Il ritrovo del lettore: eventi
Caserta - gennaio-marzo 2024
Comunicato stampa
2 gennaio, ore 18:30, "Il giocatore" di Fëdor Dostoevskij.
Quella che Dostoevskij tratteggia nel "Giocatore" è una vera e propria
radiografia letteraria del vizio del gioco, un'istantanea dei modi in cui
il demone dell'azzardo può possedere uomini e donne di età ed estrazione
sociale diversa. Un'istantanea così vivida da spingere Sergej Prokofiev a
trasformarla in un'opera omonima, caposaldo della lirica novecentesca.
Nella fittizia cittadina tedesca di Roulettenburg va in scena, attorno a un
totem fatto di fiches e casinò, un vero e proprio carosello di figure, dal
giovane precettore Aleksej al vecchio generale, dall'anziana, ricchissima
nonnina al cialtronesco marchese des Grieux, dalla graziosa Polina alla
misteriosa mademoiselle Blanche. Succede di tutto, eppure nulla cambia e
chi, come Aleksej, è posseduto dal gioco potrà guarire e redimersi, sì, ma
solo "da domani".
16 Gennaio, ore 18:30, "Siddhartha"
di Herman Hesse.
Chi è Siddharta? È uno che cerca, e cerca soprattutto
di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal
misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli
affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva
nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso
tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la
ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta,
che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno,
forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale
egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione". Siddharta è
senz'altro l'opera di Hesse più universalmente nota. Questo breve romanzo
di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto
infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna. Prima in America, poi
in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo,
dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e
delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un
insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano
altrove.
30 gennaio, ore 18:30, "L'era della
suscettibilità" di Guia Soncini.
Basta un niente: una canzone di
cinquant'anni fa, un film ambientato a metà dell'Ottocento, una battuta di
oggi - eccola che arriva, l'indignazione di giornata, passatempo mondiale,
monopolizzatrice delle conversazioni e degli umori. Ogni mattina l'essere
umano contemporaneo si sveglia e sa che, al mercato degli scandali
passeggeri, troverà un offeso fresco di giornata, una nuova angolazione
filosofica del diritto alla suscettibilità, un Robespierre della settimana.
La morte del contesto, il prepotente feticismo della fragilità, per cui
«poverino» è diventato l'unico approccio concesso, e l'epistemologia
identitaria, per cui l'appartenenza prevale su qualunque curriculum di
studioso, sono solo alcuni tra i fenomeni più evidenti e dirompenti degli
ultimi anni, con effetti pericolosi e grotteschi che in altri secoli erano
occasionale damnatio memoriae e ora sono quotidiana cancel culture. Guia
Soncini si interroga sulle origini di quest'eterno presente in cui tutto
ciò che non ci rispecchia alla perfezione sembra una violazione della
nostra identità. Ricorda le opere che avevano previsto la dittatura del
perbenismo, dal solito Orwell al romanzo di Philip Roth La macchia umana,
«la matrice di tutti i disastri d'incomprensione e suscettibilità»;
contesta il ruolo dei social come amplificatori di dissenso e indignazione;
individua alcune preoccupanti implicazioni politiche: se a sinistra si
perde la capacità di non considerare la fine del mondo ogni parola
sbagliata, che ne sarà della libertà d'espressione? Rimarrà solo alla
destra lo spazio per dire di tutto, e non passare le giornate a sentirsi
feriti da ogni maleducazione?
13 Febbraio, ore 18:30,
Vicolo Cannery" di John Steinbeck.
Romanzo della maturità di John
Steinbeck, ''Vicolo Cannery'' narra di un mondo in cui vivono usurai,
pescatori, ruffiani, giocatori ed emarginati di tutte razze. In questo
microcosmo di diseredati spicca la figura di un solitario e misterioso
biologo che, nonostante la differenza di classe, si interessa a loro
instaurando un rapporto di affettuosa amicizia e solidarietà umana. Insieme
imparano a farsi burla del destino riuscendo a costruirsi un'esistenza
degna di essere vissuta, che finisce per rendere questi personaggi eroi e
simboli del vivere quotidiano. Nella narrazione scanzonata delle avventure
di questa umanità, Steinbeck restituisce il ritratto tragico e al tempo
stesso comico di uomini e donne vittime di un grande equivoco morale,
l'altro volto del benessere americano.
Cosa è "Il ritrovo del lettore"?
È un incontro (completamente gratuito)
durante il quale si parla, in tutta libertà, di libri e letteratura a
Caserta. Discutiamo di romanzi, racconti, poesie e tutto ciò che è inerente
alla letteratura.
Ass. Bianconiglio, Via S. Antonio 1, S. Benedetto