Reggia di Caserta: eventi
Caserta - gennaio-marzo 2025
Comunicato stampa
Il 1° gennaio 2025 il Museo del Ministero della
Cultura sarà aperto dalle 16 alle 19.30 con ultimo ingresso alle 18.
Il
primo giorno dell’anno sarà possibile visitare gli Appartamenti reali, il
Teatro di Corte e la mostra “Metawork – Michelangelo Pistoletto alla Reggia
di Caserta”. Aperta anche la Cappella Palatina e straordinariamente
accessibili al pubblico i matronei. I visitatori potranno salire al loggiato
che corre al disopra della navata per godere dell'incantevole scenario,
dall'alto, del suggestivo luogo di culto voluto da Carlo di Borbone.
Domenica 5 gennaio, Domenica al Museo
la Reggia di Caserta aderisce all’iniziativa del Ministero della Cultura che
prevede l’accesso con biglietto gratuito nei musei e nei parchi archeologici
statali la prima domenica di ogni mese.
Aperti gli Appartamenti reali e
il Parco reale. Chiusi la Sala Vanvitelli e la Sala Amelio, il Teatro di
Corte, il Giardino Inglese e la Gran Galleria.
Per agevolare le procedure
di ritiro dei biglietti e ridurre la fila in piazza Carlo di Borbone, una
quota dei biglietti è destinata alla distribuzione online sulla piattaforma
TicketOne, da lunedì 30 dicembre, fino a esaurimento. Il numero massimo che
ciascun account può ritirare è pari a 5 (misura antibagarinaggio). Un’altra
quota dei biglietti sarà disponibile in sede, presso la biglietteria in
piazza Carlo di Borbone, a partire dalle 8.30 del 5 gennaio, fino al termine
della disponibilità. Tutti i visitatori, anche i minori a partire dai 2 anni
di età, devono essere muniti di titolo di accesso.
I biglietti hanno una
fascia oraria di accesso dall’esterno al Monumento. Non è possibile
l’ingresso prima e dopo tale orario, neanche al solo Parco reale. Il
visitatore, già in possesso del titolo, dovrà recarsi al cancello centrale
di piazza Carlo di Borbone oppure a quello di corso Giannone nell’orario
indicato sul proprio ticket. Al fine di non creare disagi è opportuno non
stazionare prima davanti ai cancelli. Agli abbonati ReggiaCard2025, che non
hanno bisogno di prenotare, si chiede di entrare dal cancello di corso
Giannone.
All’ingresso dovrà essere esibito, in formato cartaceo oppure
dal proprio smartphone, il codice a barre del titolo d’ingresso. Non è
consentito riaccedere al Complesso vanvitelliano una volta usciti. Il
biglietto viene, infatti, annullato.
Verranno create in piazza Carlo di
Borbone due file distinte: l’una per i possessori del biglietto “Solo Parco
(no Giardino Inglese)”, l’altra per quelli del biglietto
“Parco+Appartamenti”. I possessori del biglietto Parco+Appartamenti dovranno
visitare prima gli Appartamenti e poi il Parco nelle fasce orarie di accesso
comprese tra le 8.30 e le 12.00.
E’ possibile che per visitare gli
Appartamenti reali sia, in alcuni orari, necessario attendere in fila al
Vestibolo superiore.
Gli orari di apertura e chiusura del Museo:
Appartamenti reali dalle 8.30 alle 19.15 con ultimo accesso alle 18.15;
Cappella Palatina dalle 8.30 alle 18.15 con ultimo accesso alle 18.10;
Parco reale dalle 8.30 alle 16.00 con ultimo accesso alle 15.00.
Disponibili i servizi di ristorazione (presso la caffetteria/buvette nel
Cannocchiale e al chiosco e al ristorantino “Diana e Atteone”, nei pressi
della Fontana al culmine della Via d’acqua nel Parco reale) e di noleggio
bici, navetta e golf cart (all’ingresso del Parco reale). Aperto anche il
bookshop al piano terra dell’ala ovest del Palazzo reale (III cortile).
Lunedì 6 gennaio, alle ore 12, in piazza Carlo di Borbone
ci sarà la "Discesa della Befana”.
L’evento, organizzato dal Comune di
Caserta, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e
la Reggia di Caserta, vedrà un vigile del fuoco, nei panni di una simpatica
e coraggiosa Befana, calarsi da una finestra della facciata della Reggia con
l'ausilio di automezzi speciali dei vigili del fuoco per interventi su
edifici a grandi altezze. La Befana scenderà dal Palazzo Reale e atterrerà
in piazza per distribuire doni e dolcezze ai bambini.
I regali della
Befana sono deliziosi omaggi dell'Osservatorio della Dieta Mediterranea,
della Coldiretti Caserta, de Le serre di Graefer e dell'amministrazione
comunale Città di Caserta.
Domenica 2 febbraio la Reggia di Caserta aderisce
all’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’accesso con
biglietto gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali la prima
domenica di ogni mese.
Aperti gli Appartamenti reali e il Parco reale.
Chiusi la Sala Vanvitelli e la Sala Amelio, il Teatro di Corte, il Giardino
Inglese e la Gran Galleria.
Per agevolare le procedure di ritiro dei
biglietti e ridurre la fila in piazza Carlo di Borbone, una quota dei
biglietti è destinata alla distribuzione online sulla piattaforma TicketOne,
da lunedì 27 gennaio, fino a esaurimento. Il numero massimo che ciascun
account può ritirare è pari a 5 (misura antibagarinaggio). Un’altra quota
dei biglietti sarà disponibile in sede, presso la biglietteria in piazza
Carlo di Borbone, a partire dalle 8.30 del 2 febbraio, fino al termine della
disponibilità. Tutti i visitatori, anche i minori a partire dai 2 anni di
età, devono essere muniti di titolo di accesso.
I biglietti hanno una
fascia oraria di accesso dall’esterno al Monumento. Non è possibile
l’ingresso prima e dopo tale orario, neanche al solo Parco reale. Il
visitatore, già in possesso del titolo, dovrà recarsi al cancello centrale
di piazza Carlo di Borbone oppure a quello di corso Giannone nell’orario
indicato sul proprio ticket. Al fine di non creare disagi è opportuno non
stazionare prima davanti ai cancelli. Agli abbonati ReggiaCard2025, che non
hanno bisogno di prenotare, si chiede di entrare dal cancello di corso
Giannone.
All’ingresso dovrà essere esibito, in formato cartaceo oppure
dal proprio smartphone, il codice a barre del titolo d’ingresso. Non è
consentito riaccedere al Complesso vanvitelliano una volta usciti. Il
biglietto viene, infatti, annullato.
Verranno create in piazza Carlo di
Borbone due file distinte: l’una per i possessori del biglietto “Solo Parco
(no Giardino Inglese)”, l’altra per quelli del biglietto
“Parco+Appartamenti”. I possessori del biglietto Parco+Appartamenti dovranno
visitare prima gli Appartamenti e poi il Parco nelle fasce orarie di accesso
comprese tra le 8.30 e le 13.00.
E’ possibile che per visitare gli
Appartamenti reali sia, in alcuni orari, necessario attendere in fila al
Vestibolo superiore.
Gli orari di apertura e chiusura del Museo:
Appartamenti reali dalle 8.30 alle 19.15 con ultimo accesso alle 18.15;
Cappella Palatina dalle 8.30 alle 18.15 con ultimo accesso alle 18.10;
Parco reale dalle 8.30 alle 16.30 con ultimo accesso alle 15.30.
Disponibili i servizi di ristorazione (presso la caffetteria/buvette nel
Cannocchiale e al chiosco e al ristorantino “Diana e Atteone”, nei pressi
della Fontana al culmine della Via d’acqua nel Parco reale) e di noleggio
bici, navetta e golf cart (all’ingresso del Parco reale). Aperto anche il
bookshop al piano terra dell’ala ovest del Palazzo reale (III cortile).
Martedì 11 febbraio, alle 11.00, la Soprintendenza
Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
organizza l’evento “La Regina e l’Architetto” nel suo salone espositivo,
sito al terzo piano della Reggia.
Dopo il successo delle celebrazioni
per il 250esimo anniversario della morte di Luigi Vanvitelli, che la Sabap
ha portato avanti con giornate studio, la mostra dedicata al genio del
celebre architetto, una ristampa anastatica, un volume con l’analisi delle
sue opere principali, una riproduzione del calco del suo cranio e il
fortunato Concorso d’idee, aperto al contributo di scuole, associazioni,
artisti e professionisti della cultura, l’11 febbraio l’arte in tutte le sue
forme espressive rappresenterà nuovamente il filo conduttore nell’ambito di
un incontro dedicato alla stretta collaborazione instaurata da Luigi
Vanvitelli con la regina Maria Amalia di Sassonia, per la costruzione della
città di Caserta e per progetti di rilievo sul territorio provinciale.
La mattinata sarà suddivisa in due momenti: la prima parte vedrà la
presentazione del libro “La Regina e l’Architetto”, un testo
storico/letterario, edito da Rivoluzioni Editoriali, che certifica la
completezza della personalità di questa incantevole Sovrana del ‘700, sia
come Donna che come Regina. A prendere la parola saranno il Soprintendente
Mariano Nuzzo, il funzionario storico dell’arte della Sabap Anna Maria
Romano, l’autore Giuseppe de Nitto e l’artista Claudia Mazzitelli, moderati
dal Funzionario Comunicazione della Sabap Mariangela Mingione.
Si
discuterà anche la proposta di progetto per la nascita di un Percorso
Turistico, intitolato a Maria Amalia di Sassonia, ideato da Claudia
Mazzitelli e Giuseppe de Nitto per rivalutare il nostro territorio anche
attraverso le strutture realizzate dal Vanvitelli su richiesta della Regina.
Nel corso della seconda parte saranno presentate cinque opere d’Arte
Contemporanea di Claudia Mazzitelli, che resteranno in visione fino a
giovedì 13 febbraio 2025 e che comunicano la sintesi creativa e culturale di
tutti gli approfondimenti emersi.
Il progetto La Regina e l’Architetto è
nato per rivalutare la figura della Regina Maria Amalia, per raccontare al
mondo la sua storia e definire la personalità, la creatività e le capacità
di questa singolare donna del ‘700, innovatrice, colta, lungimirante e molto
innamorata del suo regno. I progetti eseguiti da Luigi Vanvitelli secondo le
sue direttive, sono concreta testimonianza della valenza della sua innata
sensibilità e delle sue innegabili competenze.
Il Soprintendente Mariano
Nuzzo, che ha promosso e supervisionato la rassegna a cura di Claudia
Mazzitelli e Giuseppe de Nitto, ha dichiarato: “Il nostro percorso di
valorizzazione della memoria storica locale prosegue celebrando la splendida
figura di una grande regina e l’animo rivoluzionario del padre
dell’architettura neoclassica, in quella che è la location ideale, vista la
loro eccellente sinergia nella progettazione e nella sua realizzazione.
L’inedito ritratto contenuto nel testo che presentiamo e le emozioni di
colore trasmesse dalle opere esposte, entrambi frutto di un accurato lavoro
di ricerca, ci restituiscono la percezione della stretta connessione tra
passato e presente, incarnata dal racconto di vita e dalla rievocazione
letteraria e artistica del progetto La Regina e l’Architetto”.
Claudia
Mazzitelli artista
L’arte di Claudia Mazzitelli è da sempre “spazio che
comunica” e nelle sue originali pittosculture diviene linguaggio universale
rivolto a tutti, senza alcun pregiudizio. In cinquant’anni di attività i
suoi lavori sono stati esposti in Italia e all’estero in 245 rassegne, 178
collettive e 67 personali, ben documentate in 76 cataloghi che testimoniano
la valenza culturale e l’innovazione creativa dei percorsi artistici
intrapresi.
Il percorso culturale dell’arte di Claudia Mazzitelli inizia
negli anni Ottanta, investigando tematiche sociali di rilievo. Alle
precedenti ricerche, intitolate Natura Cotta, Dive Out, Realtà Virtuale,
Clonazione, nel 2008 si aggiunge l’Histoire Femme che, nell’originalità
delle sue pittosculture, propone una splendida galleria di “ritratti” di
donne eccellenti, con pluralità di modi di essere al mondo in dignità di
ruoli.
Le opere esposte sono, attualmente, l’unica testimonianza visiva
della personalità e delle capacità della Regina Maria Amalia di Sassonia, in
riferimento a quanto emerso in tre anni di meticolose ricerche. Con questa
preziosa dedica visiva e letteraria, si intende celebrare l’anno del
tricentenario della nascita di Maria Amalia di Sassonia (nata il 24 novembre
1724 a Dresda) ma anche l’ingresso a pieno titolo della giovane Regina nella
ricerca culturale di Claudia Mazzitelli, intitolata Histoire Femme.
Sabato 1° marzo, ore 16, Gran Ballo di Carnevale.
Valorizzando la tradizione della corte borbonica di festeggiare questa
ricorrenza, il Museo del Ministero della Cultura organizza per il primo
giorno di marzo un pomeriggio carnevalesco.
L’Associazione Culturale
Società di Danza Napoli e Caserta ripropone il Gran Ballo di Carnevale,
ispirandosi agli intrattenimenti organizzati alla Corte dei Borbone per
l'occasione. I danzatori in abiti d’epoca ottocenteschi animeranno il
Vestibolo superiore della Reggia di Caserta con musiche d’epoca come il
primo valzer spagnolo di Eduard Strauss, la contraddanza Cinderella, i
valzer Waltz Country Dance e Flammen e La Marcia della Pace, la contraddanza
Sinfonia, la marcia Saracena op. 297, la quadriglia Lancieri e il Galop
finale overture Guglielmo Tell su musica di Michael Halasz.
Il Carnevale
era occasione di grande allegria alla Reggia di Caserta. All'interno del
Palazzo reale avevano luogo feste e balli in maschera, all'esterno e in
tutta la città giochi e parate, come il Torneo Cavalleresco che Salvatore
Fergola ha immortalato in suo dipinto esposto negli Appartamenti Reali. Un
periodo dell'anno ritenuto così speciale dai regnanti che furono scelti
proprio i giorni di Carnevale per l'inaugurazione del Teatro di Corte nel
1769 in occasione della visita della nuova regina Maria Carolina sposa di
Ferdinando IV.
Il Gran Ballo di Carnevale alla Reggia di Caserta si
terrà, il 1° marzo, al Vestibolo superiore a partire dalle 16. La
partecipazione all'iniziativa è inclusa nel costo ordinario del
biglietto/abbonamento al Museo. Dalle ore 17, il titolo di accesso al Sito
riconosciuto Patrimonio Unesco ha un costo di cinque euro.
Domenica 2 marzo la Reggia di Caserta aderisce
all’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’accesso con
biglietto gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali la prima
domenica di ogni mese.
Aperti gli Appartamenti reali e il Parco reale.
Chiusi le Sale Vanvitelli e la Sala Amelio, il Teatro di Corte, la Gran
Galleria e il Giardino Inglese. Aperte eccezionalmente Le Serre di Graefer,
dalle 8.30 alle 14.15, con ultimo accesso alle 13.30. Dal cancello sud del
Giardino Inglese, nei pressi della Fontana di Eolo, lungo la Via d’Acqua del
Parco reale, saranno formati piccoli gruppi accompagnati dal personale delle
serre. Non sarà possibile visitare il Giardino Inglese.
Sabato 8
marzo, Giornata internazionale della donna con l’evento “Materia
libera”, esibizione di body painting fortemente voluta e coordinata dal
Soprintendente Mariano Nuzzo per celebrare le conquiste condivise, politiche
ed economiche del genere femminile, ma anche lanciare un messaggio puro,
artistico ed estetico sulla strada che resta da percorrere, al di là delle
convenzioni sociali.
A partire dalle ore 11, nel salone espositivo della
Soprintendenza, sito al terzo piano della Reggia di Caserta, i temi dell’8
marzo celebrati dal Ministero della Cultura si intrecceranno con la storia
della donna dell’area vesuviana e del casertano, attraverso il talento
dell’artista campana Veronica Bottigliero.
Una performance dal forte
impatto materico, vivo, sintetico, che inviterà il pubblico a riflettere
sulle proprie percezioni e sui pregiudizi persistenti, attraverso
l’interazione con la ballerina Lorenza Pia Mazio, in un’azione dinamica, che
vedrà l’azione pittorica sostenuta da un’incalzante narrazione e da
fluttuanti e intense musiche di sottofondo.
Una linea artistica sintetica
che vedrà la campionessa di dermocromia protagonista del confronto tra due
giovani donne: una statua bianca che inizia a muoversi, stimolata dal
movimento dell’artista e che diventa ciò che desidera per se stessa, dopo
aver lottato contro gli stereotipi della società. In un’osmosi coinvolgente
con il pubblico, i colori della passione, del mistero e della purezza
sfideranno le convenzioni sociali, con il corpo umano che si pone come mezzo
espressivo, al centro della creazione artistica; una tela fisica che elude
il dolore, affronta il sacrificio e il processo che porta all’evoluzione
come persona, con resilienza e resistenza fisica, esplorando la femminilità
e rompendo le barriere imposte dalla società.
Una dimensione affascinante
e continuamente in evoluzione, che attanaglierà il pubblico e lo coinvolgerà
sensorialmente nella sfida contro le convenzioni sociali, in una location
suggestiva che ne esalterà la potenza espressiva, generando la
partecipazione collettiva.
La scheda
In un colloquio continuo tra il
pubblico e l’arte contemporanea, l’evento sfida la concezione tradizionale
dell’utilizzo dello spazio, ma anche le norme convenzionali e culturali. Il
corpo evolve attraverso l’azione ispirata dai ritmi incalzanti e poi
rallentati della musica e gli schizzi di colore assumono un significato
diverso per ogni spettatore. Il tufo della Reggia diventa il colore da cui
ognuno fa partire il suo personale percorso di costruzione del sé, con un
pensiero alle conquiste che, in ogni tempo, a partire dai fasti dei Borbone
e in qualsiasi angolo della regione Campania, le donne hanno ottenuto a
piccoli passi, giorno dopo giorno. Ognuno ha la sua storia, fatta di piccole
vittorie ma anche di inevitabili affronti, e la lotta a colpi di pennelli
che la Soprintendenza Abap per le province di Caserta e Benevento e Veronica
Bottigliero propongono per l’8 marzo, apre per tutti uno scenario di
speranza. L’immagine visual si chiama Materia, totalmente nera come la pece
del Vesuvio, umana, donna, Mater(ia), mentre il color oro è quello che
accompagna i gioielli del corallo di Torre Del Greco, città che ha dato i
natali all’artista.
Veronica Bottigliero artista
Veronica Bottigliero,
meglio conosciuta nel mondo del Bodypainting come “Weronique Art”, nasce a
Torre del Greco (NA) nel 1991. Vive per dodici anni nelle Marche, a Pesaro e
sin dalla più tenera età entra in contatto con “L’ARTE”. Artigianato,
sartoria e pittura riempiono le giornate quotidiane di una bambina curiosa
che viaggiando tra nord e sud, si diverte a giocare nella bottega del nonno
falegname, inventa con la mamma nuovi costumi/personaggi da interpretare e
con il padre impara a “sporcarsi” le mani con la pittura. Si trasferisce poi
definitivamente a Torre del Greco nel 2002. E’ un periodo molto complicato e
di forti cambiamenti che la portano sempre di più a rifugiarsi non solo
nell’arte ma anche nello studio del Teatro presso la scuola di Teatro “La
Bazzarra” (Torre del Greco-NA) di Gigi di Luca, per poter “scappare” da
quella realtà che le stava causando tanto dolore. Capisce da subito che
l’arte sana ogni ferita. Nel 2009, in concomitanza con lo studio inizia a
lavorare come attrice per i primi spettacoli. Nel 2010 si diploma presso il
Liceo scientifico Alfred Nobel di Torre del Greco e, durante l’estate,
inizia ad avvicinarsi come autodidatta al mondo del Make up e del body
painting riscontrando immediatamente un forte successo sui social. Nel 2012
frequenta il Laboratorio Teatrale permanente “Diffusione Teatro” (Torre
Annunziata -NA), diretto da Edoardo Zampella. Dal 2013 al 2018 frequenta il
Laboratorio “Teatro Elicantropo”(Napoli), diretto dal regista Carlo
Cerciello. Dal 2016 al 2024 ha svolto workshop come docente di face /
bodypainting in varie Accademie di Make up (Napoli-Roma-Lecce). Nel 2017
vince il 2°posto nella categoria bodypainting al “Florence tattoo
convention”, Firenze. 2° posto,per la categoria facepainting ed effetti
speciali anche al contest “Etna Comics”, Catania. Il 25 Marzo 2018 la
giovane artista, nei panni di Direttrice artistica, affiancata e supportata
dall’Associazione “Circo dei Tatuatori” dà vita al primo contest ufficiale
di bodypainting in Campania il “Caserta Bodypainting Contest” facendo
rientrare la Campania nel circuito “Bodypainting’s Friends”, ottenendo il
patrocino morale del festival di bodypainting più importante che si svolge
in Italia l’”Italian Bodypainting Festival”, Garda. Il 10 Febbraio 2018
vince il 1° posto al “Sanremo Bodypainting contest”, contest organizzato a
“Casa Sanremo” in concomitanza con il Festival della Musica Italiana. Nel
2019 vince il 1° posto al contest di bodypainitng “Color Sea Festival”
(Fano, Spiaggia della Sassonia). Tra il 2019 e il 2022 prende parte allo
spettacolo “Viva la Vida” del regista Gigi di Luca, sia come attrice che
come Bodypainter recitando e dipingendo in scena. Lo spettacolo è stato
prima prodotto dal Teatro Stabile di Napoli- Mercadante e poi dal Teatro
Stabile di Palermo. Nel 2020, nonostante il “fermo” causato dalla pandemia,
partecipa e vince a contest di bodypainting realizzati on-line: partecipa al
contest/mostra “Fibopa”, International Bodypainitng Festival Argentina,
conquista la top ten, 8° posto, dell’edizione on-Line del “WORLD BODY
PAINTING FESTIVAL”, Klagenfurt- Austria, categoria aerografo. Vince il 1°
posto al contest on-Line “Living Art America”, Redisville-USA. Nel luglio
2022 conquista il podio mondiale del “WORLD BODYPAINTING FESTIVAL”,
Klagenfurt, Austria, portando a casa, il 3° posto nella categoria “WORLD
AWORD AIRBRUSH BODYPAINTING”,affiancata dall’artista e compagno di vita
Sergio Eco. Segue poi la vittoria del 2° posto all’ “ITALIAN BODY PAINTING
FESTIVAL”, campionato italiano dei corpi dipinti, nella categoria “TEAM
OPEN”. Nel 2023 Vince il 3° posto al World Body painting Festival ,
klagenfurt nella categoria “Team Show”, in team con l’artista Iris Pfeiffer.
Nel 2024 è docente del workshop di body painting all’Accademia di Belle Arti
di Napoli, “Un’altra pelle” il corpo come supporto, a cura della
professoressa Lorenza Di Fiore.
14 marzo, Giornata del Paesaggio alla
Reggia di Caserta.
Programma:
- dalle 10.30 alle
11.30, lo staff del Museo accompagnerà i presenti a conoscere i suggestivi
scorci, gli incantevoli dettagli e il ricco patrimonio florovivaistico delle
Serre Moderna, a Botte, in Muratura e delle Begonie;
- dalle 11.30 si
terrà la presentazione del libro "Bellezza e produttività nel giardino e nel
paesaggio rurale italiano" a cura di Antonella Pietrogrande. Interverranno:
Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta; Antonella Pietrogrande,
curatrice del volume; Alberta Campitelli, vice presidente APGI; Massimo
Visone, docente di Storia dell'Architettura dell'Università degli Sudi di
Napoli Federico II.
18 marzo, ore 10, Salone Espositivo
della Soprintendenza Abap per le province di Caserta e Benevento, “Percorsi
di architettura sacra. La Chiesa di Santa Maria dell’Agnena a Vitulazio”,
un approfondimento scientifico nel corso del quale sarà presentata la
pubblicazione "Vitulazio e la Madonna dell’Agnena” a cura della
Professoressa Jolanda Capriglione.
XVI Stagione Concertistica 2024/2025 "Identità"
concerto in collaborazione con la Reggia di Caserta nell'ambito del bando di
valorizzazione partecipata
9 marzo, ore 17, Orchestra Filarmonica Campana
Thomas Guggeis, direttore, Corinna Scheurle, mezzosoprano
Brani di
Gioacchino Rossini, Gustav Mahler, Franz Schubert
Melodie nelle Serre: Concerti tra Storia e Natura
9 febbraio, ore 12, un viaggio musicale tra le note
dell'Arpa (rinviato al 30 Marzo)
Con Carmen di Ronza, talentuosa arpista campana con esperienza
nazionale ed internazionale da solista ed in orchestra guiderà il pubblico
con un percorso sonoro emozionante, proponendo alcune delle più belle
composizioni classiche per Arpa.
L’evento si svolgerà al coperto,
all’interno della Serra Moderna. Nel ticket è inclusa una visita
accompagnata nelle Serre di Graefer.
Ticket: €11 a persona per il
concerto, € 9 a persona per ingresso Parco Reale e Giardino Inglese
acquistabile in loco.*NB chi è in possesso dell’abbonamento per l’ingresso
alla Reggia non pagherà i 9€ ma solo gli 11€ per il concerto*Il Giardino
Inglese è raggiungibile anche con navetta a pagamento
Altri eventi
Mercoledì 19 febbraio, ore 17:30, Archivio di Stato di
Caserta, Reggia, una serata dedicata a una donna troppo poco conosciuta
della storia italiana, nel centenario della sua morte: Maria Sofia di
Baviera, ultima regina del Sud.
Promotore dell’iniziativa, oltre
l’Archivio, è il Centro Studi della Provincia di Caserta “Antica Terra di
Lavoro”, un’associazione che raccoglie studiosi, ricercatori e storici di
tutta la provincia, e che dopo aver organizzato le prime due edizioni del
Festival dell’Unità Nazionale a Teano intende approfondire le biografie di
alcuni personaggi che vissero quel periodo.
Dopo i saluti di Fortunata
Manzi, direttrice dell’Archivio di Stato, il presidente del Centro Studi
Tommaso Tartaglione dialogherà con il professore Aurelio Musi, che ha
insegnato Storia moderna presso la facoltà di Scienze Politiche
dell’Università degli studi di Salerno, l’ingegnere Giovanni Pede, che ha
lavorato per quasi quaranta anni in ambito industriale e nel campo della
ricerca, ma che è anche un appassionato cultore della storia militare
italiana, e il dottore Luca Esposito, cultore di storia e ricerca militare,
diplomato in archivistica paleografica e diplomatica.
Nell’occasione
saranno presentati i libri “Maria Sofia. L’ultima regina del Sud” di Aurelio
Musi, Neri Pozza editore, e “Dal Macerone a Gaeta. L’ultima difesa delle Due
Sicilie”, di Giovanni Pede e Luca Esposito, Cosmo Iannone editore.
L’incontro sarà arricchito dalla lettura recitata, a cura dell’attore Mario
Di Fraia, di due componimenti dedicati alla regina Maria Sofia: il primo del
poeta e autore di canzoni napoletane Ferdinando Russo, il secondo di
Gabriele D’Annunzio.
La serata terminerà con lo svelamento di un’opera
d’arte dedicata alla regina dall’artista contemporaneo Vito Riccardi di
Marino (Roma). Approcciato all’arte attraverso disegni di volti di donna in
stile Pop Art, ha realizzato opere a scopo culturale e artistico. Ispirato
al movimento del Futurismo, si basa sul concetto cardine dell’esaltazione
della bellezza e della modernità.
L’iniziativa sarà un’occasione per
approfondire la vita dell’ultima regina di Napoli, l’eroina che dai bastioni
di Gaeta infondeva coraggio all’esercito delle Due Sicilie sconfitto
nell’assedio dei Piemontesi. Alta, slanciata, elegante nel portamento nobile
e grazioso, con una magnifica capigliatura castana, bellissimi occhi color
azzurro cupo, Maria Sofia trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel castello
di Possenhofen, dove le giovani Wittelsbach si esercitavano in lunghe
galoppate a caccia di animali selvatici. Oltre le passeggiate a cavallo,
praticava la scherma, il nuoto, la ginnastica, la danza. Ebbe una solida
educazione musicale e una formazione al gusto estetico secondo i modelli
ereditati dalle corti europee d’antico regime. Restò particolarmente
affascinata dalla fotografia, una passione che le rimarrà per tutta la vita.
Come la sorella Sissi, imperatrice d’Austria, era solita girare da sola per
la città e fumare piccoli sigari in pubblico. Non rispettava l’etichetta di
corte e coltivava rapporti umani, intrattenendosi anche con persone umili.
Fin da ragazza fu esuberante, indipendente, anticonformista.
Divenuta
regina di Napoli, essendo moglie di re Francesco II di Borbone, esercitò
tutto il suo fascino e il suo carisma per riconquistare il consenso dei
sudditi. Proprio per questo venne considerata un temibile nemico dai
liberali italiani. Contro di lei venne anche montata una violenta campagna
diffamatoria attraverso la diffusione di fotomontaggi che la raffiguravano
nuda e in pose erotiche. La biografia di Maria Sofia, però, va ben oltre il
breve periodo del regno napoletano. In collegamento con gli anarchici,
alimentò la destabilizzazione del Regno d’Italia giurando vendetta ai Savoia
che le avevano sottratto un regno e le sue ricchezze.
Dopo dieci anni di
esilio a Roma, ospite di Pio IX, l’ultima sovrana del Regno delle Due
Sicilie visse tra Austria, Ungheria, Francia, Germania e morì a Monaco di
Baviera nel 1925. Nella sua lunga vita ispirò scrittori e artisti, ma chi ne
ha fatto un monumento, in cui lei si riconobbe, è Marcel Proust nella
Recherche.
Nel corso della serata, tuttavia, saranno affrontati
approfondimenti anche sull’esercito del Regno delle Due Sicilie: era
veramente un esercito di stranieri e di mercenari, di uomini sanguinari e
feroci contro i loro stessi fratelli? O peggio ancora di ufficiali
traditori, pronti a passare dalla parte del vincitore? In realtà, era un
esercito nazionale, la cui principale ragion d’essere era il mantenimento
dell’ordine interno, ma che fece la sua parte quando il re se ne mise a
capo, dopo le dimissioni del governo costituzionale napoletano. Un’analisi
di storia militare, ricordando tanti fedeli “soldati del Re” e
focalizzandosi sul periodo che va dal risolutivo intervento armato
sardo-piemontese del 12 ottobre 1860 alla metà del mese successivo.
L’irresolutezza dell’alto comando napoletano, cui non fu estraneo lo stesso
re nell’ingannevole speranza di un aiuto francese, rimandò lo scontro
definitivo con l’Armata Sarda fino a che fu troppo tardi e tutto compromesso
in una settimana o poco più. La ritirata si concluse a Gaeta, una fortezza
che non era in grado di resistere a un assedio sostenuto da cannoni a grande
gittata, di fronte ai quali gli artiglieri napoletani nulla poterono. Un
momento di studio che si colloca, dunque, oltre le polemiche di parte e
aiuta a ricostruire il dato storico in modo obiettivo e documentato.