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Teatro Lendi di Sant'Arpino: stagione teatrale 2015-16

Sant'Arpino (CE) –  dal 19 novembre 2015

Articolo di Tonia Cestari

19 e 20 novembre 2015, ore 21, “Ci vediamo poco fa” di Peppe Barra - Spettacolo musicale con orchestra
Cast: Peppe Barra e con la partecipazione di Patrizio Trampetti -
Trama: La forza della parola negli accenti sospesi del dialetto diventano materia viva e palpitante in Ci vediamo poco fa, il concerto/recital di successo portato per i teatri italiani negli ultimi due anni. Dal Cafè Concerto al Varietà, dalle canzoni classiche a quelle di oggi, con tutto il repertorio comico e grottesco dei monologhi e delle parodie fino all’esplosione della febbre primitiva e dionisiaca di un finale dove la voce e il pianoforte fanno irrompere l’immagine prepotente ed orgiastica di una napoletanità sconosciuta e sofferta. Ci vediamo poco fa è lo spettacolo che racchiude il nocciolo delle qualità di attore e cantante di Peppe Barra. E’ qui che le sue doti di animale di palcoscenico e maestro della comunicazione raggiungono la più completa ed ineguagliabile forza di attrazione. Tutta la dirompente esplosività della tradizione napoletana è stata da Peppe trasformata in una forma che è solo sua e di nessun altro. Un mondo artistico fatto di follia, poesia, malinconia, ironia graffiante, estro e divertimento, popolato dalle canzoni degli autori che più ha amato. Da Giorgio Gaber a Bruno Lauzi, da Raffaele Viviani a Bertold Brecht e Kurt Weill. Un repertorio di canzoni che si intreccia con quello comico e grottesco dei monologhi e delle parodie fino all’esplosione della febbre primitiva e dionisiaca di un finale dove la sua voce irrompe prepotente dai meandri di una napoletanità ancestrale e sofferta. Peppe Barra segue il suo affascinante percorso in grado di accordare sulla medesima tastiera vocale, ritmo e giocosità. E come sempre contamina felicemente suoni e stili con l’energia travolgente che lo caratterizza affidandosi alla raffinata scrittura musicale e poetica di vari autori e alla sapienza dei musicisti che lo accompagnano. Ci vediamo poco fa incita ad alimentare il sogno, tenendo sempre viva la fiamma della speranza per recuperare e restituire alle nuove generazioni la Napoli dai mille colori tanto amata e conosciuta dal mondo intero. Ne restituisce i suoni che la caratterizzano e che Peppe Barra felicemente "contamina" con l’energia travolgente che lo caratterizza affidandosi alla raffinata scrittura musicale e poetica di autori come Roberto De Simone, Franco Del Prete, Patrizio Trampetti, accompagnato da musicisti straordinari come quelli che compongono la sua compagnia.
1 e 2 dicembre 2015, ore 21, "Benvenuti alla festa di San Gennaro" di e con Giacomo Rizzo con Diego Sanchez e Antonella Elia
9 e 10 dicembre 2015 ore 21, "Il Divorzio dei Compromessi Sposi" di e con Carlo Buccirosso,
Cast: Rosalia Porcaro e Gino Monteleone, Antonio Pennarella
Trama: Don Rodrigo, usuraio dell’entroterra campano, emigrato sulle rive del lago di Como, con i propri scagnozzi, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria minata ormai dalla crisi crescente e dalla concorrenza di similari organizzazioni locali, si invaghisce di Lucia Mondella, futura sposa di Renzo Tramaglino, giovani di modeste famiglie contadine irrimediabilmente compromesse dai legami di usura intrapresi col suddetto Rodrigo, a tal proposito fermamente deciso a sperimentare, loro malgrado, il primo caso di “separazione prematrimoniale, non consensuale, a tasso di interesse fisso”! La storia, pur mantenendo per sommi capi lo sviluppo del noto romanzo manzoniano, trova nei caratteri dei singoli personaggi, da Perpetua ad Agnese, da Don Rodrigo a don Abbondio, dai Bravi all’Innominato, l’originale chiave di lettura satiro-farsesca, e nel linguaggio musicale degli stessi, attraverso canoni famose riadattate e riambientate in atmosfere e melodie seicentesche, la classica struttura della tradizionale operetta musicale! L’uso poi di svariati dialetti, dal toscano al bergamasco, dal calabrese al napoletano, dall’emiliano al siculo, e la vorticosa girandola di numerosi personaggi minori, interpretati dai componenti del corpo di ballo, attraverso canzoni e coreografie, completano la struttura di uno spettacolo che trova i suoi innegabili punti di forza nella tradizione teatrale e nel divertimento della più classica delle satire popolari!
26 e 27 dicembre 2015, ore 21, "Benvenuti in casa Esposito" di e con Paolo Caiazzo
Cast: Paolo Caiazzo, Pino Imperatore e Alessandro Siani.
Trama: "Benvenuti in casa Esposito”, la commedia in due atti liberamente tratta dall'omonimo romanzo di Pino Imperatore, da un’idea di Nando Mormone (Made in Sud) e Alessandro Siani, diretta da Paolo Caiazzo. La storia, ambientata a Napoli nell’affascinante Rione Sanità, racconta le avventure tragicomiche del camorrista Tonino Esposito e della sua famiglia. Figlio dell'ex boss del quartiere, Tonino dopo la morte del padre è ossessionato dal suo ricordo e vuole a tutti costi imitarne le gesta pur non essendone capace. Così, tra incubi e imbranataggini, resta coinvolto in una serie di disavventure che lo portano a scontrarsi con i familiari, con le spietate leggi della criminalità e con il capoclan Pietro De Luca detto ’o Tarramoto, che ha preso il posto del padre. Con un cast d’eccezione (Paolo Caiazzo, Loredana Simioli, Nunzia Schiano, Salvatore Misticone, Mimmo Esposito, Maria Rosaria Virgili, Gennaro Silvestro, Federica Altamura, la voce di Giacomo Rizzo), tra dialoghi irresistibili, colpi di scena e messaggi di grande valore etico, la commedia mostra gli aspetti più cafoni e ridicoli della criminalità, rispolvera la grande tradizione comica napoletana e fa ridere e riflettere. Un modo nuovo di raccontare e denunciare la malavita, perfettamente in linea con i contenuti del bestseller Benvenuti in casa Esposito, che è stato un vero e proprio caso letterario: un libro che ha scalato le classifiche grazie al passaparola e all’entusiasmo di migliaia lettori in tutta Italia e che è stato adottato da scuole, istituzioni pubbliche, associazioni antimafia, comitati civici, gruppi che si battono per la Legalità. L’opera, prodotta dalla Tunnel Produzioni, si avvale della supervisione artistica di Alessandro Siani.
14 e 15 gennaio 2016, ore 21, “Stresssati...ancora di più” di Lello Marangio e Lucio Pierri con Laura Freddi, Lucio Perri, Massimo Carrino, Enzo Catapano.
Trama: Cosa puo’ succedere se uno psicologo indebitato fino al collo con il proprio fratello gemello e criminale,affida le residue speranze di salvezza nelle mani di una ninfomane e di due pazienti ossessionati dalle loro fobie? Questo è il tema della nuova commedia di lucio pierri e lello marangio dove le manie dei protagonisti in un intreccio di equivoci, gag e battute, faranno riflettere gli spettatori. In fin dei conti siamo tutti Stressati…ancora di piu’!
26 e 27 gennaio 2016, ore 21, “Figli, mariti, amanti...” di Simona Izzo con Ricky Tognazzi e Simona Izzo
Trama: Sarebbe una serata qualunque tra Laura e Riccardo, due cinquantenni in transito nella casa dell’unico figlio, Francesco, per proteggerne la dimora. Il ragazzo, infatti, in fase di separazione, si contende il luminoso loft nel quale ha vissuto con i due figlioletti. Una serata come tante, in cui il lessico familiare amoroso, coniugale, spazia tra problemi economici, preoccupazioni per i figli e rancori mai sopiti, dipanandosi in una quotidianità, che appartiene ad ognuno di noi. I due non hanno solo deciso di affrontare la vita insieme, ma anche il lavoro. Lei infatti è una commediografa, lui un regista produttore spesso protagonista involontario delle commedie della moglie. Una serata quasi qualunque dicevamo, se non facesse irruzione, poco prima delle ventitré, Marco, amico storico di Riccardo. Al momento l’urgenza di Marco, è quella di ricongiungersi con la sua compagna Francesca, che lo ha lasciato per un altro uomo. Laura mette in atto un escamotage, che fa piombare la donna nel bel mezzo della notte: la convoca con la scusa di un infarto improvviso del sanissimo Marco, che si presta alla messa in scena. Francesca diventa l’occasione per affrontare il tema del disfacimento del rapporto di coppia, dell’insopportabilità da parte di un amante di accettare che il proprio uomo abbia un passato, dei figli, un amore cronico per un’ex moglie che non riesce a lasciare. Tra sketch, battute divertenti e spunti bizzarri, come quello “della rana pescatrice”, che divora il maschio, per poter crescere la prole in solitudine, come se l’essere maschile “potesse essere annoverato nella categoria del superfluo”, la commedia si dipana tra considerazioni amare e irresistibilmente comiche, che tentano di raccontare l’impossibilità di essere contemporanei alla propria età e di accettare il cambiamento di marcia. Perché se è vero che diventare grandi è inevitabile, nessuno ha voglia di sentirselo ricordare. Laura non riesce a far riappacificare la coppia, ma questa rottura ed il racconto metaforizzato delle abitudini dei bisonti americani, forniscono l’occasione a Riccardo per fare una bellissima dichiarazione d’amore alla moglie. Loro che da trent’anni condividono la vita, senza scosse, senza turbamenti, una coppia di ferro, come diceva Puskin:” Dio ci ha dato l’abitudine in cambio della felicità”, si dichiarano il loro passato amore un po’ abitudinario, ma reale e resistente a qualsiasi tempesta. L’amore degli adulti, quello che dura tutta una vita.
11 e 12 febbraio 2016, ore 21:00, "L'amico del cuore" di Vincenzo Salemme
Cast: Biagio Izzo, Mario Porfito, Francesco Procopio, Antonella Cioli e altri attori da definire
Trama: L’amico del cuore è una commedia del 1991. Quando l’ho rappresentata la prima volta, nella stesso anno, era un atto unico e si intitolava “L’ultimo desiderio”. Negli anni successivi sentivo che la commedia aveva una potenzialità maggiore e decisi quindi di scrivere “L’amico del cuore”, ampliandola e separandola in due atti. La prima volta che la rappresentai in questa forma era il 1995. Fu subito accolta con molto calore. Adesso mi si presenta la possibilità di metterla in scena come regista. Dalle prime letture mi sono reso conto che la commedia, dentro la trama comica, ha una vena di profonda cattiveria. In questa edizione mi piacerebbe portare in superficie la crudeltà dei rapporti umani. In questa edizione mi piacerebbe che Michelino Seta diventasse vittima di se stesso, di tutto ciò in cui ha finto di credere, di tutto il suo provincialismo culturale, di tutta la sua mentalità aperta ma solo a parole. E quindi mi piacerebbe che Roberto Cordova diventasse un uomo che coglie nella propria malattia (Deve subire un trapianto cardiaco con poche probabilità di sopravvivenza) un occasione di rivalsa nei riguardi dell’amico più fortunato, quell’amico del cuore, Michelino, che ai suoi occhi appare un uomo di successo per di più sposato con una donna bellissima. I due sono amici dall’infanzia e probabilmente, Roberto, da sempre pensa che l’amico abbia avuto una vita più facile, più fortunata. Quale occasione migliore quindi per vendicarsi di quell’amico che si dice uomo aperto e democratico, quell’uomo che giudica la gelosia un sentimento barbarico, quale occasione migliore per dimostrare che le sue sono soltanto chiacchiere. Quindi in definitiva mi piacerebbe che questa edizione fosse proprio un duello, in cui l’arma scelta dai contendenti non è la spada ma l’ipocrisia. Il tutto nella tessitura classica della commedia degli equivoci, dove ognuno dei personaggi si veste di un ruolo per nascondere la propria natura più profonda: un prete ambiguo che non ha deciso se essere “uomo o ministro di Dio”; un ragazzo di quattordici anni (malato del morbo di Matusalemme) che ne dimostra quaranta e crede di essere la reincarnazione di un merlo; la mamma di questo ragazzo legata ancora al ricordo del marito defunto, ma che alla prima occasione cede alle lusinghe di un tassista invadente e aggressivo. E su tutti spicca Frida, IL SOGNO. Frida, la bellissima moglie di Michelino, Frida la bionda svedese, Frida ricordo di una Svezia del progresso, la Svezia della libertà, la Svezia senza tabù e senza peccato, Frida innocente e Frida che adesso...aspetta un bambino. E ad imbrogliare ancora di più la matassa interviene chi quella matassa la dovrebbe sbrogliare: la ginecologa, che dirà..1Infine, come mi capita di fare da qualche anno, mi piacerebbe anche in questo caso, aprire in qualche modo la commedia al pubblico, alla partecipazione del pubblico. Mi farebbe piacere cioè che questa commedia, per il pubblico in sala diventasse quasi un racconto, un aneddoto sul quale ognuno potrebbe essere chiamato ad esprimere la propria opinione. Mi piacerebbe cioè che ognuno degli spettatori maschi si domandasse: ma se il mio amico del cuore, in punto di morte, mi venisse a chiedere, come ultimo desiderio, di andare a letto con mia moglie, cosa farei? E mi farebbe anche piacere sapere cosa ne pensa la moglie.
9 e 10 marzo 2016, ore 21, "La Musica mi Gira Intorno" di Maurizio Casagrande
30 e 31 marzo 2016, ore 21, “Tutti per uno, uno per Titty”, con Maria Bolignano e Maurizio Aiello
12 e 13 Aprile 2016, ore 21, Stelle a metà di Sal Da Vinci
Il pubblico riceverà una sferzata di energia dal nuovo lavoro scritto da Alessandro Siani e interpretato da Sal Da Vinci. Due nomi eccellenti, due giovani artisti che vogliono inserire la loro partecipazione sociale nel tentativo che si sta facendo di recuperare l’importanza culturale, musicale e storica di Napoli. Con “STELLE A METÀ” si annuncia un musical molto attuale, Talento. Giovani. Musica. Speranze. Amore. Questi sono solo alcuni degli ingredienti che compongono la commedia musicale "Stelle a metà", un'idea di Alessandro Siani, con le musiche di Sai Da Vinci e le coreografie di Luca Tommassini. Tre grandi nomi dello spettacolo italiano che simettono a servizio di una storia di periferia. E' infatti proprio in uno dei tanti degradati comuni alle pendici del Vesuvio, che Nicola Avetrana detto Nick (il personaggio interpretato da Sai Da Vinci), ex cantante di successo, ha fondato la sua Star Academy, scuola di musica per giovani talenti. Le difficoltà sono molte, ma la passione, l'impegno e la volontà di salvare quei ragazzi da un destino fatto di strada ed emarginazione, spingono Nick a lottare con tutte le sue forze per tenere in piedi la sua scuola. La sorte però lo porta a scontrarsi con gli interessi di una grande multinazionale che, in quel quartiere, vorrebbe creare un centro commerciale. E a curare gli interessi del gruppo,verrà mandata a Napoli una vecchia conoscenza di Nick: Mia, il suo primo, grande ed indimenticato amore. Una commedia dove si ride, si canta, si soffre per amore ma soprattutto ci si emoziona con la grande voce di Sai da Vinci e di tanti giovani talenti

fonte: http://www.cinemateatrolendi.it/teatro/stagione.asp

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