I Virtuosi di san Martino

Peppe Servillo

Andrea Renzi

Licia Maglietta

Tonino Calenzo

  

I luoghi della Memoria

Sessa Aurunca (ce) – dal 22 Settembre al 22 Ottobre 2011

Comunicato stampa

Anche quest’anno Teatri Uniti collabora con Aurunkatelier per la rassegna teatrale I luoghi della Memoria che si svolgerà dal 22 settembre al 22 ottobre al Castello Ducale di Sessa Aurunca.
inizio degli spettacoli, ore 20:30
giovedì 22 settembre
Momenti canzoni e poesie di Tonino Calenzo, cantate da Sonia Palmieri e da Roberto Pastore, recitate da Fausta Fusciello e da Gianluca Boccino, al pianoforte Raffaello Vellucci
sabato 24 settembre , Le bellissime avventure di Caterì dalle treccioline di Elsa Morante,
con Paolo Graziosi ed Elisabetta Arosio, Giuliano Latini, chitarra e mandola, regia di Paolo Graziosi ed Elisabetta Arosio
venerdì 30 settembre
Canti e suoni d’amore e di libertà a cura di Tracce Popolari
con Vincenzo Pelliccione, Cosimo Antitomaso, Gianluca D’Alessandro, Pietro Razzino, Raffaele Cioppa, Paolo Scotti e Vito Cardellicchio
sabato 1 ottobre, In nome di Ciccio: omaggio a Nino Taranto con I Virtuosi di san Martino
Roberto Del Gaudio (voce, tammorra, ghiaia), Vittorio Ricciardi (flauto e ottavino, temple-blocks, voce), Luca Bagagli (violino, putipù, voce), Dariovirtuosi-1-300x199 Vannini (chitarra, guiro, voce), Federico Odling (violoncello, bongos, voce). Si tratta di canzoni, macchiette, personaggi tratti dal vastissimo repertorio del teatro napoletano di avanspettacolo e di rivista, e dalla scena partenopea nella sua accezione più ampia.
I Virtuosi rivisitano, in particolare, proprio la “macchietta”, un genere per il quale la premiata ditta Pisano & Cioffi ha inventato decine e decine di figure: dal celeberrimo Ciccio Formaggio a Nicola Quagliarulo, da Carlo Mazza e Rosa Pezza a Cosima. Sono “tipi” da strada e da piazza, da caffetteria e da mercato, che diventano perni di piccole storie buffe, strambe, assurde, comunque e sempre esilaranti, tutte riconducibili a sgambetti di linguaggio e di situazione al cui interno campano con le loro crisi, le loro brevi effervescenze, le loro (spesso inconscie) aspirazioni.
giovedì 6 ottobre
Assoli per Tonino: memorie di un poeta, frammenti sparsi e citazioni
con Ezio Coppa, voce recitante – Nino Bianchi, chitarre el. – Pietro Razzino, basso el. – Massimo Fedeli, piano el. – Vito Cardellicchio, percussioni
sabato 8 ottobre Ordine del giorno, recital di poesie di Hans Magnus Enzensberger a cura di Peppe Servillo
con Peppe Servillo, voce recitante – Natalio Luis Mangalavite, pianoforte
giovedì 13 ottobre, Diario di un pazzo di Nikolaj Gogol
con Roberto De Francesco, regia di Andrea Renzi
Del personaggio centrale, Propriscin, ci interessava sottolineare il provincialismo, l’inadeguatezza che sente verso la grande città e la macchina burocratica 5035che lo schiaccia e insieme lo esclude. Abbiamo preferito togliere i riferimenti russi per “assimilarlo”.Renderlo, alla lettera, simile a noi , prossimo, vicino. Gli abbiamo dato un accento di provincia italiana, dell’entroterra tra Campania e Lucania e abiti dei primi anni Cinquanta, il periodo in cui in Italia si andava formando una nuova classe impiegatizia. Le spalle di Gogol sono talmente possenti da sopportare con facilità questo spostamento.
Propriscin diventa Papaleo: uno che tempera matite e fa commissioni, poco più di un impiegatuccio. Lo facciamo vivere in un’armadietto a due ante : è tutto il suo mondo. Esiguo, coatto, claustrofobico. Un modo senza vie d’uscita reali. Le uniche fughe possibili sono quelle della fantasia. La sua è una storia di ordinaria follia. E’ nella vertigine della sua solitudine che il quotidiano progressivamente si deforma e prende corpo la sua vitalità visionaria,tenera , disperata, comica,lucida,poetica,eroica, lucida,ineffabile .
tratto da I racconti di Pietroburgo- Le memorie di un pazzo, traduzione Pietro Zveteremich
una produzione Teatri Uniti
venerdì 14 ottobre, Peripezie di una vedova di Silvana Grasso, con Licia Maglietta, regia di Licia Maglietta
La paradossale incredibile storia, vissuta dalla scrittrice nella sua città, dopo la morte del marito, otto anni fa. La sua vedovanza scatenò all’interno del paese ipotesi di fidanzamento, strategie paraninfali, clubiche e collettive, diktat maritali, una vera e propria caccia all’ uomo, a tutt’oggi irrealizzata e per la singolarità dei nubendi e, soprattutto, per la singolarità della scrittrice. Silvana, infatti, individuata nella orchestrazione maritale una divertente ed economica via d’uscita dalla depressione, ribalta le parti, diventa soggetto d’una messinscena, assegna i ruoli, decide tempi e luoghi del corteggiamento, incipit e necrosi degli amori. Si vivono, così, accadimenti al limite della follia. Ma veri.
giovedì 20 ottobre, Alla garibaldina, di e con Vanni De Lucia
sabato 22 ottobre , Tu, noi ….. e il teatro (memorie) di Tonino Calenzo a cura dell’Aurunkatelier
scene e costumi di Giuseppe Dell’Ova, musiche di Pietro Razzino

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