Auditorium "Mons. Tommasiello": stagione 2010/11
Teano (CE) – dal 10 Novembre 2010 al 18 Marzo 2011
Comunicato stampa
Inizio spettacoli ore 21
Mercoledì 10 Novembre, Sastreria presenta Lina Sastri in
“Per la strada “ scritto e diretto da Lina Sastri
Un vicolo immaginario, in una Napoli del presente, una donna con una valigia
che, fra canto, musica e danza, snoda un racconto poetico sulla città, sui
personaggi che la popolano, sull’amore, la rabbia, la passione e la voglia di
libertà; ci racconta dell’amore e dell’odio, della giovinezza e della vecchiaia,
del dolore e dell’allegria della speranza e dei sogni , di una città
contraddittoria sospesa tra il passato, presente e futuro!
Il testo di Lina Sastri rappresenta il corpo e l’anima dello spettacolo, la voce
della protagonista racconta la storia attraverso le musiche, le canzoni,
attraverso la danza……Le storie si snodano e si legano fra loro e creano il filo
rosso dello spettacolo.
Accompagnano il testo teatrale scritto dalla stessa Lina, canzoni e musiche
classiche del repertorio napoletano, canzoni inedite e danze.
Sabato 20 e domenica 21 Novembre, Suoni&Scene E
B&B presentano Biagio Izzo in "Un Tè per Tre" di Bruno Tabacchini e Biagio Izzo,
scene Francesco Scandale, luci Marco Macrini, costumi Graziella Pera, musiche
Paolo Belli, regia Claudio Insegno
Note dell’autore
Una storia di amicizia e sentimenti, tradimenti e ripensamenti.
Accadde tutto trent’anni fa. Due amici avevano giocato una schedina al
totocalcio, in società; una cosa alla buona, come si faceva una volta, per il
gusto di stare insieme la domenica davanti alla radio ascoltando i risultati del
campionato di calcio. Mai avrebbero messo in conto, i due, l’ipotesi
d’indovinare tredici risultati tutti di fila sulla stessa colonna. Quella volta
però accadde l’inverosimile. Con un montepremi record di trentaquattromiliardi,
quattrocentosettantacinque milioni, ottocentocinquantaduemila e
quattrocentonovantadue lire, venne registrata anche la vincita più alta in
assoluto nella storia del Totocalcio. Una schedina con un 13 e cinque 12
regalava ai suoi possessori 5.549.756.245 lire. Una cifra spaventosa! Uno dei
due amici non resse all’emozione: colto da infarto ci rimase sul colpo.
L’occasione fa l’uomo ladro, si dice; così il superstite incassò l’intera
vincita per una somma spropositata a quei tempi (anche oggi mica male) che lo
iscrisse a pieno titolo nel club dei miliardari, precipitandolo senza scampo nel
girone dei dannati a vita. Se il totocalcio gli aveva regalato fortuna e
successo, il rimorso, verme roditore della coscienza, lo aveva trascinato
nell’abisso dei sensi di colpa. In preda alla disperazione, "La pena più grande
è portare sul cuore, giorno e notte, il testimone delle proprie colpe"
[Giovenale] il miliardario,(oggi milionario) decide dopo trent’anni di
restituire la somma sottratta, calcolando chiaramente gl’interessi maturati
negli anni. In cambio dell’ammontare di circa tre milioni di euro, all’unico
erede dell’amico tragicamente scomparso, non chiede altro che il perdono. Il
perdono per 3 milioni di euro? Si potrebbe anche fare, se non ci fossero una
serie di colpi di scena che complicano la storia.
Quando Sasà e Giannino vengono a sapere della malattia di Giuseppe la scena si
fa inizialmente tragica poi sfocia nella speranza: Sasà accende qualche lume a
San Gennaro, Giannino pensa a scrivere un articolo di denuncia su ciò che è
accaduto a Giuseppe. “Frat’e’sanghe” è anche questo, uno spettacolo interessante
sulla famiglia, sui contrasti, sugli stereotipi di una città e dei suoi
abitanti. Chi ha dei fratelli potrà riconoscersi anche se minimamente in alcune
alterne dinamiche dei rapporti tra fratelli.
Perché “simm frate’e’sanghe” un po’ tutti noi anche se a causa delle nostre
diversità non vogliamo riconoscerlo.
Sabato 4 dicembre, Diana Or.I.S. presenta Carlo
Giuffre’ e Angela Pagano in “I casi sono due” di Armando Curcio, regia Carlo
Giuffrè
NOTE DI REGIA
Fra le tante Commedie che sto recitando da più di 30 anni, da quando cioè ho una
mia Compagnia (nei primi 10 anni assieme a mio fratello Aldo e poi da solo), non
saprei proprio dire quale sia quella che è piaciuta di più al pubblico.
Ho ricevuto nel 1999 l’ambito premio “Renato Simoni” la cui motivazione fra
l’altro dice: sempre più forti e quasi esclusivi con il sopraggiungere della
maturità, si sono fatti in lui l’impegno e la responsabilità di “Custode della
grande tradizione attorale napoletana”. Ed ecco quindi la mirabile serie di
spettacoli destinati a restaurare un repertorio otto-novecentesco con accento
nobile da Scarpetta a Curcio, e a mantenere vivo nella coscienza e nel cuore
degli spettatori, con un marchio costante e inconfondibile di intelligenza
critico-storica, il patrimonio di questo meraviglioso repertorio.
Ho recitato sei Commedie di Eduardo, di Armando Curcio ne ho realizzate tre: “A
che servono questi quattrini”, “La fortuna con la effe maiuscola” (scritta con
Eduardo) e “I casi sono due”, che fu – nel 1982 - la prima Commedia realizzata
con la Diana OR.I.S. di Lucio Mirra, che produce ormai i miei spettacoli da 30
anni.
Fu un inizio travolgente, piacque molto a Federico Fellini, che vide lo
spettacolo tre volte e scrisse fra l’altro “Ecco il teatro quello vero che
funziona da sempre, come una bella festa fra vecchi amici con cui stai subito
bene” e concludeva dicendo ”Nutrendo la speranza che tutto ciò che di
spensierato, allegro, buffonesco, patetico, assurdo e straziantemente umano, hai
visto accadere su quel palcoscenico, spente le luci e uscito dal teatro, tu
possa ritrovarlo fuori nella vita! ”
Il critico Enrico Fiore del Mattino di Napoli scrisse: “E’ uno degli spettacoli
più compatti, calibrati e divertenti che si siano visti negli ultimi anni. “
Giovanni Raboni, sul Corriere della Sera scrisse: “Avrò il coraggio di dire che
“I casi sono due” di Armando Curcio, messo in scena da Carlo Giuffrè che lo
interpreta da par suo, è lo spettacolo più bello di questa stagione?
Si, ormai l’ho detto e spero di essere creduto!
Giuffrè ne ha tirato fuori un capolavoro di intelligenza, di comicità
pacatamente irresistibile, di scintillante malinconia”.
Per questo rimetto in scena la Commedia, perché piacque molto allora ai critici
e al pubblico, piacque anche quando la ripresi nel 1992 e sono certo che piacerà
anche questa volta; avrò dei bravi attori accanto a me e soprattutto avrò la
fortuna di avere al mio fianco Angela Pagano, grande amica e grandissima
attrice.
giovedì 20 e venerdì 21 gennaio 2011, Diana Or.I.S. presenta Carlo
Buccirosso in “Il miracolo di don Ciccillo” scritto e diretto da Carlo
Buccirosso
Venerdì 11 Febbraio, Raffaele Paganini in "Un americano a Parigi" da
"Diario di viaggio" di G. Gershwuin, coreografia di Luigi Martelletta
24 febbraio, Gli Ipocriti presenta Rocco Papaleo
e Giovanni Esposito in “Eduardo: piu’ unico che raro!“ quattro atti unici di
Eduardo De Filippo, regia Giancarlo Sepe
La commedia racconta del travagliato tentativo di effettuare la registrazione,
in sala d’incisioni, della canzone Adduormete cu’mme. Arriva dapprima il
tecnico, poi il direttore della sala, il maestro Scardeca, che “modestamente…
aggiustò la Bohème di Puccini”; il violinista Attilio, con la testa fasciata,
“colpa del litigio con la sua signora che lo ha violentemente colpito con una
spazzola, perché se la “intendeva” con la portinaia”.
Ancora la cantante Fiammetta Flambò, che ama esibirsi esclusivamente in strada,
nelle piazze, nei ristoranti, nei bar ma, chissà perché mai nei teatri; il
Trombonista Camillo colpito da continui attacchi di tosse convulsa; Nicola il
maestro di clarino venuto, “fresco, fresco“ dal dentista che gli ha estirpato i
tre denti anteriori; ancora Vincenzo rullante, ovvero il batterista con qualche
“piccolo problema” ed infine la vera cantante Clara, moglie di Attilio. Ecco
l'orchestra: è al gran completo pronta per l’incisione…
venerdì 4 Marzo, Luigi De Filippo in "L'avaro" da Moliere, traduzione e
libero adattamento di Luigi De Filippo, regia di Luigi De Filippo
venerdì 18 Marzo, Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi in "L'anatra
all'arancia" di W. D. Home e M. G. Sauvaion, regia di Ennio Coltorti
Abbonamenti a partire dall'11 Settembre presso il botteghino
orario lu-sa dalle 10 alle 12, Ma-gio dalle 18 alle 19:30
info: 0823 885096, www.auditoriumdiocesanoteano.it