Giacomo Rizzo

Socrate Immaginario

Compagnia Ansiteatro

Peppe Carosella e Aurelio De Matteis

  

5° Rassegna “Teatro d’amatore”

Caserta –  dal 15 Novembre 2015 al 20 Marzo 2016

Comunicato stampa

Ci siamo quasi … i preparativi fervono e tutta l’Associazione Alifana Arteatro è impegnata nella corsa contro il tempo per arrivare puntuali come sempre all’apertura della Rassegna Teatrale “Teatro d’Amatore”.
Questa importante kermesse, dedicata tutta al teatro, è ormai giunta alla 5° edizione portando con sé un assiduo entusiasmo ed una fervente passione e voglia di fare da parte di tutto lo staff organizzativo.
Domenica 15 novembre alle ore 20.00 il sipario si aprirà ufficialmente su questa rassegna organizzata come sempre presso l’Auditorium dell’Istituto Professionale “M. Bosco” di Alife. La serata sarà caratterizzata dalla straordinaria partecipazione del noto attore napoletano Giacomo Rizzo a cui andrà il Premio Arteatro 2015. Ad intervallare le gag e i momenti salienti della serata sarà invece la musica dal vivo suonata dalla “Di Cerbo Big Band” .
Domenica 6 Dicembre, ore 20, Compagnia di Ernesto Cunto in "Socrate Immaginario"
tratto dall’opera di Giovan Battista Lorenzi
L’opera che presenta da regista ma soprattutto da protagonista, è una commedia in due atti liberamente tratta dall’opera buffa di Giovan Battista Lorenzi scritta nel 1769. L'opera racconta la follia di un ricco possidente di provincia, Don Saverio, che si crede Socrate. La moglie, di carattere imperioso e manesca, esasperata dalla pazzia del marito, prende l'abitudine di picchiarlo, così come faceva la vera moglie di Socrate antico, Santippe. Don Saverio promuove al grado di filosofo il suo barbiere di fiducia, Mastro Antonio, che diventa così Platone. Il folle Saverio, proclamatosi Socrate II, segue scrupolosamente la biografia del vero filosofo con l'aiuto del suo cuoco, che egli ha promosso a Simia, pensatore greco della scuola socratica. Fino a quando la tragedia si risolverà in un lieto fine e il Socrate immaginario, bevuto un sonnifero al posto della cicuta, si risveglierà riacquistando il senno perduto.
È importante sottolineare che l'opera rappresentava una fervente polemica nei confronti della cultura napoletana dell'epoca. L'indirizzo culturale era principalmente costruito sulla venerazione degli antichi, tuttavia non si studiava il mondo classico ma semplicemente lo si imitava! In questa riduzione in prosa, è stato eliminato il verso in rima, che aveva ragione di esistere solo in funzione della musica e l'azione è stata ambientata in un agreste primo Novecento. Ciò ha reso il testo più agile, godibile, cercando di far risaltare maggiormente la natura spontanea ed autentica della comicità partenopea
Domenica 20 Dicembre, ore 20, Compagnia Ansiteatro in "Don Peppe Diana, per non dimenticare" di Giuseppe Capoluongo
Il testo di questo spettacolo, dello stesso Giuseppe Capoluongo per la regia di Franco Apicella, celebra i tratti salienti della vita e dell’opera di Don Peppe Diana, che per amore della sua terra e del prossimo ha pagato con la propria vita tutte le criticità di questo nostro territorio. Voluto dalla cugina Marisa Diana, questo lavoro vuole dare un contributo significativo affinché questo grande uomo non venga mai dimenticato. L’opera musicale sarà rappresentata da una moltitudine di attori e attrici (oltre 30 partecipanti)con musiche scritte appositamente per il testo teatrale da Nino D’Angelo e Gigi Finizio. L’Associazione Alifana Arteatro ha voluto portare ad Alife un musical di fondamentale importanza artistica sia per il tema trattato, di assoluta attualità e contestualità, sia perché due grandi musicisti della nostra Regione, D’Angelo e Finizio, hanno apportato il proprio contributo al testo teatrale componendo musiche adatte al tema che lo rendono ancora di più accattivante e indimenticabile. È proprio all’alba del prossimo Natale che l’Associazione ha voluto festeggiare la natività ricordando la vita di un uomo e prete della nostra terra che in modo esemplare ha consacrato la propria vita per ideali e valori eterni.
Domenica 10 Gennaio 2016, ore 20, Gruppo Del Pierrot in “Non mi dire, te l’ho detto” di Paolo Caiazzo
Il testo di Paolo Caiazzo per questo spettacolo è un esempio di teatro d’intrattenimento, all’insegna della comunicazione leggera dagli efficaci tempi comici. Esso prende spunto da Facebook, la piattaforma di social networking più in voga al momento, generando un situazionale che è quello solito della commedia di genere. Intrighi, tradimenti e malintesi generano così innumerevoli e imbarazzanti equivoci, vestendo l’intreccio di brillante comicità: una pochade tutta nostrana dai toni brillanti e farseschi.
Il testo è ricco di situazioni dalle quali, pur nell’apparente normalità del susseguirsi degli eventi, scaturisce una comicità giovane, intelligente, che la regia ha inteso evidenziare suggerendo agli attori un’interpretazione mai “statica”, ma ricca di continue evoluzioni; una interpretazione che, nel pieno rispetto dei canoni del teatro moderno, permettesse loro di trovare riferimenti nel classico umorismo inglese. Pur se l’ambientazione partenopea avrebbe consentito, come spesso accade, il ricorso a facili espedienti comici, lo spettacolo intende divertire, invece, basandosi sulla severità dell’allestimento e sui ritmi incalzanti. La professionalità degli interpreti e la loro eclettica brillantezza fanno il resto.
Domenica 24 Gennaio, ore 20, Compagnia Piccolo Teatro Di Terracina in “Nemici come prima” di Giovanni Clementi
La compagnia che porterà in scena questo spettacolo è “Piccolo Teatro di Terracina”, già presente nel precedente cartellone della rassegna con un’altra esilarante commedia moderna, Uomini sull’orlo di una crisi di nervi. La compagnia, con lo spettacolo di domenica sera, ha ricevuto il premio come “miglior spettacolo” all’interno della kermesse laziale “PREMIO MECENATE”.
Tutta la vicenda è ambientata nella sala d’aspetto di un reparto ospedaliero di terapia intensiva. Deus ex machina della sala d’attesa è un infermiere, esemplificazione del peggior esempio del dipendente pubblico. In scena una famiglia al capezzale del potente, economicamente parlando, e ingombrante, sentimentalmente parlando, anziano capofamiglia, trasportato d’urgenza e con poche speranze di vita. Un ritratto di una famiglia borghese come tante. Il classico archetipo del “romano arricchito”, delineato attraverso comiche dichiarazioni, antichi dissapori, accuse reciproche, passioni nascoste, pregiudizi razziali, matrimoni in precario equilibrio e amanti pronti a rivendicare il proprio ruolo, soprattutto di fronte alla possibilità di spartirsi “appena” 32 macellerie ben avviate, più altri beni accumulati in una vita di solo lavoro dal povero macellaio ora in punto di morte. Una storia insomma da “ Brutti, sporchi e cattivi” che non si dipana in una squallida baracca, ma che vede i protagonisti vivere nell’opulenza e viaggiare in fuoristrada.
Una miscela esplosiva messa in moto e al tempo stessa regolata dal dio denaro, che addirittura soppianta ogni morale. Insomma una descrizione non proprio edificante, ma fatta con una leggerezza tale da far arrivare a riflettere sorridendo.
Eccellente prova di scrittura di Clementi i cui personaggi in scena riescono ad essere sempre simpatici e molto divertenti.
Domenica 7 Febbraio, ore 20, Compagnia Movimenti Di Scena in “Nzirial Killer” di Peppe Celentano
Domenica 28 Febbraio, ore 20, Compagnia La bottega del teatro in “La cantata dei giorni pari” di Eduardo De Filippo
liberamente ispirata alla prima produzione teatrale del grande Eduardo De Filippo è diretta e interpretata da Pierluigi Tortora in scena con Peppe Romano e Michele Tarallo.
La Cantata dei giorni pari raccoglie le commedie che Eduardo De Filippo iniziò appena ventenne a scrivere, dal 1920 al 1942. In questo contesto i "giorni pari" sono intesi come quelli fortunati differenziandoli da quelli negativi, dove va tutto storto, i giorni "dispari”. Con il temine cantata, invece, si intende una forma musicale vocale di origine italiana tipica della musica barocca, formata da una sequenza di brani recitativi e strumentali. Pertanto il termine vuole significare proprio un insieme di commedie di vario genere dove si mescolano toni comici e drammatici.
Difatti i tre attori in scena ad Alife faranno rivivere proprio lo spirito più autentico inteso da De Filippo alternando atmosfere piene di divertimento con altre dense di saggezza e previdenza. La tradizione napoletana, attraverso la scena, viene ammodernata per tenerla al passo coi tempi.
Sarà un viaggio che attraverserà testi come Farmacia di turno e Amicizia, senza trascurare quelli più noti al grande pubblico.
Domenica 13 Marzo, ore 20, compagnia teatrale “Archivio Futuro”, (Peppe Carosella e Aurelio De Matteis) in “Variazioni enigmatiche”, un testo scritto nel 1995 dal drammaturgo franco-irlandese Éric-Emmanuel Schmitt.
Il giornalista Erik Larsen si reca a trovare Abel Znorko, premio Nobel per la Letteratura, nell'isola sperduta nel mare di Norvegia dove vive in solitario ritiro da diversi anni.
La primissima accoglienza di Znorko non potrebbe essere più ostile: l'uomo spara due colpi di pistola in direzione del giornalista. Situazione paradossale ma plausibile radicata nell'ego dell'uomo la cui misantropia è direttamente proporzionale alla sua dedizione per la letteratura.
L'intervista si concentra sull'ultimo romanzo di Znorko, un epistolario tra un uomo e una donna che, pur amandosi, hanno deciso di vivere isolati e comunicare solamente tramite lettera. La curiosità giornalistica di Larsen viene frustrata quando Znorko nega che la storia del romanzo abbia una base biografica mentre alcuni comportamenti di Larsen (non ultimo il registratore a cassette portato per l'intervista privo di batterie e di nastro magnetico) insospettiscono lo scrittore che inizia a dubitare Lersen sia lì per intervistarlo.
È a questo punto che, quasi per caso, scaturendo semplicemente dalla conversazione, viene fatto il nome di Hélène Metternach, la cui assenza-presenza illumina di una verità sempre nuova e diversa la vita dei due uomini e le loro relazioni con lei.
Domenica 20 marzo e 2 Aprile, la compagnia teatrale alifana “K. Di Caprio” presenta “Il Candidato” di Oreste De Santis.
La compagnia “K. Di Caprio” è una realtà di sano teatro amatoriale presente in Alife ormai da tanti anni e che ha portato in scena tanti spettacoli diversi ma sempre brillanti. Questa commedia, infatti, rivela da subito un ritmo allegro e dinamico definito dalla regia curata quest’anno da Pierfrancesco Frattolillo.
La trama calza a pennello nel caldo clima pre elettorale alifano.
Filippo, il candidato a sindaco, è minacciato dall’arrivo improvviso dall’America di zio Ninotto (Vanni Isabella) dopo ben 25 anni. Egli ha fatto fortuna ed il nipote Filippo è il suo unico erede; quest’ultimo, per spillargli denaro, gli ha scritto una montagna di bugie tra le quali quella di essersi candidato a sindaco. Per questo e per altri motivi Filippo mette in piedi tutta una messa in scena per dimostrare di aver intrapreso la carriera politica. Con l’aiuto dell’amico Michele (Salvatore Negri), Filippo (Pierfrancesco Frattolillo) e sua moglie Sofia (Anna Ferrante) attuano un piano a dir poco inverosimile che potrebbe risolvere tutti i loro problemi….

Per info e abbonamenti chiamare il nr. 3339065974. Per i biglietti rivolgersi alla Tabaccheria Savoia, via Trutta (Porta Piedimonte) Alife.
costo dei biglietti per i singoli spettacoli varia dai 5 ai 7 € mentre il costo dell’abbonamento per tutta la durata della rassegna va di 63 ai 45 €.

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