Installazioni di Federica Limongelli

Patrizia Bertè

performance binari di pietra

installazioni festival ouverture

  

L'Ouverture di Officinateatro anima i vicoli di S. Leucio

S. Leucio – 24 Settembre 2014

Articolo di Ferdinando Ghidelli e Pia Di Donato

Da oltre una settimana i vicoli di S. Leucio sono percorsi fino a notte fonda dai ragazzi del Laboratorio di Officina Teatro. Sono realmente 1000 le cose da fare: allestire le location per le rappresentazioni, arredare gli spazi delle installazioni e delle mostre, illuminare i giardini,... a volte ripulirli. Ma i ragazzi, sotto la guida di Michele Pagano e dei suoi stretti collaboratori, sono davvero solerti e discreti e ben motivati.
Il risultato si vede Lunedì 23 quando tutti gli spazi sono fruibili sia dagli attori che dal pubblico e la macchina del "Festival delle arti(n)contemporanee" si avvia dolcemente.... Un sincero grazie va quindi a loro
Descrivere le installazioni e le perfomances che si susseguono senza soluzione di continuità non renderebbe giustizia alle stesse. Per ognuna c'è una particolarità, uno spunto originale che la rende unica, ma per due sono felice di soffermarmi perchè sono ... ospitate in casa.
Affacciandosi infatti nel giardino Ghidelli, una discreta Federica Limongelli viene incontro con un foglio di alluminio e vi invita a fare il "calco" del viso: una volta fatto viene spontaneo guardarlo e "riconoscersi". E' un semplice modo per prendere coscienza di se'... se volete potete portarlo via o lasciarlo insieme ad altri che popolano il giardino. Qualche metro più in la Patrizia Bertè propone uno struggente monologo tratto da "Mia Famiglia" di E. De Filippo rielaborato da Mimmo Borrelli. Quindici minuti di parole, silenzi e poi ancora parole sul complessi rapporti familiari che legano i classici membri di una famiglia: madre, padre, figlio e/o figlia. E' il difficile rapporto padre-figlia quello che Patrizia propone e si resta sospesi fino al suo timido "Grazie" che ti riporta al modo reale.
E' un'esperienza particolare quella di vedere i propri spazi con occhi diversi e, fra un gruppo di spettatori e il successivo, poter parlare con queste due artiste del loro percorso e del significato di ciò che stanno facendo.
In conclusione il festival costituisce una proposta efficace di utilizzo del borgo e costruttiva nell'uso degli spazi che acquistano maggior valore essendo uno strumento fondamentale della prosta artistica
Avete tempo fino a domenica 28 per immergervi in questo mondo....

III edizione del "Festival delle arti(n)contemporanee" di Officina Teatro

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