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Teatro Civico 14: “La Sacra Famiglia” de I Pennelli di Vermeer

Caserta – 27 Dicembre 2011

Articolo di Clemente Tecchia

In una curiosa reinterpretazione dello spirito delle feste natalizie, lunedì e martedì scorsi il Teatro Civico 14 ha ospitato la messinscena dell’opera “La Sacra Famiglia” della compagnia I Pennelli di Vermeer, composta dai ‘cantattori’ Pasquale Sorrentino (autore anche di testi musiche e dialoghi), Stefania Aprea, Valentina Bruno, Marco Sorrentino e Roberto Pappalardo. Lo spettacolo, nel solco del “Teatro – Canzone”, è una via di mezzo tra il recitato e il cantato, e ha come protagonisti i ragazzi che impersonano via via membri interscambiabili di una ipotetica –ma quanto realistica- famiglia tormentata come in un romanzo di Verga da ogni possibile sventura: incesti, tradimenti, omicidi grandguignoleschi, tossicodipendenza; ce n’è per tutti, abbastanza da schifare persino il cane di casa Bogiee Wogiee. Certo si tratta di una famiglia sopra le righe, dai tratti volutamente caricati a tinte forti se non atroci, ma che nella sua sciagura fa cogliere più di un’eco con simili condizioni di vita sperimentate da tante persone. Una critica feroce al consueto modello di famiglia, dove dietro l’apparenza conformista del ‘volemose bene’ spesso si aggrovigliano umori e pulsioni bestiali: una volontaria spinta provocatoria che non a caso cade proprio nei giorni in cui si festeggia la formazione di una ben altrimenti Sacra Famiglia. Ma il verdetto di umano e patetico fallimento dei protagonisti viene pronunciato col sorriso sulla bocca grazie all’inevitabile tono farsesco che caratterizza i testi di Pasquale Sorrentino. Anche la caratterizzazione dei personaggi impegnati a eseguire le parti vocali con minimali coreografie che strappano un sorriso per le gestualità e le smorfie, contribuisce al generale clima stralunato: quello di uno spettacolo capace di essere irriflessivo e indistintamente conturbante, in una parola rassicurante col suo additarci ‘esempi’ tanto mostruosi da mettere in pace chiunque volesse raffrontare le proprie sciagure familiari con quelle dei personaggi in scena. Tanto che in finale lo stesso Sorrentino ha invitato quanti, tra i presenti, fossero stati toccati in modo particolare da qualche carattere rappresentato, a recarsi in cura presso uno specialista in materia…

consulta: Stagione teatrale al Teatro Civico 14

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