cose, il barocco tra donne e passioni

Belvedere di S. Leucio (ce), 22 settembre 2011

Articolo e foto di Damiano gedressi

La serata di ieri del Leuciana Festival ha visto in scena una splendida Isabella Ferrari impegnata in uno spettacolo sotto forma di reading scritto e diretto dal bravissimo regista e attore casertano Angelo Callipo.
Il titolo, accattivante e diretto “Donna è principio di tutte le cose, il barocco tra donne e passioni” già lasciava presagire ad un contenuto piuttosto coinvolgente.
In una location storica per la manifestazione casertana, quasi al completo per la bella performance in programma, Isabella Ferrari si presenta sul palco in un elegante abito nero e si avvicina al leggio, pronta ad interpretare un testo vivo ed accurato che ha appassionato i presenti fin dalle prime battute. Il soggetto è appunto la donna, raccontata attraverso la vita di quattro donne della tradizione storica e religiosa come Gezabele, Sofonisba, Giuditta e Lucrezia. Tutte accomunate da una vita tormentata, talvolta sacrificata e pilotata da un destino spesso non voluto. Esse non sono descritte come martiri bensì come eroine del loro tempo, che condividono “una forza che non ha bisogno di mostrarsi, di farsi drammatica” come recita la Ferrari parlando del dramma di Sofonisba costretta dal marito a morire per evitare di essere presa prigioniera da Scipione l’Africano. Si parla di Lucrezia, violata dal figlio dell’ultimo re di Roma Tarquinio il Superbo che si pugnala in un atto di affermazione e di resistenza e non di annientamento. Ancora, Giuditta costretta quasi ad uccidere Oloferne, tiranno che l’ha ridotta in schiavitù ma di cui poi si è innamorata, per riscattare un popolo di cui essa stessa era sovrana.
La donna descritta dalla voce di una donna attraverso le immagini, proiettate su due grandi videowall, di opere del barocco italiano. Così ecco che, mentre la Ferrari con sapiente modulazione della voce descrive l’uno o l’altro personaggio, alle sue spalle scorrono le tele di Artemisia Gentileschi che ritrae Giuditta e Oloferne, Luca Giordano che ritrae Lucrezia e Gezabele, e Sofonisba in un dipinto di Mattia Preti. I grandi autori del caravaggismo e del barocco italiano e napoletano imprimono maggior suggestione al testo, sapientemente sviluppato da Angelo Callipo.
Ad accompagnare la voce dell’attrice in scena, una ensemble di eccellenti musicisti formata da Lello Petrarca, Enrico del Gaudio e Banderumorose, che si alternano alla voce narrante con una musica dalle melodie grottesche in splendida chiave jazz.
“Donna è principio di tutte le cose ma femmina è la morte” legge ancora la Ferrari, a rimarcare l’accezione femminile della figura in nero che accomuna, assieme ad una grande forza d’identità e di rivalsa, la vita e l’epilogo di queste straordinarie eroine. Alla fine il pubblico applaude e chiama a gran voce i protagonisti di una serata affascinante sotto molti aspetti.

consulta: 13° Leuciana festival

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