Daniele Timpano

  

"Dux in scatola" al Teatro Civico 14

Caserta – 18 gennaio 2014

Articolo di Roberta Cacciapuoti

Teatro Civico 14, Caserta. Sabato 18 gennaio, spettacolo delle 21. Va in scena "Dux in scatola" di e con Daniele Timpano. Quando il pubblico entra in sala Timpano è già in scena, illuminato dall'alto da una luce né forte né debole, che lo taglia e lo veste di ombra. Il pubblico si accomoda, lentamente tutti prendono posto. Si spengono le luci in sala, ora è Timpano solo ad essere illuminato, immobile sul fondo della scena, braccia lungo il corpo, una mano in tasca, l'altra ferma in un gesto abortito. Abito nero, cravatta rossa. Passano sette minuti, prima che l'azione cominci. Sette minuti in cui il pubblico si chiede cosa accadrà, se l'attore comincerà mai a parlare, colpi di tosse stizziti, frasi di fastidio, imbarazzo mal celato, disagio. In fin dei conti è proprio questo che Timpano vuole stimolare con la sua immobilità: l'attesa impacciata di chi non immagina cosa sta per accadere. Non è la prima volta che Timpano calca le tavole di legno del piccolo Teatro di Vico della Ratta. Già l'anno scorso aveva portato in scena, con notevole successo, "Aldo Morto".
Stavolta Timpano diventa Mussolini Benito. Chiede al pubblico di immaginare che il corpo morto di Mussolini riprenda vita sulla scena per raccontare la sua storia post mortem, la storia del suo cadavere, del solo corpo svuotato da ogni traccia di passata esistenza. Timpano è da solo in scena, accanto a lui un baule, nel quale si immagina ci siano le spoglie mortali di Mussolini. Timpano racconta in prima persona la storia del cadavere di Mussolini, seguita giorno per giorno, anno per anno, dall'uccisione del 28 aprile 1945, sino alla definitiva sepoltura nel cimitero di San Cassiamo a Predappio. Il viaggio del corpo morto del duce segue strade costellate di impedimenti e ostacoli, sempre aggirati. Rocambolesche avventure attendono l'ex dittatore rimbalzato tra partigiani arrabbiati e nostalgici ammiratori. Il baule volutamente nasconde e sottrae allo sguardo dello spettatore ciò che in fin dei conti è il centro del testo: il corpo morto del duce. Timpano analizza, in modo sorprendentemente puntuale e allo stesso tempo surreale, la vicenda del viaggio delle spoglie del duce, che si contrappone in maniera netta alle vicende che lo stesso si è trovato ad affrontare in vita. Malmenato, strapazzato, esposto, gettato, spostato, pur conservando anche in morte un'identità ben precisa, nella storia che Timpano racconta, il duce non è nient'altro che un brandello di storia civile del nostro paese, fagocitato dello scorrere perentorio del tempo e dal capovolgersi della politica e delle idee.
Timpano è attore e drammaturgo dall'intelligenza fuori dal comune, che sa disegnare gli eventi che intende narrare grazie al suo sguardo bizzarro e sorprendente, spiazzando il pubblico con una serie continua di trovate sceniche sorprendenti. Ancora una volta il Teatro Civico 14 regala al suo pubblico uno spettacolo di altissimo livello.

consulta: Teatro Civico 14: stagione teatrale 2013-14

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