Spettacolo "Pasolini: un fiore nel deserto"

Sessa Aurunca (CE) – 20 dicembre 2015

Comunicato stampa

Lo spettacolo "Pasolini: un fiore nel deserto", domenica 20 dicembre alle ore 20.30, nel Salone Del Castello Ducale a Sessa Aurunca.
Una breve riflessione di Pasolini sul teatro di Parola. Egli afferma che il teatro di Parola non ha alcun interesse pettacolare, mondano…il suo unico interesse è l’interesse culturale, comune all’autore, agli attori e agli spettatori; che, dunque, quando si radunano, compiono un “rito culturale”. Ecco, i protagonisti compiranno, tutti insieme, un RITO CULTURALE.
Vi sono intellettuali le cui opere acquistano un particolare valore ed attualità lette in particolari epoche storiche. È il caso di Pier Paolo Pasolini. A quarant’anni dalla sua morte, oggi Pasolini, come uomo, artista ed intellettuale, con la sua coscienza critica è più attuale che mai nelle derive di imbarbarimento socioculturale nelle quali versa la nostra epoca.
In tale ambito il lavoro delle Officine Kulturali Aurunke vuole offrire un contributo teatrale alla figura di questo intellettuale scomodo perché lucido testimone della situazione sociopolitica di un’Italia che cercava una sua identità tra contraddizioni e mutazioni antropologiche.
Pasolini. Un fiore del deserto, vuole riprendere alcune tematiche proprie del percorso artistico pasoliniano e riproporle in un collage che si serve anche di audiovisivi per definire punti di riferimento alle opere dello scrittore di Casarsa. Riferimenti che sono : Calderon, La divina mimesis, Orgia, Le ceneri di Gramsci, Scritti corsari e Mamma Roma.
Le officine Kulturali Aurunke, con questo lavoro proseguono il loro impegno per un teatro di qualità che rifiuta il facile spettacolismo per confrontarsi con le tematiche più significative del nostro tempo.
Protagonisti dell’allestimento sono: Monica Aulicino, Giulia Casella, Alessandro Perretta, Mariateresa Sasso, Cinzia Varone e Monica Vellucci che sono sapientemente dirette, come sempre, da Giulia Casella che si avvale della collaborazione drammaturgica di Pasquale Stanziale. La colonna sonora della rappresentazione è realizzata da Teodoro Delfino, Giovanni Loffredo, Pietro Loffredo e Massimo Vellucci, musicisti di grande valore che hanno animato anche il precedente spettacolo delle OKA, No Borders-Oltre la guerra. La rappresentazione comprende anche canzoni- che non potevano non essere di De André (oltre a un brano di Caetano Veloso) - cantate da Monica Aulicino e Monica Vellucci,
Un evento da non perdere data la sua caratura culturale e la tradizionale bravura dell’ensemble sessano che da anni prosegue il suo percorso di ricerca con un rigore ed un impegno costellato da continui successi di pubblico e di critica.

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