Ass. Bianconiglio: eventi
S. Benedetto (CE)- Dicembre 2021
Comunicato stampa
7 Dicembre, ore 21, Il gruppo di lettura del Ritrovo del
lettore propone "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Erich Maria
Remarque
Tenendosi in un locale chiuso, l'accesso all'incontro è
consentito soltanto a chi è munito di GREEN PASS!
Di cosa parla il
romanzo?
Kantorek è il professore di Bäumer, Kropp, Müller e Leer,
diciottenni tedeschi quando la voce dei cannoni della Grande Guerra tuona
già da un capo all’altro dell’Europa. Ometto severo, vestito di grigio, con
un muso da topo, dovrebbe essere una guida all’età virile, al mondo del
lavoro, alla cultura e al progresso. Nelle ore di ginnastica, invece,
fulmina i ragazzi con lo sguardo e tiene così tanti discorsi sulla patria
in pericolo e sulla grandezza del servire lo Stato che l’intera classe,
sotto la sua guida, si reca compatta al comando di presidio ad arruolarsi
come volontari. Una volta al fronte, gli allievi di Kantorek – da Albert
Kropp, il più intelligente della scuola a Paul Bäumer, il poeta che
vorrebbe scrivere drammi – non tardano a capire di non essere affatto «la
gioventù di ferro» chiamata a difendere la Germania in pericolo. La
scoperta che il terrore della morte è più forte della grandezza del servire
lo Stato li sorprende il giorno in cui, durante un assalto, Josef Behm – un
ragazzotto grasso e tranquillo della scuola, arruolatosi per non rendersi
ridicolo –, viene colpito agli occhi e, impazzito dal dolore, vaga tra le
trincee prima di essere abbattuto a fucilate. Nel breve volgere di qualche
mese, i ragazzi di Kantorek si sentiranno «gente vecchia», spettri, privati
non soltanto della gioventù ma di ogni radice, sogno, speranza. Pubblicato
per la prima volta nel 1929, e da allora oggetto di innumerevoli edizioni,
Niente di nuovo sul fronte occidentale viene considerato uno dei più grandi
libri mai scritti sulla carneficina della Prima guerra mondiale, il
tentativo, perfettamente riuscito, di «raccontare una generazione che –
anche se sfuggì alle granate – venne distrutta dalla guerra» (E. M.
Remarque).
martedì 21 Dicembre, ore 21, Poesie di
Wislawa Szymborska
Due parole sul poeta
Premiata con il Nobel per la
letteratura nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente
considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni e una
delle poetesse più amate dal pubblico, e non della poesia, di tutto il
mondo. In Polonia i suoi libri raggiungono cifre di vendita (500.000 copie
vendute - come un bestseller) che rivaleggiano con quelle dei più notevoli
autori di prosa, nonostante Szymborska abbia ironicamente osservato, nella
poesia intitolata Ad alcuni piace la poesia (Niektorzy lubią poezje), che
la poesia piace a non più di due persone su mille.
Ass. Bianconiglio, via S. Antonio, S. Benedetto (CE)