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Libreria La Feltrinelli: eventi

Caserta - Ottobre 2022

Comunicato stampa


1 Ottobre, ore 18, Serata Fedor Dostoevskij
 La cultura travalica le differenze e diventa ponte tra conoscenze e diversità. “Il mondo sarà salvato dalla bellezza” scrive  e a Caserta la libreria Feltrinelli si illumina con una serata dedicata a uno dei maggiori scrittori europei del diciannovesimo secolo. L’associazione Liberalibri ha organizzato una Lectio magistralis dell’intellettuale Paolo Broccoli. Patner della serata da Milano, come ponte di legame tra città vive di cultura, via streaming, il Rotary Club Passport Innovation con il loro presidente Paolo Maltese, proprio per specificare la cultura come faro nel buio della ragione. La serata ha il patrocinio morale della Città di Caserta con la presenza dell’assessore alla cultura Vincenzo Battarra. Discussant dell’evento Annamaria Rufino, e in streaming Maria Gabriella De Santis, il cui intervento avverrà da Cassino, città sede della dell’Abbazia benedettina di Montecassino (la cui Biblioteca è stato il più importante luogo di conoscenza dell’umanità per centinaia d’anni). Si terrà una breve rappresentazione teatrale della compagnia della Fabbrica Woytyla di Patrizio Ranieri Ciu e il commento di brani tratti dai Fratelli Karamazov degli studenti Milena Casella e Riccardo Mirto. Inoltre un dialogo su Il coccodrillo del presidente di Liberalibri, Vincenzo De Rosa. L’esposizione di pitture avverrà grazie ai maestri Adolfo Capuano, Gerardo Del Prete, Angelo Marciano e Annalisa Ricciardelli. Nella locandina, oltre i diversi loghi dei patrocinatori, è stilizzato il Golfo di Napoli con le isole di Ischia e Procida, l’attuale Capitale della Cultura, per sottolineare le diverse volte che Dostoevskij ha vissuto Napoli città è vista dallo scrittore come luogo pieno di bellezza da cui si può vedere “oltre” l’orizzonte.
7 Ottobre, ore 18, Presentazione di "Per non scomparire" di Chiara Laudani
Dialogano con l'autrice: Barbara Rossi Prudente e Marilena Lucente
Sinossi
Anna ha 43 anni, è single, vive a Roma e fa la sceneggiatrice. Ha una vita piena ma il suo test di fertilità parla chiaro: è al giro di boa riproduttivo. L'unica strada è la fecondazione assistita. Inutile negare che la "fissazione-utero" le prende la mano. Vuole un figlio a tutti i costi e accetterà lo sperma di un donatore ma non l'ovocita di una sconosciuta: quel bambino deve avere qualcosa della sua famiglia, a cui è molto legata. L'unica donatrice possibile a questo punto è sua nipote, Fulvia, figlia di sua sorella Lucia. Fulvia però ha solo 17 anni, sta terminando la High School a Hong Kong, si sente un po' sola così lontana da casa ed è alla ricerca di un'amica del cuore. Una storia che si snoda con leggerezza e profondità tra l'Italia e la Cina, tra desiderio di maternità e dilemmi etici, in cui i rapporti familiari, e non solo, si moltiplicano e si fanno più complessi. L'universo, come l'amore, è bello grande e dentro ci stanno davvero tante cose.
Chiara Laudani
Chiara Laudani si forma alla Scuola Holden al Master Tecniche della narrazione, quindi al Corso di Formazione per Sceneggiatori Rai e al Workshop di specializzazione “Laboratorio Fiction” Mediaset. Vince il premio Solinas 1997, il Festival Corto in Bra, il Premio Medusa distribuzione.
Lavora in ambito televisivo sulla serialità, sul documentario, sul lungometraggio. Insegna presso il Centro Sperimentale di Cinematografia Roma.
Per non scomparire è il suo primo romanzo.
Martedì 11 ottobre, ore 18, Presentazione di "In paradiso si mangiano sfogliatelle" di Paolo Albano, Armando Curcio Editore
Con l’autore interviene: Prof. Giuseppe Ventrone
Sinossi
L'opera si compone di numerose storie ciascuna delle quali rappresenta un punto di riflessione sui temi eterni dell'esistenza, affrontati con una leggera vena di ironia. Gli argomenti trattati sono: la verità e il mistero, la vita e la morte, il sogno e la realtà. Un racconto dopo l'altro, l'autore ripercorre le eterne domande che da sempre si pone l'uomo: da dove veniamo, quale ruolo gioca il destino nella vita di ciascuno, che cosa ci attende dopo la morte, qual è il rapporto con Dio. Saranno questi fondamentali quesiti a guidare il lettore nei misteriosi e affascinanti meandri della nostra anima.
14 ottobre, ore 18, Presentazione di "Tattile dissenso" di Gelsomina Massaro, Eretica edizioni
Con l’autrice intervengono: Paquino Catanzaro, scrittore, Maria Grazia Porceddu, giornalista
Sinossi
Il mondo appare come un labirinto intricato, uno spazio ora abbagliante ora deludente in cui è difficile orientarsi. Schermi, immagini, parole e suoni hanno eluso il tatto, filo conduttore di questo prosimetro. Un'endemica paralisi per eccesso o mancanza di stimoli, a cui si contrappone il dissenso, affinché l'immaginazione non venga sottratta alla realtà e viceversa. L'entusiasmo è viatico di libertà, intrepida ricognizione che si allarga a dismisura. Le sezioni del libro (valori tattili, legami, nel retrobottega dell'anima, allegorie e metafore, gesti e impronte, tattile dissenso) danno luogo ad un dialogo, dove i versi incalzano altre sfere sensoriali, mentre l'argomentazione traccia piste interpretative dove nessuno più osa trame coraggiose - si legge nella poesia mitologica Il fuoco del porcospino. I sogni sfuggono come bolle di sapone tra mani inutilizzate che hanno bisogno di scoprire, di risalire le intercapedini dell'anima, alla stregua di un artigiano cieco che sfida il tempo del contagio, della folla e del commiato.
l'autore
Gelsomina Massaro è dottoressa di ricerca summa cum laude in Filologia, docente di lettere presso la Scuola Secondaria di Primo Grado. Autrice di contributi letterari apparsi tra atti di congresso e riviste scientifiche nazionali e internazionali. Vince con la sua silloge poetica d’esordio il Premio Nazionale Olmo per la sezione “leggendo, leggendo”(2014) e con Tattile dissenso è tra i finalisti del Premio Internazionale Mario Luzi(2020). Molteplici le aree di interesse professionale: valutazione, didattica speciale, disagio giovanile. Ottiene un’attestazione della Harvard University per il settore “insegnamento ed educazione”.
20 ottobre, ore 18, Presentazione di "C’è ancora tempo. Storie di donne che resistono" di Paolo Miggiano, Terra Somnia Editore
Con l’autore intervengono: Marilena Lucente, Gennaro Iannotti, Lello Magi. Letture a cura di Alessia Guerriero
Sinossi
In un'Italia martoriata dai fenomeni criminali di tipo mafioso, molto spesso, e a buona ragione, ci si sofferma sulle storie delle vittime delle mafie. In questo libro, però, non leggerete nessun nome di persone uccise dai fenomeni criminali di tipo mafioso o terroristico. In queste pagine, per la prima volta, troviamo i nomi di vittime della cosiddetta criminalità comune, con le loro storie, altrettanto drammatiche, altrettanto inaccettabili, altrettanto dolorose. Sono quelle di Paolino Avella e di sua madre Rosaria, di Salvatore Buglione e di sua figlia Anna, di Daniele Del Core (e del suo amico Loris Di Roberto) e di sua sorella Carmen, di Giuseppe Veropalumbo e di sua moglie Carmela e di sua figlia Ludovica, di Rita Ricciardelli e di sua figlia Vanessa e anche di un'antica storia di dolore, quella di Franco Furiati e di sua sorella Elena. Sono vicende, le loro, che costituiscono un pezzo di storia di questa Italia distratta. Sono storie dimenticate, soprattutto dallo Stato. Storie per le quali c'è ancora tempo per narrarle e per le protagoniste per resistere. In "C'è ancora tempo", Paolo Miggiano, restituisce la vita e la resistenza di madri a cui neanche la semantica riesce a dare significato alla loro condizione, di figlie diventate orfane troppo presto, di sorelle rimaste senza la possibilità di confidarsi con i fratelli, di mogli rese vedove in una notte di festa. Una lucida rievocazione della memoria come pretesto per parlare dei vivi, di chi è rimasto e resiste. Prefazione di Lorenzo Marone.
27 ottobre, ore 17,30, Presentazione di "La buona scuola. Cambiare le regole per costruire l’uguaglianza" di Rachele Furfaro, Feltrinelli Editore
Con l’autrice intervengono: Pasquale Iorio, Lidia Luberto, Raffaele Picardi
Sinossi
La scuola è nuda. Divide la società fra cittadini di serie A e di serie B. Le sue regole e i suoi valori non rispondono più ai tempi e alle condizioni della società del nuovo millennio. Gli errori commessi sono stati sottovalutati o taciuti. È il momento di scardinare le vecchie regole e inventarne di nuove, per restituire alla scuola italiana la sua missione più importante: creare uguaglianza.
La scuola italiana oggi è in stallo. In una società sempre più dura nei confronti di chi ha meno mezzi e dunque sempre più destinata alla disuguaglianza, la scuola non riesce più a svolgere il suo compito educativo. Per chi è nato in un quartiere che somiglia a un ghetto o in un territorio isolato e degradato, pensare con libertà al proprio futuro è difficile. E il sistema di formazione è ancora fermo a un modello rigido, che ostacola la mobilità sociale e impedisce la crescita culturale ed economica del nostro Paese, dividendo in modo classista il Nord dal Sud e dalle isole. Crescere nella fragilità sociale significa avere meno opportunità di coltivare sogni e desideri. La sfida che abbiamo di fronte è epocale. Rachele Furfaro ha creato un modello nuovo, con l'idea di rispondere alle esigenze del mondo contemporaneo. L'educazione non è un processo di trasmissione di conoscenze indiscutibili, di saperi prefabbricati, assoluti e immutabili, separati dalle esperienze di vita dei bambini e dei ragazzi. La scuola deve essere capace di ascolto, di attenzione al singolo e alla comunità, per renderla accogliente e inclusiva. È un luogo di partecipazione civile, di condivisione e anche di gioco. "È un presidio indispensabile e vitale," scrive Furfaro, "perché rappresenta l'unico reale laboratorio di contaminazione sociale e culturale dove le diversità continuano a incontrarsi, a dialogare e a costruire insieme il proprio futuro." L'Italia ha una lunga storia di riforme, che hanno cercato di migliorare l'istituzione scolastica ma hanno lasciato dietro di sé errori, lacune e contraddizioni. Questo libro racconta una scuola buona per davvero, finalmente capace di contribuire alla costruzione del nostro futuro.
Venerdì 28 Ottobre ore 18, presentazione di "Amal" di Davide Inda
Con l'autore interviene: dott. Fiorenza Coscino
Sinossi
Il racconto di due popoli, quello palestinese e quello duesiciliano, che in apparenza non hanno nulla in comune. Una storia d'amore, quella tra Amal, palestinese, insegnante, amante della letteratura, colta e istruita e Giuanin, napoletano, fotografo free lance che non ha potuto frequentare l'università. Così i due filoni narrativi s'intrecciano, si fondono e procedono di pari passo creando una narrazione armoniosa ed equilibrata. Nonostante tra i due ragazzi ci sia una ragguardevole differenza di età e di cultura, questa storia vuole dimostrare la potenza dell'amore che è in grado di unire, far condividere e annullare le diversità. Ma Amal custodisce un doloroso segreto che dovrà affrontare a costo di mettere in pericolo la sua storia d'amore con Giuanin. "Il sorriso dell'orco era rimasto lo stesso, come imperturbabile ed indifferente al tempo, anche se su di un viso un po' più paffutello e corrugato. Avrei voluto prendere il coltello con cui affettavano il prosciutto e conficcarglielo nel petto. Avrei voluto svergognarlo sbugiardandolo davanti a tutti. Ma avevo intrapreso la strada ripugnante del negazionismo e dovevo continuare a negare. Così la giovane Amal che racchiude in sé la tragedia di un popolo violentato, stuprato ed oltraggiato, si libera finalmente dal senso di colpa raccontando quanto di più tremendo ha subito, tirando fuori per la prima volta, con coraggio e determinazione, la sua storia di vittima, la verità dei vinti soffocata dai vincitori. Solo così il racconto del carnefice che manipola la storia a suo piacimento e vantaggio, diventa menzogna e falsità, solo così la sua gente si stringerà intorno a lei con più forza. Come Amal che ha il coraggio di ritrovare la forza del riscatto morale, così i popoli sottomessi, ovunque essi siano, si riprenderanno la loro memoria cancellata per riabilitarsi agli occhi del mondo, ma soprattutto agli occhi di se stessi e delle nuove generazioni. Solo così ritroveranno la propria dignità di uomini e di popolo.

La Feltrinelli, Corso Trieste 154, Caserta

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