Teatro Lendi: programma 2018/19
S. Arpino (CE) – dal 3 Novembre 2018 al 28 Aprile 2019
Comunicato stampa
3 e 4 e dal 7 al 9 novembre, Biagio Izzo 
in ”I fiori del latte”
con Biagio Izzo, regia Giuseppe Miale Di Mauro
"I Fiori del latte" è il nome di un caseificio campano di prossima apertura 
scelto tra un inconsapevole rimando baudelairiano e un più probabile errore di 
declinazione (Ma esisterà mai il plurale del fiordilatte? E allora le 
mozzarelle, le provole, le ricotte, le scamorze??). Un nome che è tutto un 
programma per quello che sarà ?? il fior fiore dei fiori all'occhiello di 
Casaldisotto Scalo!?? Un caseificio modernissimo, in linea con le nuove tendenze 
ecologiche, una sorta di vera e propria oasi biologica. Tutti prodotti 
assolutamente naturali, genuini, puri. Bufale allevate secondo rigorosissimi 
metodi naturali; di mangimi animali neanche l'ombra; pascoli incontaminati? 
Questo il progetto, nuovo ed antico, di Aniello Scapece: anni di sacrifici, 
impegni, fatiche, aspirazioni che, finalmente, sembrano vedere la luce. Ma Un 
bidone arrugginito! Inopinatamente dissepolto da un cane fin troppo vivace, 
proprio lì, vicino al recinto delle bufale. Sospetto. Molto sospetto. Troppo! 
Che fare?? Approfondire? Denunciare? Verificare? Andare fino in fondo? Col 
rischio di veder naufragare il desiderio di una vita? Oppure sottrarsi a 
quell'imperativo morale che seppur non categorico, ma solo sonnecchiante, pur 
sempre alberga nel più profondo del cuore di ognuno. Quando il desiderio 
legittimo cessa di essere una aspirazione sana e trascolora verso le cupe tinte 
della cupidigia, della ambizione, della bramosia. Quando la capacità di far 
tacere la propria coscienza per il raggiungimento di posizioni di potere, siano 
esse economiche, politiche o sociali (ove mai esistesse ancora in una società 
plutocratica una possibilità di distinguo) Ecco che la commedia rischia di 
trasformarsi in Tragedia. Per ritornare a tratti addirittura Farsa, laddove si 
lasci al personaggio medesimo, lo spazio per far venire fuori tutta la sua 
inadeguatezza a fronteggiare un destino più grande di lui. Tra il Joe Keller di 
"Erano tutti figli miei" di Arthur Miller (anche qui, forse, la sua yùbis 
rischierà di ricadere su di un figlio come ineluttabile nemesi) ed il Peppino Lo 
Turco de "La banda degli Onesti" (la cui irresistibile e goffa cialtroneria ce 
lo rende commovente), Aniello Scapece viene a rendere testimonianza di come, 
oggi più che mai, il vero eroe per caso rimarrebbe chi, lontano da ogni retorica 
ribalta, si opponesse in silenziosa solitudine alle lusinghe ed al miraggio di 
un qualsivoglia potere, con rinunce tanto più meritevoli e dolorose quanto meno 
ostentate ed esibite. In omaggio al monito di Giovenale: "Nessun uomo colpevole 
potrà sottrarsi mai al tribunale della sua coscienza".
dal 28 al 
30 novembre, Carlo Buccirosso in ”Colpo di scena”
con Carlo 
Buccirosso, regia Carlo Buccirosso
In un classico commissariato di provincia, 
il vice questore Armando Piscitelli, conduce da sempre il proprio lavoro nel 
rispetto del più integerrimo rigore, con la consapevolezza di svolgere le 
mansioni di garante dell'ordine pubblico e difesa della sicurezza del cittadino 
con la tenacia e la fede di un missionario, inviato dal cielo esclusivamente per 
ripulire la terra dalle nefandezze degli uomini scellerati che minacciano la 
gente cristiana che vorrebbe condurre in pace una vita serena... Nell'ufficio 
del paladino Armando, si barcamenano una serie di fidi scudieri nel tentativo di 
debellare le barbarie di tutti i santi giorni dall'inossidabile tartassato 
ispettore Murolo, ai giovani agenti rampanti Varriale, Di Nardo e Farina, 
all'esperta rassicurante sovrintendente Signorelli una sorta di cavalieri della 
tavola rotonda, attorno alla quale si aggirano le insidie quotidiane della 
delinquenza spicciola, lontana sì dagli echi mortali del terrorismo mondiale, ma 
angosciosamente vicina al respiro del singolo cittadino, a difesa del quale il 
vice questore si vedrà costretto all'inevitabile sacrificio di un capro 
espiatorio a lui tristemente noto, tale Michele Donnarumma, vittima 
predestinata, agnello feroce dall'aspetto inquietante, che sconvolgerà la salda 
religione di Piscitelli, come il più spietato e barbaro dei saraceni! Solo 
allora, il paladino Armando per la prima volta nella sua vita, cercherà conforto 
nel tepore degli affetti familiari, trovando così rifugio tra le mura sicure 
della propria casa di montagna, dove ad attenderlo con ansia ci saranno suo 
padre Marcello, ex colonnello dell'esercito affetto da Alzheimer, Gina la sua 
bisbetica badante rumena, e la suadente professoressa Cuccurullo, che con 
stravagante follia, degna della più classica struttura psichiatrica, 
contribuiranno a far vacillare definitivamente le sicurezze ed i sacri 
comandamenti di Piscitelli! E come nella più classica e scontata sceneggiatura 
di una trama thriller, neppure il tepore di un sicuro nascondiglio di montagna 
potrà sottrarre lo spettatore, ed il povero vice questore, dal più classico, ma 
si spera imprevedibile, colpo di scena finale...
dal 5 al 7 dicembre, 
Massimo Ranieri in ”Malia Napoletana” concerto
Sul palcoscenico una band di 
stelle della musica italiana
Uno dei più grandi interpreti della canzone 
italiana per un concerto unico dedicato a tutti gli amanti della musica 
d’autore: Massimo Ranieri, dopo lo strepitoso successo ottenuto al Teatro San 
Carlo di Napoli, a “la Fenice” di Venezia e al Teatro “Petruzzelli” di Bari, le 
canzoni del suo nuovo album Malìa, un viaggio attraverso i grandi classici della 
canzone napoletana rivisitati in chiave jazz, con l’accompagnamento sul 
palcoscenico di alcuni dei più grandi musicisti italiani che faranno rivivere la 
atmosfere dei favolosi anni 50 e 60.
Da “Malafemmina” di Totò a “Dove sta 
Zazà”, passando per “Strada ‘nfosa” di Modugno e “Torero” di Carosone, Ranieri 
arriva al secondo capitolo del suo personale viaggio nella canzone napoletana 
declinata in versione jazz, iniziato nel 2015 con l’album Malia – Napoli 
1950-1960 non tralasciando però i suoi successi di sempre da “rose rosse” a 
“Perdere l’amore” “da vent’anni” a “Erba di Casa Mia”. L’artista sarà 
accompagnato in questo inedito percorso da una rinnovata formazione composta da 
perle della musica italiana quali Stefano Di Battista ai sassofoni, Enrico Rava 
alla tromba e al flicorno, Rita Marcotulli al pianoforte, Riccardo Fioravanti al 
contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.
Malìa, realizzato con la 
produzione di Mauro Pagani, sorprende per eleganza e originalità: nella loro 
rielaborazione morbida e spesso intessuta di assoli ammalianti, i brani 
acquistano nuova eleganza grazie alla voce dell’artista, dando vita a un mix 
ironico e frizzante tipico dell’espressività partenopea, ma al tempo stesso 
elegante e pieno di sfumature dal sapore americano. Ne viene fuori un lavoro 
delicato, gentile e aggraziato, dove la voce di Ranieri disegna emozioni che dal 
vivo diventano ancora più intense.
dal 26 al 28 dicembre, 
Peppe Iodice in ”Un Natale All’improvviso” Christmas Show
Regia: Lello 
Marangio e Peppe Iodice
Inafferrabile come il Capitone, Duro come il Roccocò, 
Dolce come lo struffolo… arriva nel NATALE 2018 il One Man Show di Peppe Iodice, 
popolarissimo e straordinario fuoriclasse della comicità ormai consolidato 
beniamino del pubblico. “UN NATALE ALL’IMPROVVISO” è lo spettacolo di NATALE 
perché il clima tipico della festa più importante dell’anno sarà il leit motiv 
dell’intero show. Passeranno sotto la lente di ingrandimento del “pazzo 
scatenato” I tic, gli usi, i costumi e i malcostumi di chi, sovrappeso e in fuga 
dalle tavole imbandite, si dirigerà in teatro per assistere ad una vera e 
propria Insalata di rinforzo di comicità. Iodice è un artista dalla comicità 
diretta e immediata; nei suoi spettacoli “annusa” il pubblico con il quale 
improvvisa molto prima di inondarlo con il suo cabaret dalla battuta fulminea 
con i suoi monologhi davvero irresistibili con i quali sommerge gli spettatori 
in sala che restano avvolti in un uragano di risate. “UN NATALE ALL’IMPROVVISO” 
è un recital che si trasforma subito in un happening condito con ospiti e 
sorprese dove Iodice racconta e si racconta mettendo insieme i suoi monologhi 
più nuovi con altri scritti proprio per l’occasione, uniti ai pezzi migliori del 
suo repertorio.
Con lui sul palco ci sarà la ZAMPOGNARY BAND composta da 4 
musicisti diretti dal M.ro GENNARO FRANCO, Maestro di cerimonie lo speaker 
ufficiale del Napoli Calcio DANIELE DECIBEL BELLINI. La colonna sonora dello 
show sarà interpretata dalla “minestra maritata” FABIANA SERA e dal “susamiello” 
MASSIMO COZZOLINO.
Lo stile è diretto e il clima è sempre quello di una 
grande festa perché, dice Peppe: “A Natale se non è così, mi viene la 
malinconia…!”
dal 9 al 11 Gennaio, Federico Salvatore in 
”Malalengua”
Anche la bruttezza ha la sua bellezza!
La stessa 
immagine del diavolo è bella se ne rappresenta bene la bruttezza. E il brutto di 
Napoli, se rappresentato bellamente, serve a prenderne consapevolezza e a 
sostenere una vera e propria tesi morale. Federico Salvatore con lo spettacolo 
(teatro-canzone) MALALENGUA (titolo anche del suo nuovo album), porta in scena 
il bello del brutto di Napoli. La malalengua non è solo l’odio mascherato dei 
maldicenti, ma anche la lingua inchiodata di un Pulcinella sputaveleno che 
scaglia dal cielo un diluvio di sputi (metafora di acqua lustrale) sulle memorie 
labili dei napoletani di oggi. Un Pulcinella smascherato che porta in scena 
tutte le contraddizioni che rendono Napoli diversa dal resto del mondo. La 
città-femmina, eterna Lucia canazza, umiliata e vilipesa, che incarna tutti i 50 
sinonimi di prostituta che i napoletani hanno rivolto alle malefemmine durante i 
secoli. E come contraltare mistico, confronta il Cristo flagellato (Ecce homo) 
con il calvario della sua città natale (Ecce Napoli). Se è Napoli la bella 
addormentata nel Sud da risvegliare, Pulcinella contrappone al leitmotiv 
turistico “Vedi Napoli e poi muori”, la sua doviziosa disamina del chitemmuorto. 
Ma è anche una malalingua racconta favole: come quella d’Italia che, sedotta da 
uno scimpanzè, mette al mondo i due fratelli coltelli Nordista e Sudista; come 
quella delle carte da gioco umanizzate, con le stesse peculiarità dell’uomo; 
come la battaglia fra tutti gli elementi di un fritto misto per dileggiare il 
mondo malavitoso napoletano; o come quella dei sei regali che il Padreterno 
concede al re, al papa, al soldato, al mercante, al povero e alla femmina. 
Insomma, un cantattore che a colpi di versi e rime ha l’illusoria pretesa di 
destare le coscienze dei suoi coetanei e l’interesse della nuova generazione 
dello Smartphone. Nella vita, come sul palcoscenico, approfittando della libertà 
che la società ha sempre concesso ai buffoni di corte e ai pazzi, Federico 
Salvatore si è sempre posto fuori da ogni regola e, con MALALENGUA, conferma 
ancora una volta il suo stile ostile.
Ad accompagnarlo sul palco una 
affiatatissima e raffinata band composta da Menotti Minervini (basso e 
contrabbasso), Giacomo Anselmi (chitarre) Luigi Zaccheo (piano e tastiere) e 
Daniele Iacono (batteria e percussioni).
dal 23 al 25 Gennaio (27 
Gennaio fuori abbonamento), Sal Da Vinci in ”Sinfonie 
in Sal Maggiore”
C’era un tempo in cui per unire i due mondi, il 
vecchio e il nuovo continente, esistevano solo due modi, la nave e la fantasia. 
E Sal da Vinci, in sinfonie in Sal Maggiore, proverà a viaggiare con entrambi i 
mezzi, partendo dall’Eterna Santa Lucia e approdando ai piedi della statua della 
Libertà. Su un mare di note riscritte in una sinfonia di ricordi e di ambizioni, 
la nave di Sal percorre l’oceano delle sensazioni e delle emozioni, senza 
barriere di tempo o di linguaggio. In questo fantastico cammino rivivono le 
atmosfere delle grandi orchestre che suonavano pezzi indimenticabili ed eterni: 
eterni come il mare, come l’oceano. Compagni di viaggio di Sal, oltre ad 
un’orchestra formata da 50 elementi diretti dal maestro Adriano Pennino e la sua 
voglia di cantare i suoi cavalli di battaglia e non solo, in un mix ben dosato 
tra la melodia classica napoletana e brani mai interpretati prima dal 
cantautore, ci saranno i suoi sogni, i suoi ricordi, la sua voce e un equipaggio 
sgangherato e comico che renderanno la traversata anche molto divertente. Si 
realizza, dunque, un sogno per Sal, protagonista in una colossale produzione che 
ancora una volta vuole scommettere sulla bellezza e sulla qualità, portando in 
scena uno spettacolo ricchissimo anche da un punto di vista estetico e – se 
vogliamo anacronistico: in un’epoca in cui il suono della musica viene 
riprodotto dagli MP3, impiantare un’orchestra di 50 elementi può sembrare una 
follia… E forse lo è: ma i veri artisti vivono solo di folli sogni. A dirigere i 
lavori come saggio timoniere, Marco Carniti (che vanta un curriculum 
eccezionale, avendo curato gli allestimenti di molti lavori da Strehler al 
teatro lirico e non solo) , visionario regista che proverà ad assemblare i vari 
reparti, dalla prosa (scritta dallo stesso Sal e da Ciro Villano in scena con 
Gianni Parisi e Floriana De Martino), guidando la nave tra le canzoni 
riarrangiate dal direttore d’orchestra Pennino e i monologhi che raccontano i 
ricordi e i sogni del cantautore napoletano, passando per gli sketch che si 
ispirano ai gran varietà degli anni d’oro del teatro e della televisioni, senza 
rinunciare al gusto di raccontare temi profondi e scomodi come l’emigrazione di 
ieri, di oggi e di sempre, visto che i grandi temi, come la bellezza della 
musica sono sempre attuali. Buon viaggio a tutti. Si SALpa!
Ideato da Sal Da 
Vinci scritto da Sal Da Vinci e Ciro Villano
27 e 28 febbraio e 1 
Marzo, Francesco Cicchella in ”Millevoci Tonight Show” 
con Francesco Cicchella
regia Gigi Proietti
produzione Best 
Live 
"Millevoci Tonight Show" è un one man show comico-musicale nel quale 
Francesco Cicchella mette in gioco le sue doti di comico, cantante e 
intrattenitore. Il titolo strizza l'occhio allo storico varietà di Rai1 
Milleluci e al contemporaneo Tonight show americano, sintetizzando uno dei 
criteri principali dello spettacolo: fondere gli elementi tradizionali del 
varietà con una concezione più fresca, moderna ed innovativa del one man show. 
Le mille voci a cui si fa riferimento sono quelle che Cicchella porta in scena, 
facendo vivere una moltitudine di personaggi e giocando continuamente con la sua 
vocalità anche quando veste i panni di se stesso. Il giovane comico si racconta 
con ironia, in un susseguirsi di pezzi di bravura e grande comicità, lasciando 
scoprire al pubblico il mondo che c'è dietro l?artista televisivo, senza però 
trascurare i personaggi che lo hanno reso popolare sul piccolo schermo. Le 
celebri parodie televisive di Massimo Ranieri, Michael Bublé, Gigi D'Alessio, 
rivisitate in chiave teatrale, restano infatti tra i momenti più esilaranti 
dello show. A queste, si aggiungono delle vere e proprie novità assolute, come 
la parodia dell'attore Toni Servillo. Accanto a Cicchella, ritroviamo ancora una 
volta la fedelissima spalla Vincenzo De Honestis, con il quale forma una coppia 
comica più che collaudata, e i due giovani performer Ciro Salatino e Giovanni 
Quaranta nei panni di due attrezzisti che approfittano di ogni momento utile per 
dare sfogo alle loro velleità artistiche. La direzione musicale è affidata al 
maestro Paco Ruggiero, che dirige una band formata da otto elementi, la cui 
qualità spicca in numeri caratterizzati da grande spessore musicale, oltre che 
dalla loro innata vis comica, come quando il nostro protagonista si chiede cosa 
sarebbe accaduto se i vecchi successi della musica italiana fossero stati 
scritti nei giorni nostri. La regia di Gigi Proietti impreziosisce il tutto, 
confezionando con maestria uno spettacolo ricco di ingredienti, capace di 
intrattenere il pubblico regalando momenti di puro divertimento e performances 
musicali, senza privarsi di qualche momento di riflessione e lasciando ampio 
spazio all'improvvisazione, che resta il valore aggiunto di questo show fresco, 
leggero e molto godibile. Lo spettacolo è scritto dallo stesso Cicchella, 
insieme a Riccardo Cassini, Vincenzo De Honestis e Gennaro Scarpato.
dal 13 al 15 marzo, Gino Rivieccio 
”Cavalli di ritorno 2.0”
con Gino 
Rivieccio, regia Gino Rivieccio
Cosa accadrebbe se a un attore venisse rubata 
la sua identità? E come vi comportereste se il delinquente entrando nella vostra 
privacy si vantasse di avervi incastrato e vi obbligasse a fare quello che lui 
vuole? E' quello che succede in teatro a Gino Rivieccio la cui vita viene presa 
di mira on line da un fan che si impadronisce dei suoi dati e del suo profilo 
per sbeffeggiarlo e ricattarlo davanti agli occhi di tutti. E il nostro 
protagonista non può neppure ribellarsi, perché altrimenti il ladro minaccia di 
farlo sparire dal web e da tutto quello che si può gestire attraverso la rete: 
ovverossia l'universo. Sono questi ed altri ancora gli ingredienti del nuovo 
spettacolo di Gino Rivieccio scritto dalla coppia Riccardo Cassini e Gustavo 
Verde con la collaborazione di Gianni Puca e dello stesso Rivieccio che ne firma 
anche la regia. Insomma dopo i cavalli di razza, i cavalli dei pantaloni, i 
cavalli di Troia e i cavalli di battaglia è il momento di ridere e divertirsi 
con i "Cavalli di ritorno".
dal 27 al 29 marzo, I ditelo voi in ”il segreto della violaciocca”
Scritto e diretto da: I Ditelo Voi e Francesco Prisco
“Il segreto della 
Violaciocca” è il nuovo esilarante spettacolo de I Ditelo Voi. Una black comedy 
tutta da ridere nella quale non mancheranno di certo bugie, gelosie e colpi di 
scena. Gli stravaganti condòmini di una palazzina della Napoli bene si 
troveranno, loro malgrado, ad affrontare insieme un segreto.
Un segreto che 
diventerà per lo spettatore come un’ossessione; un segreto che rispecchia il 
lato più oscuro della nostra società; un segreto che ha il sapore dell’assurdo, 
del comico, del surreale nello stile proprio del noto trio partenopeo.
dal 10 al 12 aprile,
MariaGrazia Cucinotta, Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere in ”Figlie di Eva”
Regia: Massimiliano Vado
Tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono 
legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, 
candidato premier delle imminenti elezioni. Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle 
Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, FIGLIE DI EVA è la storia di una 
solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo 
indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare 
vincendo in volata.
Fuori abbonamento
22 Marzo, ore 21, Fabio Concato & i Musici 
in concerto - Open Tour 2019
La grande musica italiana d’autore al Teatro 
Lendi di Sant’Arpino dove Fabio Concato guiderà il pubblico in un viaggio carico 
di ricordi ed emozioni tra i suoi successi, attraverso atmosfere musicali 
inedite, tutte da scoprire, dalle prime canzoni fino ai brani più recenti. Con 
lui, sul palco, i suoi strepitosi amici Musici: Ornella D'Urbano (arrangiamenti, 
piano e tastiere), Gabriele Palazzi Rossi (batteria), Stefano Casali (basso), 
Larry Tomassini (chitarre).
sabato 13 aprile, Eugenio 
Bennato in concerto
biglietti: 12 Euro +3 d.p.
con: Mohammed Ezzaime El 
Alaoui (voce, viola, darbouka), Sonia Totaro (voce, danza), Mujura (basso, 
chitarre), Ezio Lambiase (chitarre), Francesca Del Duca (voce, percussioni)
Due figure femminili a rappresentare l’energia della taranta che dalla arcaica 
favola popolare irrompe nella realtà contemporanea e conquista straordinarie 
platee di nuova generazione. Due chitarre ad arricchire e a colorare di moderne 
armonie la musica del sud fatta di accordi semplici, circolari ed irresistibili. 
Ed i racconti di un percorso di ricerca e di creatività che va a toccare temi 
che sono diventati materia viva della cultura di oggi, dalla questione 
meridionale al brigantaggio storico, dalla partenza dei bastimenti per le 
lontane Americhe alla nuova migrazione dagli altri sud del mondo.
In 
occasione del ventennale della fondazione del movimento “Taranta Power”, 
festeggiato nella cornice di Piazza del Plebiscito, Napoli, con la presenza dei 
maestri della musica popolare mediterranea, Eugenio Bennato porta in scena i 
classici che hanno segnato la sua quarantennale carriera, e i nuovi lavori 
ispirati alle tematiche attualissime dell’integrazione e della valorizzazione 
delle identità mediterranee e dei sud del mondo.
Da sempre la voce di Eugenio 
è sinonimo di pace, condivisione di culture, rispetto delle diversità, 
fratellanza tra popoli.
Eugenio Bennato fonda negli anni Settanta la Nuova 
Compagnia di Canto Popolare, e nel 1976 Musica Nova. Negli anni Novanta dà 
avvio, con Taranta Power, ad un movimento che impone la musica etnica italiana 
nella rete internazionale della World Music. Le pubblicazioni discografiche più 
significative sono Brigante se more (1980), Taranta Power (1998), Che il 
Mediterraneo sia (2002), Sponda sud (2007), Questione meridionale (2011), 
Canzoni di Contrabbando (antologia 2016). "Da che Sud è Sud" è l'ultimo lavoro 
discografico, uscito nell'inverno 2017. Il 2018 lo vede suonare nelle grandi 
capitali del mondo arabo africano: Tunisi, Rabat, Il Cairo, Algeri, Tangeri, 
Orano. Partecipa al festival 7Sois7Luas in Portogallo, ed è invitato dal 
Parlamento Europeo di Bruxelles a suonare in occasione della giornata dedicata 
ai diritti umani. Il 1° dicembre 2018 festeggia i vent’anni di Taranta Power con 
un grande festival in piazza del Plebiscito, Napoli.
Il Botteghino del Teatro Lendi, Via Alessandro Volta 144, Sant’Arpino (CE), è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 10:00-12:30 e 
16:30-20:30.
Costo abbonamento a 10 Spettacoli €URO 250,00( per nuovi 
abbonati). 
Costo abbonamenti a 10 Spettacoli €URO 210,00( per vecchi 
abbonati).
Per richiedere informazioni contattare i numeri : telefono/fax +39 
081 8919620 Cell. 347.8572222
E-mail: teatro@cinemateatrolendi.it












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