Una notte di mezza estate da sogno al Bosco di S. Silvestro

Caserta – 27 Giugno 2010

Articolo e foto di Valentina Sanseverino

Chi avrebbe mai immaginato di varcare la soglia di un mondo magico, di essere catapultati indietro nel tempo e nello spazio, di vivere un’avventura assolutamente realistica a due passi dal centro cittadino?
E non si tratta di quella realtà virtuale, divenuta più reale della vita stessa, me del caro vecchio teatro che riesce ancora a lasciarci a bocca aperta anche con una commedia vecchia più di cinque secoli!
Tra le opere più ironiche, affascinanti, appassionate e mistiche del genio della drammaturgia William Shakespeare, “Sogno di una notte di mezza estate” è stata scelta dalla compagnia teatrale casertana “La Mansarda – Teatro dell’Orto” per uno studio sperimentale sul territorio del bosco, proprio perché non poteva esserci scenario migliore: lo stesso Shakespeare scelse come cornice ideale per gli amori disperati e intricati di del re e della regina degli elfi, dei giovani Demetrio ed Elena, Lisandro ed Ernia proprio un bosco selvaggio alle porte di Atene. E così nell’adattamento di Roberta Sandias e la messa in scena di Maurizio Azzurro proprio la nostra Oasi del Bosco di San Silvestro (S. Leucio) diventa cornice di una rappresentazione impeccabile in cui tutto, dalla scenografia naturale ai curatissimi costumi e trucchi, dalla recitazione impeccabile alle musiche, diviene per assurdo, realistico. All’ingresso del bosco, tra il verde che ti avvolge e gli animali in libertà, veniamo accolti da un gruppo di giovani donne in abiti bianchi mossi dal vento, fiori nei capelli e decorazioni in viso: sono le fate di Titania, la regina degli elfi, che girano tra il pubblico raccontandogli il prologo della vicenda. L’interazione con gli attori, che si muovono con la stessa naturalezza tra i sentieri del bosco e i curiosi spettatori, prendendoli per mano, invitandoli a seguirli, guidandoli lungo i percorsi della rappresentazione è il primo tratto distintivo della commedia: ma le sorprese sono appena all’inizio. Lo spettacolo intero si snoda tra i sentieri del bosco, in cui da ogni cespuglio e dietro ogni tronco d’albero, spuntano all’improvviso i personaggi della scena: dai quattro giovani amanti, alle prese con intrighi, equivoci e genitori impiccioni al braccio di ferro amoroso tra Titania ed Oberon, ai goffi e comici teatranti – tra cui spicca la magistrale interpretazione del tessitore, che nella finta commedia impersonerà Priamo - gli attori popolano il bosco in una continua interazione tra esseri umani e spiriti della natura. Su tutti dominano i capricci del folletto Puck – nelle cui vesti si è calato il giovanissimo Francesco, che con la sua interpretazione ha dato prova dell’eccellenza raggiunta da questa compagnia anche tra i suoi attori più piccoli.
Di sera poi (ore 21) la rappresentazione diviene ancora più suggestiva: tutta l’azione si svolge alla luce di candele e al chiaro di una luna, che illumina un bosco dai contorni ancora più sovrannaturali. Qui la poesia dell’opera shakespeariana, le mille sfaccettature del volubile animo umano, i continui colpi di scena, rendono ancor più intensa la suggestiva l’opera shakespeariana.
La riuscitissima rappresentazione, che non manca di suscitare emozioni e strappare qualche risata, replicherà a settembre: vi invitiamo a non mancare!

consulta: Oasi WWF del Bosco di San Silvestro

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