Teatro Ricciardi: stagione 2023/24
Capua (CE) - dal 2 dicembre 2023 al 10 Aprile 2024
Comunicato stampa
Sabato 2 Dicembre 2023, ore 20:30,
"Vasame" di Marisa Laurito
con Marisa Laurito, Enzo Gragnaniello, regia
Massimo Venturiello
produzione ACAST prod., musiche Piero Gallo, Erasmo
Petringa, Marco Caligiuri
Uno spettacolo che parla d’ammore e che ha come
filo conduttore la musica del cantautore Enzo Gragnaniello e la spumeggiante
presenza di Marisa Laurito che canta e recita “l’ammore” nelle sue tenere
struggenti e divertenti sfaccettature. Una musica originaria, atavica e
istintiva che si rivela al pubblico attraverso sonorità e ritmiche sincere,
dirette e che ha lo scopo di ricondurlo alle sue radici più remote e ancor di
più a punti di riflessione sulla condizione attuale che il mondo sta vivendo. Un
invito al sentimento più semplice e complesso: l’ammore, la chiave di tutto.
Insieme a loro una band di tre bravissimi musicisti: Piero Gallo (Mandolina),
Erasmo Petringa (Violoncello), Marco Caligiuri (Percussioni), Enzo Gragnaniello
(Voce e Chitarra Acustica).
Martedi 12 Dicembre 2023, ore
20:30, "Il vedovo allegro" di Carlo Buccirosso
con Gino Monteleone, Elvira
Zingone, Donatella de Felice, Davide Marotta
regia Carlo Buccirosso
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro e A.G. Spettacoli
Tre anni dopo
la fine della pandemia, Cosimo Cannavacciuolo, vedovo ipocondriaco stabilmente
affetto da ansie e paure, inquilino del terzo piano di un antico palazzone
situato nel centro di Napoli, persa la sua amata moglie a causa del virus, si
ritrova a combattere la solitudine e gli stenti dovuti al fallimento della
propria attività di antiquariato, che lo ha costretto a riempirsi casa della
merce invenduta del suo negozio e a dover lottare contro l’ombra incombente
della banca concessionaria del mutuo che, a causa dei reiterati mancati
pagamenti, minaccia l’esproprio e la confisca del suo appartamento…
La vita
di Cosimo sarebbe stata molto più vuota e monotona senza la presenza di
Salvatore, bizzarro custode del palazzo, e dei suoi due figli Ninuccio e
Angelina, il primo in costante combutta con lo stesso e la seconda votata al
matrimonio e
alla pulizia del suo appartamento.
Ed è anche per
fronteggiare le difficoltà economiche del momento che Cosimo ha concesso l’uso
di una camera dell’appartamento a Virginia, giovane trasformista di cinema e
teatro che gli porta una ventata di spensieratezza che non guasta…
Ma la vera
angoscia del vedovo antiquario è rappresentata dai coniugi Tomacelli, vicini di
casa, depositari di un drammatico segreto che da mesi contribuisce a rendere
ancora più complessa la sua quotidiana e strenua lotta per la sopravvivenza!
Riuscirà l’inquilino del terzo piano ad uscire dal baratro in cui è piombato
ormai da tre anni? Lo scoprirete solo venendo a teatro…
Mercoledi 17
Gennaio, ore 20:30, Stasera, punto e a capo! di Massimiliano Gallo
con Massimiliano Gallo, Pina Giarmana', Shalana Santana
regia Massimiliano
Gallo
produzione Diana Or.i.S.
musiche Maestro Mimmo Napolitano
Stasera, Punto e a Capo. Si mette un punto per cominciare. Cominciare da capo,
riprendere, ma non per forza facendo un passo avanti. Si può ricominciare anche
tornando un pò più indietro. Azzerando, portando a zero, cancellando, annullando
quello che di buono non si è fatto. Quello che buono non è. E allora facciamolo:
generazione a confronto! Per capire se questa vita è quella che ci siamo scelti,
la migliore soluzione per noi, o quella che ci hanno preparato. Avremmo bisogno
di tre vite in verità: una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per
riassaporare il tutto. Io un po' la invidio la mia adolescenza, invidio i miei
anni ottanta! Gli anni della fiducia, del benessere, della positività. I primi
video clip, gli Swatch, la New wave, il Commodore 64, il Muro di Berlino,
Canale5, la donna in carriera, il telefono a gettoni, Reagan e Gorbaciov. Vorrei
uno spettacolo straordinario, una festa, un motivo per rincontrarsi, una festa,
un motivo per rincontrarsi e ridere di come eravamo, di quello che siamo
diventati. Farà bene a quelli della mia generazione e farà bene anche ai
millennials, che sorrideranno al pensiero di come vivevano i loro genitori. Sarà
uno splendido viaggio, fatto di parole, immagini e canzoni. Voglio dividere con
voi le mie emozioni più grandi. Ho un sogno rispetto a questo spettacolo: vorrei
stupirvi, lasciarvi a bocca aperta e affidarvi una sensazione di gioia che vi
accompagni per giorni. Ho un sogno rispetto a questo spettacolo: vorrei
stupirvi, lasciarvi a bocca aperta e affidarvi una sensazione di gioia che vi
accompagni per giorni. Mi piacerebbe farvi tornare un po' bambini, per darvi la
possibilità di riscoprire quello che abbiamo perso in questi anni. Siamo
migliori di come siamo, e forse lo abbiamo dimenticato. I miei compagni fissi in
questo viaggio saranno come sempre Shalana Santana, Pina Giarmanaì e cinque
straordinari musicisti. Con loro al mio fianco mi sento al sicuro. Non vedo
l'ora di stringervi, non vedo l'ora di buttarvi le braccia al collo, se ce lo
consentiranno, è chiaro. Massimiliano Gallo
Venerdi 2 Febbraio
2024 , ore 20:30, Palcoscenico di Francesco Scarano e Gianni Conte
con
Massimo Masiello, regia Gianni Conte, musiche Lino Patriota
"Dove le parole
non arrivano, la musica parla" (Ludwing van Beethoven)
"La musica può rendere
gli uomini liberi" (Bob Marley)
"La musica ci insegna la cosa più importante
che esiste: ascoltare. E' come la vita, si può fare in un solo modo, insieme"
(Ezio Bosso)
Tra le tante citazione bastano queste tre per comprendere il
valore profondo di quest' Arte sublime che, unitamente a una visione del mondo
che abbiamo avuto tutti da bambini (e che non dovremmo mai perdere), ci può
ancora dare una speranza per correggere gli innumerevoli errori che stanno
portando il nostro fantastico mondo alla deriva o ci fa quantomeno sopportare il
peso delle ingiustizie, delle ineguaglianze, delle atrocità della guerra e degli
egoismi. Quale posto migliore se non un Palcoscenico per spiegare queste feroci
realtà attraverso il linguaggio di un artista poliedrico come Massimo Masiello
il quale tra gag, monologhi e canzoni, trasforma la finzione della scena in
assoluta realtà Infondo il nostro mondo non è altro che il più grande
palcoscenico esistente, dove tutto è falso e tutto è vero! In questo spettacolo
sono le canzoni le vere protagoniste, quelle che per un motivo o per un altro,
non si sono mai state sradicate dalla memoria collettiva.
Martedi 5
Marzo 2024, ore 20:30, Giuliana De Sio e Alessandro Haber in “La
signora del martedì” di Massimo Carlotto
regia Pierpaolo Sepe, e con Paolo
Sassanelli, Riccardo Festa e Paolo Persi
Una donna, Alfonsina Malacrida,
detta Nanà, da nove anni, ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a
comprarsi un’ora d’amore. Nove anni fatti di un martedì dietro l’altro: la
signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega
ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle
lenzuola. Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto, che nei periodi di
magra aveva fatto anche il gigolò è rimasto con quest’unica cliente: la signora
del martedì. Solo che verso il quarto anno di incontri, l’attore si era
innamorato della donna mentre all’inizio del settimo era così travolto dai
sentimenti che aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà, forse sorridendo
dentro di sé, aveva risposto con decisa fermezza: “Io non potrò mai essere tua.
Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”. Gli incontri
avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni; la prima
volta che l’attore ha bussato alla porta è stato accolto dal gestore - il signor
Alfredo - con queste parole “Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi
sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”.
L’attore era certo che la pensione avesse perso tutti i suoi clienti proprio a
causa di quegli abiti femminili; un tempo, quando il signor Alfredo era bella,
le camere erano sempre occupate. Ora Nanà e Bonamente sono in camera, hanno
appena fatto sesso. Bussano alla porta. Il signor Alfredo dice che c’è un
giornalista che vuole vederla. Nessuno dovrebbe sapere che lei si trova lì. Nanà
si riveste e va in salotto ad incontrarlo. Dalle parole di Pietro Emilio Belli,
giornalista di cronaca senza scrupoli, emerge il passato oscuro della donna.
Nanà è disperata, si difende male, come tutti gli innocenti, nella
consapevolezza che l’articolo potrebbe distruggerla. Bisogna agire in fretta …..
Un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia,
arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso.
Uno stato di tensione, di trepidazione, attraversa tutto lo spettacolo e ci
accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati
per sempre a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo
Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo,
investigatore instancabile del crinale tra il bene e il male.
Mercoledi 13 Marzo 2024, ore 20:30, O Tello, o... io! di Francesco
Paolantoni
con Francesco Paolantoni, Stefano Sarcinelli, Susy Del Giudice,
Fabio Balsamo, Arduino Speranza
regia Francesco Paolantoni
Una serata
filo-drammatica è uno spettacolo che con una scrittura ispirata alla commedia
dell?arte, dal ritmo veloce, e con il meccanismo del “teatro nel teatro”
racconta le disavventure di una compagnia amatoriale (tutti sempre rigorosamente
in scena) che nel primo atto è intenta a fare le prove di uno spettacolo che
debutterà l?indomani sera. Il testo scelto dal regista, (sicuro che le compagnie
amatoriali, non dovendo subire i tagli alla cultura e allo spettacolo sono
l?unica risorsa per portare avanti il teatro) un po’ per allontanarsi dal
classico repertorio eduardiano delle compagnie amatoriali un po’ perché vuole
affrontare il tema della gelosia, sentimento che solitamente tende a rovinare i
rapporti è: Otello. Il primo atto si sviluppa tra il tentativo di provare lo
spettacolo, le deliranti discussioni interpersonali tra i vari attori, le
dissertazioni psicologiche sui rapporti e la disperazione per la notizia che
l’attore che avrebbe dovuto interpretare proprio il protagonista non verrà più,
l?unica soluzione è che il regista stesso dovrà interpretare Otello senza però
conoscerne la parte. Nel secondo atto, col palcoscenico diviso in due, da una
parte lo spettacolo in corso e dall’altro i camerini, si assisterà
simultaneamente e contemporaneamente sia alla impietosa messa in scena di Otello
(con un inevitabile finale diverso che mai avrebbe immaginato Shakespeare) che
agli strambi eventi degli attori affrontati nei camerini. Il finale oltre a
essere imprevedibile non è un vero finale, perché?
Mercoledi 10
Aprile 2024, ore 20:30 So' Pep Sempre di piu' di Francesco Burzo, Marco
Critelli,
con Peppe Iodice, regia Francesco Mastandrea
produzione Claudio
Malfi Management
Teatro Ricciardi, Largo Porta Napoli, Capua (CE)
Per tutte le info: Tel. +39 0823 963874
Email:
info@teatroricciardi.it
Biglietteria: dalle 17.30 alle 21.00