Officina Teatro - Stagione Teatrale 2025 – 2026: 18 e non ci bastano
S. Leucio (CE) - Dal 11 Ottobre 2025 al 17 Maggio 2026
Comunicato stampa
OfficinaTeatro presenta la sua diciannovesima stagione
teatrale, con un titolo che è già una dichiarazione d’intenti: “18 e non ci
bastano”. Diciotto anni di teatro, arte, musica e contaminazioni. Diciannove
stagioni che diventano ora un punto di partenza, più che un traguardo, per
rilanciare la sfida culturale in una provincia sempre affamata di bellezza e
verità.
Una stagione ricca e trasversale, che unisce teatro di ricerca,
musica dal vivo, stand-up, narrazione, installazioni e percorsi sensoriali,
confermando la vocazione di OfficinaTeatro a farsi laboratorio creativo, spazio
aperto e comunità culturale in costante trasformazione.
Il cartellone
11 e 12 ottobre, Compagnia Margiomitch in "Polmoni" di Duncan
Mcmillan
regia di Marisa Grimaldo, Michele De Paola, Giovanni Malafronte. con
Marisa Grimaldo, Michele De Paola
Produzione Mar Giomicht
Con il sostegno
di AriaTeatro
A trent’anni i nostri genitori erano sposati, avevano già due
figli, un lavoro stabile. Anche loro avranno avuto paura delle proprie scelte e
delle responsabilità che esse comportavano, ma si sono mossi su dei binari
sicuri, su cui era difficile deragliare. Da quando abbiamo superato i trenta,
anche noi ci siamo chiesti, a più riprese, se era il caso di fare un figlio e se
sì, quando.
U(uomo) e D(donna) sono una giovane coppia che contempla la
possibilità di avere un figlio. L’intero atto unico racconta la loro storia
d’amore, dai trent’anni fino alla vecchiaia. Una storia d’amore che vi colpirà
dritti al centro del cuore.
18 ottobre, Simona De Rosa 5et
Dal 24 al 26 ottobre, Compagnia OfficinaTeatro in "L’ordine
fragile delle cose"
Ideazione e drammaturgia e regia Michele Pagano, con
Giuseppe Marino, Antonio Avenia, Simona Campanile, Gabriele De Carlo
costumi
Pina Raucci, produzione Officinateatro
Un padre che convoca i suoi due figli
per dare loro una notizia importante. Una cena durante la quale l’uomo si
diverte a tenerli con il fiato sospeso: racconta storielle ed aneddoti strani
senza centrare mai il punto della vicenda. E’ un continuo susseguirsi di momenti
esilaranti e grotteschi mescolati ad istanti di riflessione. Poi arriva il
fantomatico punto di svolta: una scoperta rompe la quiete della serata e i due
fratelli iniziano un confronto in cui è in gioco non solo il destino
dell’eredità familiare ma anche l’amore per il proprio padre
8 e 9
Novembre: Collettivo LunAzione in "Incontro"
Progetto e regia
Eduardo Di Pietro, con Federica Carruba Toscano, Lorenzo Izzo
aiuto regia
Renato Bisogni, costumi e scene Barbara Veloce, light design Desideria Angeloni,
sound design Tommy Grieco, produzione Collettivo lunAzione, coproduzione Teatro
della Caduta
Residenza artistica Concentrica presso Spazio MalaErba, Anomalia
Teatro
Un incontro scolastico. Giuliana racconta in una scuola del Sud Italia
la storia del fratello, vittima innocente della criminalità. Mattia, un
adolescente, assiste all’incontro: è analogamente sopravvissuto alla morte di un
fratello, forse malvivente.
Entrambi cercano di muoversi tra le macerie del
Sud e le rovine delle rispettive esistenze. Il loro incontro incide la nostra
vita comunitaria, creando una ferita che ne lasci intravedere le interiora.
Guardatele.
22 e 23 Novembre, Padiglione Ludwig presenta
"Giorni infelici" di Sabrina Scuccimarra
regia Martino D’Amico, musiche
Gioacchino Balistreri, disegno luci Alessio Pascale, assistente alla regia
Matteo D’Incoronato, produzione Tiezzi
compagnia Lombardi\Tiezzi in
collaborazione con Associazione Culturale Padiglione Ludwig
Donna, la
protagonista e sola interprete di se stessa, affronta la sua magnifica giornata
con la corazza delle conversazioni abitudinarie e degli amori ideati, attenta a
che tutto resti incanalato nel binario dello stereotipo felice e dei luoghi
comuni, costruiti con cura in 50 anni di semi-vita.
E cosi, da sempre e per
sempre, per arrivare alla fine della giornata.
Anche un ricordo improvviso o
una pausa non prevista, potrebbe distruggere quel castello di certezze.
Donna
recita così il suo copioncino quotidiano ma l’inaspettato arrivo di una “vicina”
stravolge tutto, costringendola a cambiare il finale.
26 Novembre,
Gigi Cifarelli 5et
6 e 7 Dicembre, Compagnia OfficinaTeatro
in "Retrovisori" (spettacolo per uno spettatore a turno)
Incidente
stradale per un solo conducente nel Parcheggio Officinateatro
Ideazione e
regia Michele Pagano
Con Ilaria Rinaldo, Giuseppe Bottone, Corrado del Gaizo,
Maria Macri, Antonio Avenia
Notte, parcheggio di periferia, un’auto ferma,
nessuno al volante. Cinque individui attendono l’arrivo del conducente, un
percorso da fare, una meta da raggiungere, vivere o uccidersi d’amore.
RETROVISORI rappresenta un’ indagine sull’individuo e il suo rapporto con la
notte.
Uno spettatore/conducente alla volta dovrà scegliere il proprio
compagno per la sua corsa, ascoltare la sua richiesta e deciderne le sorti.
PRENOTATE LA VOSTRA AUTO
Dal 20 Dicembre al 6 gennaio,
Compagnia OfficinaTeatro in "Cento. L’ultima stanza"
Ideazione e regia
Michele Pagano
Cast in via di definizione
Scenografia Lello Pennacchio,
Antonio Pagano, Giuseppe Duminuco
Dopo il viaggio onirico de Le 99 stanze di
Berconach, Officinateatro riapre le porte di quel misterioso edificio della
mente, conducendo lo spettatore oltre il limite conosciuto. La centesima stanza
di Berconàch è il sequel sensoriale ed emotivo del precedente progetto: un nuovo
percorso immersivo, concepito per un massimo di sette spettatori alla volta, in
cui il confine tra realtà e immaginazione si fa ancora più sottile.
In questa
centesima stanza – mai mostrata prima, mai raccontata – si cela l’eco di tutte
le stanze precedenti: frammenti di memorie, desideri taciuti, paure sopite e
verità taciute. Il pubblico, guidato ma non protetto, attraversa ambienti
costruiti come vere e proprie esperienze corporee e psichiche, in un labirinto
dove ogni scelta è rivelazione.
Più che teatro, è un rito collettivo, un
viaggio intimo che tocca i sensi, distorce il tempo e chiede a ciascuno di
confrontarsi con il proprio “non detto”.
Un’esperienza da vivere con il
corpo, gli occhi chiusi e il cuore aperto.
17 e
18 Gennaio, Gommalacca Teatro presenta "Ion"
Drammaturgia e Regia
Dino Lopardo. Da un’idea di Andrea Tosi. Con Alfredo Tortorelli, Lorenzo Garufo,
Iole Franco
Produzione Gommalacca Teatro in collaborazione con Collettivo
I.T.A.C.A.
Che cosa successe a Giovanni la sera prima del litigio furioso che
ebbe con suo fratello Paolo? Di cosa parlò con lui? Che rapporto c’era tra i
due? Il fratello, Paolo, è stato fin da bambino molto legato al padre, al
contrario di Giovanni che invece ha sempre avuto un rapporto privilegiato con la
madre. Una madre che i due fratelli hanno conosciuto in maniera differente:
Giovanni la ricorda come madre affettuosa, mentre Paolo come la pazza del paese.
Lei che, dopo il secondo parto, cade in una forte depressione. Paolo fin da
bambino ascolta il padre parlare della madre come un peso, come una palla al
piede e di Giovanni come il figlio mai voluto. Giovanni vive sulla sua pelle il
non essere accettato come figlio e tacciato dal padre stesso come diverso. Un
padre “Padrone”, anaffettivo, chiuso nelle sue convinzioni che non accetterà mai
la condizione di suo figlio neanche davanti alla morte.
23 Gennaio,
Simona Boo & Diego Imparato
31 Gennaio e 1 Febbraio, Mauro
Lamantia in "Gramsci Gay"
di Iacopo Gardelli, regia Matteo Gatta, con Mauro
Lamantia
scene e costumi Gaia Crespi, voce e tecnica Mattia Sartoni
produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri con il patrocinio di Fondazione
Gramsci | Emilia-Romagna onlus
Premio Nazionale Franco Enriquez 2025 – Città
di Sirolo XXI edizione a Mauro Lamantia
Cat. Teatro Classico e Contemporaneo
Sez. Nuove proposte, Miglior Interprete
La notte del 10 novembre 2019 è stato
deturpato un murales raffigurante il volto di Gramsci sul carcere di Turi, a
Bari, dove il filosofo sardo trascorse 5 dei suoi 10 anni di prigionia e scrisse
gran parte dei Quaderni del Carcere. Una mano anonima ha scritto GAY sulla
fronte con l’acrilico rosso.
Gramsci Gay è diviso in due quadri. Nel primo
quadro siamo nel 1920. Un Gramsci non ancora trentenne arringa gli operai
torinesi all’indomani del fallimento dello storico sciopero delle lancette. Il
secondo quadro è ambientato ai giorni nostri: Nino Russo, il nostro vandalo del
murales di fantasia, viene colto in flagrante e trascinato in commissariato per
un interrogatorio molto diverso da quello che si aspetta. Questi due eventi, a
cent’anni di distanza l’uno dall’altro, tessono fili invisibili sui significati
di impegno e disillusione, fiducia e indifferenza, fuoco e cenere.
13 Febbraio,
Lello Panico & Friends
21 e 22 Febbraio, "Molto dolore per
nulla" di e con Luisa Borini
disegno luci Matteo Gozzi, progetto sonoro Leo
Merati, abito Clotilde Official, produzione Atto Due
con il sostegno di ZUT!
e C.U.R.A Centro Umbro Residenze Artistiche e Strabismi
Selezione Strabismi
2022
Spettacolo vincitore In-Box 2024/25
Un racconto intimo e autoironico,
tra la profondità del monologo e la leggerezza della stand-up comedy.
Molto
dolore per nulla è la cronaca di una fatica, quella che si fa per crescere, per
smarcarsi dai modelli di riferimento e per imparare a rispettarsi per come si è.
È uno sguardo sulla pazienza che si impara ad avere quando cambiamo di continuo
senza mai riconoscerci; è un invito a essere fiere delle cicatrici e a non avere
paura di mostrarle. Sul palco vuoto, solo una donna e un microfono a farle da
scudo che protegge e al tempo stesso censura una parte di sé.
Molto dolore
per nulla è il racconto dei troppi amori dell’artista, troppo amati, intrecciato
a storie di persone che negli anni ha incontrato, ascoltato, conosciuto,
consolato.
È anche però la storia di quando ci si sveglia, di quando si
devono aprire gli occhi per salvarsi e ascoltare finalmente il vuoto di cui si
ha così terrore, scoprendo di quanta ricchezza è pieno.
25 e
27 Febbraio, Peppino. Mani dell’angelo - Versione light per narrazione
teatrale intima
Per un massimo di 25 spettatori a turno
Ideazione e Regia
Michele Pagano con Maria Macri
In uno spazio spoglio, senza luci né oggetti,
una voce sola racconta. È una donna adulta che riavvolge il filo dei suoi
ricordi, partendo da un’immagine precisa e luminosa: lei, da bambina, seduta sul
bordo della vasca a guardare suo padre che si fa la barba. La calma del gesto,
la schiuma bianca, il suono lento della lama sul viso. Un rituale che per lei
era magia.
Crescendo, inizia a desiderare di essere come lui, di sentirsi
libera come appariva lui davanti allo specchio. Ma fuori da quel bagno, il mondo
le ricorda spesso chi dovrebbe essere. L’infanzia si trasforma in adolescenza,
la voce si fa più incerta, il corpo cambia, e con esso arrivano dubbi, vergogna,
domande che non trovano risposta.
Attraverso piccoli episodi — la prima volta
in cui si rasa di nascosto, un vestito imposto, un rifiuto improvviso — si
costruisce un racconto fatto di silenzi e contrasti.
Lo spettacolo è una
confessione sussurrata, un ritorno lucido e fragile al passato, fino al momento
in cui la donna, ormai adulta, smette di voler somigliare a qualcuno per poter
finalmente somigliare a sé.
Un viaggio minimo e profondo sull’identità,
sull’amore silenzioso tra padri e figlie, e sull’accettazione.
Nessun
artificio, solo una storia
28 Febbraio, Silk and syncopation
groove
7 e 8 Marzo, Smash – Compagnia OfficinaTeatro (in
replica)
Ideazione e Regia Michele Pagano. Con Umberto Pappadia, Corrado Del
Gaizo
Scenografia Lello Pennacchio, Antonio Pagano, Giuseppe Duminuco
Produzione Officinateatro
Uno scontro. Un incontro. Un bar come ring.
Smash è il nome del bar dove tutto comincia. Dove due amici si ritrovano —
sempre — per discutere, ridere, scontrarsi, e cercare di capirsi. È il loro
campo neutro, la loro zona franca. Ma anche il luogo dove ogni parola può
diventare un colpo. Ogni silenzio, una strategia.
Smash è una partita: fatta
di colpi secchi, battute taglienti e silenzi pesanti come schiacciate a rete. A
volte si gioca per vincere, altre per non perdersi del tutto.
Tra battaglie
verbali, memorie condivise e sogni che non coincidono più, Smash ti chiede da
che parte stare. Ma forse, per una volta, si può tifare per entrambi.
Un’amicizia che resiste. O forse si spezza. In un bar che è più di un bar.
È
il loro campo. È la loro storia.
21 e 22 Marzo, "Stasera
sono in vena" Di e con Oscar De Summa
Produzione La Corte Ospitale
In
collaborazione con Armunia – Festival Inequilibrio
Finalista ai Premi UBU
2015 come migliore novità italiana.
Finalista Rete Critica 2015 come migliore
spettacolo.
Testo vincitore del Premio Cassino Off 2015
“Stasera sono in
vena è uno spettacolo ironico e amaro al tempo stesso, in cui racconto parte
della mia adolescenza in Puglia, negli anni Ottanta: sono gli anni in cui si è
formata la Sacra Corona Unita, organizzazione che ha allargato i suoi settori di
investimento scoprendo che il disagio umano è una delle cose che in assoluto
rendono di più sul mercato” Oscar De Summa.
Un racconto semplice sul
piano-sequenza di una terra che decide di cambiare direzione, di appropriarsi
del proprio male. Si sorride delle vicende del protagonista dall’inizio alla
fine, tranne in alcune fratture che interrompono la narrazione, che ci ricordano
che quello di cui stiamo parlando è vero, è già successo, e buttano una luce
sinistra sulla situazione di oggi: il mercato delle droghe performative, come la
cocaina, genera introiti che superano il Pil di alcune nazioni come la Spagna o
la stessa Italia.
8 e
10 Aprile, Orfeo. Euridice – Versione light per narrazione teatrale
intima
Per un massimo di 25 spettatori a turno
Ideazione e Regia Michele
Pagano con Francesca Natale, Giuseppe Marino
In uno spazio nudo, senza
scenografie, senza musica, senza costumi, venticinque spettatori per volta sono
chiamati a entrare nel cuore della storia. Orfeo ed Euridice non sono più figure
mitologiche, ma due essenze universali, spogliate della leggenda, restituite
alla fragilità umana. In questa riscrittura di Michele Pagano, la discesa agli
Inferi non è un viaggio nell’aldilà, ma dentro l’irreparabile: cosa resta quando
l’amore non basta a salvare?
Ogni turno è irripetibile. Ogni spettatore è
parte del rito.
18 e 19 Aprile, Compagnia OfficinaTeatro
presenta "Leni. La regista di Hitler"
Ideazione e regia Michele Pagano. Con
Patrizia Bertè, Dalila Fiore , Gabriele de Carlo
Scenografia Lello Pennacchio
| Antonio Pagano | Giuseppe Duminuco
Produzione Officinateatro
LENI è
un’indagine teatrale potente e disturbante sull’ambigua figura di Leni
Riefenstahl, regista visionaria e controversa, artefice di alcuni dei più
influenti film di propaganda del regime nazista. Officinateatro porta in scena
la vera storia di una donna divisa tra l’arte e l’ideologia, tra il genio
estetico e il peso della complicità.
Attraverso un linguaggio scenico crudo e
raffinato, lo spettacolo ricostruisce i passaggi chiave della vita di Leni:
l’ascesa nella Germania hitleriana, il rapporto privilegiato con il Führer, la
creazione di opere iconiche come Il trionfo della volontà e Olympia, fino
all’inesorabile caduta e all’ostinata autodifesa che ha segnato i suoi ultimi
anni. Leni si dichiara innocente, artista pura, ignara degli orrori. Ma può
l’arte essere innocente quando dà forma al potere?
2 e 3 Maggio,
Liberaimago in "La macchia"
con Francesca Borriero, Emanuele Valenti |
Michelangelo Dalisi
Testo e Regia Fabio Pisano
Musiche originali Francesco
Santagata
Costumi Rosario Martone
Ideazione scenica Luigi Ferrigno
Disegno luci Paco Summonte
Assistente alla regia Francesco Luongo
Una
co-produzione Liberaimago con Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e il
supporto del Teatro Area Nord di Napoli
Testo vincitore del premio
Nuovesensibilitá 2.0.
Testo vincitore del premio Words Beyond – Translating
Borders.
Pubblicazione sul numero 2/2022 della rivista HYSTRIO Trimestrale di
teatro e spettacolo.
Pubblicazione nella raccolta “Prossimita” edito da
Editoria & Spettacolo.
Pubblicazione nella raccolta Words Beyond a cura di
Teatro degli Sterpi e Bottega Errante edizioni.
Spettacolo vincitore del
premio Napoli Cultural Classic 2023 per il miglior cast.
Un giovane, forse
straniero, si presenta in un appartamento di periferia per segnalare una perdita
d’acqua proveniente dal bagno al piano superiore, che ha causato umidità nel suo
soffitto. La coppia che abita lì, formata da un uomo integerrimo ex agente di
frontiera e da una donna turbata da un vecchio tradimento, reagisce con fastidio
e ostilità. Il dialogo tra i tre si rivela teso e conflittuale, privo di ascolto
reale. L’uomo, indossando la sua vecchia divisa, finisce per trattare il ragazzo
come un clandestino, e quest’ultimo, nel panico, tenta persino di offrirgli
denaro pur di accedere al bagno e risolvere il problema.
Dal 15 al 17 Maggio,
Emiliano Battistini in "I cento suoni (Audiowalk)" – (spettacolo
itinerante in cuffia, max 30 spettatori a turno, durata 50 minuti)
Ideazione
Emiliano Battistini, Enrico Partisani, Giovanna Priarione
Regia | sound
design | musiche Emiliano Battistini
Voce narrante Massimo Nicolini
Voce
guida Elisa Angelini
Gesti vocali Emanuel Aureli
Consulenza tecnica Chiara
Ligi
“I cento suoni Audiowalk” è al contempo un’opera e un’azione artistica
che, attraverso la sound art, intende coniugare paesaggio e letteratura. L’opera
è ispirata al romanzo breve “I cento uccelli” di Tonino Guerra (1974) e consiste
in una composizione elettroacustica che comprende almeno tre livelli
compositivi:
a) la voce dei personaggi protagonisti;
b) i canti di origine
etno-musicologica citati nel libro e le musiche appositamente create;
c) i
suoni dell’ambiente.
L’azione artistica, proposta al pubblico, è quella di
ascoltare tale opera sonora camminando, proponendo una passeggiata sonora
(soundwalk) “aumentata”, grazie a delle cuffie audio (dunque una “audiowalk”) da
tenere lungo il corso dell’esperienza, che è al contempo personale e di gruppo.
LE NOVITÀ DELLA STAGIONE
•
Progetti “Light”
OfficinaTeatro lancia due produzioni in versione “light”
(senza scene, costumi e musiche), con pubblico ridotto a max 25 spettatori e
biglietti a prezzo popolare:
o Peppino – mani dell’angelo
o Orfeo.
Euridice
Una formula accessibile, intima e pensata per chi non ha potuto
vedere gli allestimenti completi.
• Il ritorno di uno spettacolo cult
Stasera sono in vena di Oscar De Summa torna dopo undici anni di successi,
ancora attualissimo, ancora necessario.
• Spettacoli esperienziali
o
Retrovisori: uno spettatore per volta, in auto.
o I cento suoni: audiowalk
itinerante in cuffia, 30 spettatori a turno, 50 minuti di cammino narrativo
LE SERATE MUSICALI
Curate da
Alessandro Ferrara e Domenico De Marco, le serate musicali vedranno
protagonisti:
• Simona De Rosa 5et
• Gigi Cifarelli 5et
• Simona Boo &
Diego Imparato
• Lello Panico & Friends
• Silk and Syncopation Groove
OLTRE IL TEATRO
• Continua la
collaborazione con il Comitato per Villa Giaquinto, che proporrà una rassegna
cinematografica gratuita nello spazio di OfficinaTeatro.
• A fianco dei corsi
di recitazione, debutta il corso di pittura per bambini condotto da Anna Lotti.
• La Domus Svelata di Santa Maria Capua Vetere ospiterà mostre, installazioni e
spettacoli in dialogo con il cartellone principale.
• Prima degli spettacoli,
esposizioni artistiche e performance live arricchiranno l’esperienza degli
spettatori.
• Dopo gli spettacoli, il tradizionale incontro tra pubblico e
artisti: uno spazio per il confronto, la parola e la condivisione.
INFO E PRENOTAZIONI
OfficinaTeatro, Via degli Antichi Platani, Caserta
Prenotazioni:
3491014251, www.officinateatro.com,
info@officinateatro.com,
Instagram / Facebook: @officinateatro