Il Pifferaio Magico

Hansel e Gretel

Babbo Natale e il mistero della lista scomparsa

Il Piccolo Principe

Funghi

  

A Teatro con Mamma e Papà: programma

Caserta –  dal 31 ottobre 2015

Comunicato stampa

Rassegna di Spettacoli per le Famiglie "A Teatro con Mamme e Papà"
Sabato 31 ottobre, ore 17, Speciale Halloween, "Pulcinella e la zucca di Halloween"
Halloween, come sappiamo tutti, è una tradizione d'origine anglosassone, ma da qualche tempo, complice la incalzante globalizzazione, è entrata prepotentemente a far parte delle feste maggiormente attese dai nostri bambini, ansiosi di travestirsi da "piccoli mostri" e pronunziare la ormai celebre frase "dolcetto o scherzetto?"
Ed allora, nel pieno rispetto delle origini della festa, ci è sembrato interessante "contaminare" la tradizione di Halloween con figure appartenenti alla nostra cultura, che per loro natura, ben si coniugano con lo spirito di questa festa.
Nasce così "Pulcinella la zucca di Halloween" uno scherzo teatrale in cui la celebre maschera si scontra con diavoli e streghe in una avventura rocambolesca, che ricorda, sotto alcuni aspetti, il mondo magico ed acaico delle "guarattelle" napoletane,
La figura di Pulcinella, che a molti sembrerà poco pertinente col tema in oggetto, è invece fortemente legata con l'aldilà. La maschera così come la conosciamo oggi, infatti, altro non è che il compimento di un percorso che vede la sua origine perdersi nel tempo, e che racchiude significati antropologici che vanno al di là della figura oleografica che è oggi approdata nell’immaginario collettivo. Pulcinella racchiude una sua “sacralità”, ed era considerato un tramite tra il regno dei morti e quello dei vivi. Non a caso il costume bianco e la faccia scura.
In breve la trama:
Pulcinella ha voglia di "pasta e cocozza", ma, guarda caso, è la sera di Halloween, e l'unica zucca disponibile al mercato gli viene contesa da una strega che intende servirsene per compiere un incantesimo malvagio.
Il nostro eroe, pur di non rinunciare alla sua pietanza preferita, si addentra nel bosco alla ricerca della radura delle streghe per riappropriarsi dell'agognata zucca e far ritorno a casa,... Ma la notte di Halloween il bosco può essere molto, molto pericoloso..
Tra incantesimi e apparizioni, fughe ed inseguimenti, il divertimento, condito da un pizzico di brivido, è garantito..
E al termine dello spettacolo, dolcetto o scherzetto per tutti!
Domenica 8 novembre, TeatroP presenta “Il pifferaio magico”
Lo spettacolo comincia aprendo un libro...speciale. Come per magia sul palco appaiono tre personaggi. Sono tre narratori. Rappresentano tre modi di narrare differenti: attraverso la parola, attraverso la musica e attraverso il disegno.
Il racconto in rima è stato riscritto grazie al confronto con le scuole e nell’intento di giocare con la lingua italiana e la sua musicalità.
La musica è inedita, eseguita dal vivo da un musicista-attore con strumenti a percussione, fiati e un vibrafono; anche le canzoni sono inedite e cantate dal vivo dagli attori. I disegni sono eseguiti con la innovativa tecnica della sabbia-arte. Appaiono, scompaiono e si trasformano al ritmo della musica e al suono delle parole, si susseguono e si trasformano manipolando e trasformando in figure la sabbia proiettata su un grande schermo. Il racconto prende vita dall’unione di parola, musica e disegno.
Si racconta la storia in rima della città di Hamelin che invasa dai topi viene salvata da un pifferaio che con la sua musica magica allontana i topi e che, quando i cittadini non rispettano gli accordi presi, pensa bene di portare con sé tutti i bimbi. Solitamente il racconto finisce così; noi abbiamo immaginato che questo magico pifferaio conduca i bimbi in un’isola fantastica…
Lo spettacolo richiama l’attenzione su questi punti fondamentali: l’arte del fare, dal vivo, l’educazione all’immagine e l’attenzione ai temi ambientali. Non manca per finire l’invito alla lettura come strumento per “viaggiare”, scoprire nuovi mondi e poter essere protagonisti di mille avventure.
Domenica 29 Novembre, Teatro Bertold Brecht presenta “Hansel e Gretel”
Un meccanismo automatizzato di rilevazione della noia sarà giudice imparziale; in molti falliscono fino a quando non si presenterà una stramba compagnia di teatro che, un po' per interesse e un po' per necessità, prova a vincere la selezione. Lo spoglio arredamento della sala si trasformerà ed inizieranno a raccontare la favola costretti ad abbuffarsi da una strega cattiva desiderosa di divorarli. Lo spettacolo, allegro e divertente, porta a prendere consapevolezza dell’importanza della ricerca di un approccio giusto e senza retorica ad un tema importante ed attuale come quello
dell’alimentazione, riesce ad interessare i bambini ed i ragazzi alla necessità di dover scegliere
bene cosa mangiare e abbandonare le cattive abitudini alimentari, di cui soprattutto l’infanzia e l’adolescenza sono preda e vittima. Nato su precisa richiesta di raccontare ai ragazzi l’importanza del “saper mangiar” con la volontà di evitare di essere noiosi e saccenti, il testo vanta la drammaturgia di Marco Renzi, organizzatore del più importante Festival di
Teatro per l’infanzia e l’adolescenza in Italia: “I Teatri del Mondo” di Porto Sant’Elpidio. La
messa in scena è a cura del Teatro Bertolt Brecht per la regia di Maurizio Stammati. Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio di “Expo-Progetto Scuola”. Solo il teatro, grazie alla sua artigianalità, alla ricerca di linguaggi immediati, alla semplice e sofisticata arte dell’illusione e dell’allusione, riesce a lanciare in modo sano e chiaro il messaggio: “ Mangiare Bene fa Vivere Bene”.
Domenica 13 Dicembre, Compagnia “La Mansarda Teatro dell’Orco” presenta “Babbo Natale e il mistero della lista scomparsa”
Drammaturgia Roberta Sandias
Scene Martina Picciola
Costumi Emilio Bianconi
Regia Maurizio Azzurro
con Antonio Vitale, Camilla Leone, Pasquale D’Orso e Maria Cristina D’Orso
Divertente spettacolo d’ambientazione natalizia, dalle tinte di un giallo. Pretesto della storia è la gran confusione che regna, il giorno della vigilia, nell’ufficio di Babbo Natale, indaffarato a concludere la stesura della lista dei doni da consegnare, smistando la posta con la collaborazione del suo aiutante, il folletto Trock. Una serie di eventi coinvolgono nella vicenda anche la renna Alfredo e la Befana. Il finale inaspettato prelude il lieto fine, in perfetta armonia con lo spirito natalizio. Lo spettacolo vuole essere stimolo per approfondire notizie e curiosità sui personaggi della tradizione natalizia. La figura di Babbo Natale, trae origine da San Nicola, il santo turco protettore della città di Bari, che in vita compì numerosi miracoli e aiutò molti bisognosi, pertanto la sua immagine venne identificata con quella di un “apportatore di doni”. La tradizione di San Nicola si diffuse per tutta l’Europa e raggiunse anche l’America. Qui il nome del santo, che gli emigrati olandesi chiamavano Sinte Niklaas, si trasformò in Santa Claus. Nel 1863 il disegnatore Thomas Nast, attribuì a Babbo Natale l’aspetto definitivo, così, in comune con il santo originale, rimase solo la barba. Con il tempo vari elementi fantastici hanno arricchito la leggenda di Babbo Natale: la figura del folletto aiutante, ispirata a quella degli elfi delle fiabe irlandesi, risale al periodo del romanticismo, così come la slitta trainata dalle renne. La figura della Befana, vecchia benefica apportatrice di doni, risale ad antichi riti pagani nati per scongiurare il rigore dell’inverno. La festa tradizionale, sopravvissuta all’avvento del Cristianesimo, è stata identificata con l’Epifania, la festa dell’Apparizione nella quale si ricorda la visita dei re magi a Gesù Bambino.
Mercoledì 6 gennaio 2016, ore 17, Compagnia “La Mansarda Teatro dell’Orco” presenta “La Befana vien di notte …” di Roberta Sandias, regia di Maurizio Azzurro, con Giorgia Maria d’Isa, Pasquale D’Orso, Ivan Graziano e Roberta Sandias
Una storia delicata e tenera , che si svolge sui tetti di una imprecisata città, nella notte dell’Epifania. Uno spazzacamino, un ladruncolo ed una sonnambula , incrociano le loro storie con quelle della famosa Befana, che è intenta a svolgere il suo compito di portatrice di doni e regali ai bambini di tutto il mondo. Scopriremo così la storia della buona “ vecchia”, che raccontando di sé, lascerà ai suoi tre nuovi amici i doni più belli che si posso desiderare : la fantasia e la generosità. Non dimentichiamo , infatti, che la figura della Befana, vecchia benefica apportatrice di doni, risale ad antichi riti pagani nati per scongiurare il rigore dell’inverno. La festa tradizionale, sopravvissuta all’avvento del Cristianesimo, è stata identificata con l’Epifania, la festa dell’Apparizione nella quale si ricorda la visita dei Re Magi a Gesù Bambino.
Domenica 24 gennaio, Centro Rat Teatro dell’Acquario presenta “Il Piccolo Principe”
ll Piccolo Principe di Antoine De Saint- Exupéry, è un capolavoro della letteratura, non solo per ragazzi. È un racconto allegorico della nostra avventura umana, una parabola sull’infanzia e l’età adulta, sull’amicizia e sull’amore, sulla paura ed il coraggio, sulla morte e la speranza. Chi non conosce la trama di questo libro . È la storia di un incontro tra un pilota, caduto con il suo aereo in avaria nel deserto del Sahara, e un bambino, abitante di un asteroide, poco più grande di lui. La trasposizione teatrale, ne segue interamente il clima e la storia, puntuale anche nei flash/back e nel viaggio interstellare. Il suo viaggio tra gli asteroidi surreali traccia fedelmente i caratteri dei personaggi che incontra: il re, il vanitoso, l’ubriacone, l’uomo d’affari, il lampionaio, il geografo. Ognuno di questi incontri insegna qualcosa al Piccolo Principe e quando scende sulla terra è pronto per altre esperienze. L'incontro con la volpe gli fa scoprire il vero significato dell'amicizia: “non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” Ma l'incontro più enigmatico avviene con un serpente, simbolo di trasmutazione, quando il Piccolo Principe avrà nostalgia per il suo pianeta e il desiderio di tornare dalla sua rosa, non esiterà a chiedergli aiuto. E poi l’addio con una interpretazione consolatoria: “Guarderai le stelle, la notte. È troppo piccolo da me perché ti possa mostrare dove si trova la mia stella. È meglio così. La mia stella sarà per te una delle stelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle… tutte saranno tue amiche”.
Martedì 9 febbraio, Ore 17, Speciale Carnevale, Compagnia “La Mansarda Teatro dell’Orco” presenta “Pulcinella, frizzi e lazzi … e cose pazze!!”
drammaturgia Roberta Sandias con Pasquale D’Orso, Manuel Di Martino, Gaetano Franzese, Angelica Greco, Giorgia Maria D’Isa
Carnevale tutte le feste fa ritornare! La compagnia La Mansarda Teatro dell’Orco è pronta a festeggiare con voi il Carnevale, con un evento unico nel suo genere: “Pulcinella, frizzi e lazzi e… cose pazze”.
Da un punto di vista storico il Carnevale rappresenta un vero e proprio periodo di festa e di rinnovamento durante il quale il caos sostituisce l’ordine, è per questo “una volta all’anno è lecito impazzire”. Dunque, divertimento assicurato con questo nuovo spettacolo, omaggio agli ultimi tre grandi Pulcinella d'autore di fine '800 e inizi '900: Petito, Scarpetta e Petrolini. La drammaturgia del gioco scenico, infatti, è liberamente tratta dall'opera di questi tre grandi uomini di Teatro. Sono state mescolate e ricucite scene esilaranti, accomunate dai personaggi più popolari e funzionali alla tipica farsa dell'amore contrastato, con lieto fine, che offre l'occasione di innumerevoli lazzi e giochi scenici di sicuro coinvolgimento. In scena i giovani attori de La mansarda Teatro dell'Orco.
Una grande Festa in Maschera, per grandi e piccini che possono venire a teatro in costume e divertirsi con stelle filanti, giochi in scena e fuori, risate e tanto altro per questo evento molto particolare. E ricordate che: a Carnevale ogni scherzo vale!
Domenica 6 Marzo, “Arterie Teatro” presenta “Funghi“ Liberamente tratto da “Marcovaldo ovvero le stagioni in città ” di Italo Calvino
regia e drammaturgia Alessandra Sciancalepore, in scena Alessadra Sciancalepore e Leonardo Ventura
Una storia simpatica e divertente che racconta di un “uomo di natura", Marcovaldo, che riesce a trovare fra lo smog e i grattacieli di una grande città, un piccolo angolo verde dove alimentare il sogno di un “altrove” . Marcovaldo ha un animo sensibile e quasi ingenuo, prigioniero di una città che sfoggia aggressivamente manifesti, insegne luminose, vetrine, semafori. Nulla di tutto ciò attira la sua attenzione ma una foglia che ingiallisce su un ramo, una piuma impigliata in una tegola, un buco di tarlo in una tavola, non gli sfuggono mai! Un dì, all’ombra di questa città grigia e fredda, fa una scoperta favolosa, che lo esalta e trasforma la sua giornata. In un’aiuola, sul viale che conduce alla fabbrica dove lavora come manovale, scorge il lento e costante vibrare di vite sotterranee che, indisturbate e invisibili ai più, lavorano per emergere dal sottosuolo. Sono funghi ! Crede di aver finalmente trovato un angolo di natura anche in città, un angolo solo a lui noto ma quando arriva finalmente il momento di raccogliere i funghi, scopre che altre persone sono arrivate prima di lui. La giornata si conclude con una corsa in ospedale, i funghi erano velenosi e i malcapitati rivali si trovano a condividere un destino comune.

Inizio Spettacolo ore 11.00
Costo del biglietto: Euro 6,00
Per informazioni e prenotazioni : La Mansarda tel. 0823.343634; cell. 339.8085602
Botteghino del Teatro Comunale “Costantino Parravano”, via Mazzini 71, Caserta, dal martedì al sabato, 10.00-12.00/17.00-19.30.
tel.0823.444051

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