Biagio Antonacci al Palamaggiò “si dedica tutto”

Caserta, 10 maggio 2012

Articolo di Benedetta De Rosa, foto di Roberta Cacciapuoti

L’artista milanese Biagio Antonacci (classe 1963) sceglie il Palamaggiò di CastelMorrone come quarta tappa del suo tour nazionale, partito a Bari il 5 Maggio, per “abbracciare” i suoi fan casertani, giovedì 10. Con insolita puntualità per questi eventi, alle 21.00 precise, le luci si spengono e dal palco si sentono le note di “Con infinito onore” , primo singolo in vendita su iTunes dal nuovo album “Sapessi dire no”, uscito il 17 aprile ; il cantautore non è presente sul palco ma lascia la scena a un angelo nero e una ragazza in bianco come quelli rappresentati da Milo Manara sulla copertina dell’ album, e da quattro ballerini con tute bianche da decontaminazione e maschere di politici nazionali, in tema con il testo. Pochi secondi dalla fine della canzone, da una botola al centro del palco calca la scena Antonacci, con il singolo “Vivi l’avventura”, un vero e proprio inno alla vita; meravigliando il pubblico ed iniziando così il vero e proprio concerto.
L’artista ha il giusto “physique du rôle”, consapevole che parte del successo dei suoi concerti sia dovuto alla propria presenza fisica, con cui spesso gioca (gli basta muovere il bacino per scatenare urla di ragazze e donne) ma non solo: originale la scelta di farsi accompagnare sul palco da artisti di strada, che meno canonicamente del “corpo di ballo” hanno dato forma alle parole delle sue canzoni. Senza contare i musicisti, otto in tutto, a cui viene lasciato il giusto spazio e non il solito ruolo marginale che spesso compete ai tournisti.

Su un palco dalla forma che ricorda un Amorino (gli “Amorini”, un uomo ed una donna stilizzati che si tengono per mano, sono il simbolo di Antonacci: scelti perché era così che da piccolo rappresentava i propri genitori, successivamente sui dischi con il significato più esteso di “unione”), quindi a T, con una lunga pedana terminante in un palchetto che permette di essere vicino anche alle tribune sul fondo; l’artista intrattiene il pubblico con ventisei brani, per due ore o poco più.


Affrontando svariati temi, tra cui l’invettiva politica con “Potere”, il cantautore dà il meglio di sé snocciolando alcuni dei suoi brani più celebri: “Così presto no”, “Se io se lei”, “Iris (tra le tue poesie)”, “Quanto tempo e ancora” cantata in acustico, “Liberatemi”, “Convivendo” e pezzi dell’ultimo album, tra cui “Insieme finire”, “Dimenticarti è poco”, “Qui” fino all’ultima in scaletta, “Ti dedico tutto”, con cui l’artista abbraccia idealmente il pubblico, a cui è dedicata, concludendo il concerto.

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