Casertamusica alla Mostra del Cinema di Venezia - 2
Venezia, 6 settembre 2011
Articolo di Valentina Sanseverino, foto di Giusi Ricciato
Per il secondo anno consecutivo Casertamusica sarà presente alla Mostra del Cinema di Venezia per farvi vivere le emozioni della kermesse cinematografica dal bordo del red carpet e farvi scoprire tutti i film che animeranno la prossima stagione cinematografica internazionale.
Non c'era Vasco stamane al Lido e la sua clamorosa assenza, 
    accompagnata dalle voci di una misteriosa malattia di cui poco per ora si 
    sa, hanno acceso ancor di più i riflettori della stampa mondana su 
    Alessandro Paris e Sybille Righetti, tartassati di domande e onnipresenti in 
    giro per il lido e in conferenza stampa, dove oggi hanno presentato l'uscita 
    di Questa Storia Qua, docu-film biografico sulla vita del Blasco. Dagli 
    esordi ai grandi successi, dalle polemiche all'analisi dell'intergenerazionalità 
    di un personaggio tanto folkloristico quanto spontaneo, il film passa con 
    assoluta indifferenza sotto gli occhi di chiunque non sia suo sfegatato fan. 
    Malgrado l'assenza di Vasco però, non mancavano le star oggi in giro per il 
    lido: Gary Oldman, Colin Firth, Tom Hardy e John Hurt, cast al gran completo 
    di Tinker, Tailor, Soldier, Spy di Tomas Alfredson hanno presentato a stampa 
    e curiosi l'ultima fatica del regista, una spy story ben fatta tratta 
    dall'omonimo romanzo di Le Carré.
    Totalmente diverso il clima nella restaurata Sala Grande, dove a raccogliere 
    gli applausi dal red carpet è stato il regista della black comedy americana 
    Dark Horse, Todd Solondz insieme ai suoi coprotagonisti Justin Bartha e 
    Selma Blair: 3 volte in concorso a Venezia, il regista approda quest anno al 
    lido portando un soffio di ironia gelida in un film che nulla mette e nulla 
    sottrae alla sua brillante filmografia e che pure convince, commuove e 
    strappa sorrisi e applausi ad un pubblico esigente come quello veneziano.
    A conferma di una tendenza sempre più in voga negli ultimi anni anche 
    quest'anno alla kermesse a farla da padrone è il cinema dagli occhi a 
    mandorla: in concorso dal Giappone arrivano i guerrieri dell'arcobaleno di 
    Wei Te-Sheng, che dovranno vedersela con Tao Jie (A Simple Life) che, si 
    vocifera al Lido, è già in lizza per il Leone D'Oro e con la grottesca 
    discesa negli abissi della follia del tredicenne protagonista di Himizu. 
    Sion Sono trae dall'omonimo manga giapponese di Minoru Furuya, inedito in 
    Italia, questa storia crudele e surreale che reinterpreta l'horror e le 
    avanguardie del nuovo cinema nipponico con il coraggio intrepido di un 
    cineasta estremorientale faccia a faccia con il Giappone post-tzunami. Nella 
    sezione Orizzonti la presentazione di Cut di Amir Naderi è stato un vero e 
    proprio trionfo,; nella stessa sezione spazio anche ad uno dei maggiori 
    esponenti contemporanei del cinema made in Thailandia Rirkrit Tiravanija, al 
    Lido con Lung Neaw Visits His Neighbours; fuori concorso il cinese Tony 
    Ching Siu-tung non delude nessuno con il suo Baishe Chuansho; e per finire 
    alle le Giornate degli Autori Lou Ye ha presentato Love and Bruises.
    La giornata di oggi ha confermato anche un nuovo amore della kermesse 
    veneziana: quello per il cinema che, semplificando, potremmo definire 
    “d'immigrazione”. Dopo le polemiche sollevate in conferenza stampa in 
    occasione della presentazione del film di Francesco Patierno "Cose 
    dell'Altro Mondo", che strizza l'occhio a "A Day Without a Mexican" di 
    Sergio Arau immaginando un norditalia improvvisamente privo di immigrati, 
    anche "Terraferma" di Crialese - che invece l'occhio lo strizza, più 
    ambiziosamente, a Visconti – ha suscitato emozioni e non poche discussioni. 
    Eccellente regia e fotografia e una trama coinvolgente, magistralmente 
    interpretato da una Donatella Finocchiaro che invece delude nel passaggio 
    dietro la macchina da presa con il suo mediometraggio "Andata e Ritorno". E 
    di immigrazione parla anche l'opera prima di Andrea Serge "Io Sono Li": una 
    sala strapiena ha salutato con una pioggia di applausi il racconto delle 
    vicende di un amore delicato sullo sfondo di una degradata periferia 
    multietnica di questo giovane e promettente autore, già noto al pubblico 
    casertano per aver firmato la regia di Sangue Verde, presentato quest'anno 
    al Cineclub. 
    E, a proposito di casertani, domani al Lido è la volta dell'ultimo, 
    attesissimo lavoro di Pietro Marcello
consulta: Casertamusica alla Mostra del Cinema di Venezia




 
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