Opera di Ernesto Tatafiore

opere di Franco Viola

Dadò, scultura a S. Leucio

 

Eventi Invernali promossi dall'EPT di Caserta

Caserta e provincia (ce), da dicembre 2009

Comunicato stampa

Arte, musica e architettura per un calendario di eventi ideato non solo per le festività natalizie ma per l’intero periodo invernale. A promuoverlo è l’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, grazie ai fondi della Regione Campania e in collaborazione con il Comune di Caserta e la Soprintendenza ai Beni culturali. L’obiettivo è di incrementare i flussi turistici verso i principali attrattori del capoluogo.
Le iniziative arricchiscono e s’integrano con il fitto programma di eventi di “Natale a Caserta”.
In dettaglio gli eventi programmati:
12 dicembre - 16 gennaio 2010: “Le luci e la pietra” a San Leucio. Direttore artistico l’architetto Giuseppe Coppola.
Opere di: Cinzia Anguissola D’Altoè, Giuseppe Coppola, Laura Cristinzio, Riccardo Dalisi, Setsu e Shibnobu Ito, Ugo Marano, Felix Policastro, Daniela Puppa, Franco Raggi, Patrizia Scarzella.
Si inaugura domenica 13 dicembre alle ore 18,00 la manifestazione “Le luci e la pietra. San Leucio design LAB 2009”, realizzata su progetto e coordinamenato dell’architetto Giuseppe Coppola, manifestazione che coinvolge l’intero complesso monumentale di San Leucio trasformando l’illuminazione temporanea del borgo in un laboratorio di design alla scala urbana.
All’intervento di Ugo Marano in Piazza della Seta, che segna il punto di partenza dei percorsi e si propone come sintesi ideale e concettuale dell’idea stessa di paesaggio, si aggiungono altre tre istallazioni illuminate con spot e sagomatori teatrali: una spirale realizzata con 13 sassi in ceramica su progetto di Patrizia Scarzella e due totem-obelischi di Cinzia Anguissola D’Altoè e Franco Raggi, ubicati rispettivamente al centro dello scalone e nel cortile di Re Ferdinando, che individuano e rendono visibili a distanza gli spazi strategici di un percorso fisico e ideale.
Sei differenti interventi luminosi interagiscono con le istallazioni puntuali e accompagnano il visitatore: i pali di Riccardo Dalisi, che fanno ali al passaggio lungo la strada che conduce ai piedi dello scalone; le strutture in ferro e metacrilato di Laura Cristinzio, che abitano il giardino di fronte; i lampioni esistenti, trasformati in femminili presenze angeliche a protezione dell’abitato, di Giuseppe Coppola; i sette lampadari di Daniela Puppa che sormontano il giardino pensile e si stagliano contro il cielo; infine i grandi lumi sospesi di Setsu e Shibnobu Ito e i cubi di Felix Policastro, ultimo intervento prima di accedere nel Belvedere.
Prodotto di punta del pensiero illuminista applicato all’industria e a un nuovo modello di organizzazione sociale, San Leucio possiede sia le premesse storiche e culturali, sia la dimensione fisica dello spazio per trasformarsi in un laboratorio di sperimentazione su design e ambiente urbano. La costruzione di apparati provvisori o macchine per la festa, che nel Seicento rappresentava un elemento chiave della cultura barocca, coinvolgendo i più grandi architetti, pensatori e artigiani dell’epoca, caratterizzandosi come momento di circolazione delle idee e sperimentazione di modelli compositivi, trova in questo contesto una location d’eccezione per una grande esposizione all’aperto
Legare assieme San Leucio e la festa vuol dire anche tracciare un filo sottile tra illuminismo, barocco e la cultura contemporanea del design. Città dei Lumi idealmente compiuta nella sua geometria essenziale e parzialmente edificata attraverso la somma di frammenti riconoscibili nella loro individualità architetturale, San Leucio rappresenta forse il più attraente tra gli scenari per interrogarsi sul futuro del design contemporaneo, in equilibrio tra l’esatta geometria della sua funzione e il recupero di elementi emozionali, simbolici, spettacolari che oggi nuovamente gli appartengono.
Fanno parte della rassegna e forniscono una ulteriore chiave di lettura una mostra e un convegno:
“Terre Blu landscapes”, la mostra che si inaugura sabato 19 dicembre, focalizza il rapporto di continuità tra le istallazioni che animano il complesso leuciano e le ricerche condotte da Terre Blu sul design applicato ai contesti urbani e al paesaggio.
“Sensibile scape. La performatività del design alla scala urbana e territoriale”, il convegno curato dalla Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli, che si tiene il 13 gennaio, mette a confronto esperienze progettuali differenti e approfondisce da un punto di vista teorico il rapporto tra design e territorio.
Tutti i materiali elaborati nel corso della manifestazione saranno oggetto di un volume che sarà presentato al pubblico e alla stampa nel prossimo mese di aprile.
18 dicembre - 31 gennaio 2010: “Metafisiche del colore del terzo millennio”, 22 opere pittoriche dell’artista Franco Viola al Museo di arte contemporanea della città di caserta, presso il Belvedere di San Leucio. Direttore artistico Massimo Sgroi.
“Le metafisiche del colore nel terzo millennio”
Il vernissage della mostra “Metafisiche del colore del terzo millennio”, questo il titolo della personale dell’artista nato a Gaeta nel 1953, è in programma per venerdì alle 18.30. Ventidue le opere pittoriche in esposizione di “uno dei migliori neo-espressionisti d’Europa, accolto con successo soprattutto in Germania”.
La mostra, che rientra nel ricco calendario di eventi ideato dall’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta per l’intero periodo invernale, rappresenta una risposta all’illegalità e alla sovrabbondanza dei messaggi mediatici del nostro tempo. “Gli erranti”, “Miraggio”, “Crepuscolo”, questi i nomi di alcune delle opere in mostra in cui “i colori sono affrancati da ogni possibile funzione documentaria, intrisi di puro valore pittorico”, come ha scritto il critico d’arte dell'Herald Tribune David Galloway in uno dei contributi presenti in catalogo.
Legato alla tradizione paesaggistica, alla fusione di colore e forma, per Viola, ingegnere elettrotecnico e studioso di discipline spaziali, l’arte è un connubio inscindibile di esperienza e razionalità. Attratto particolarmente dall'opera di Gauguin, Caspar David Friedrich e degli espressionisti nordeuropei, Viola persegue una ricerca lontana dai movimenti e dalle correnti che lo spingono verso uno stile estremamente personale, attraverso il quale luce ed energia sembrano emergono dalle sue tele fino a colpire lo sguardo del visitatore. In particolare, le opere più recenti sono il frutto del crescente interesse di Viola per il minimalismo di Barnett Newman, la luminosità del colore e il lirico astrattismo di Mark Rothko, il concetto del sublime delle opere di Clyfford Still.
A metà strada della sua tappa casertana “Le metafisiche del colore nel terzo millennio” sarà oggetto di un convegno di studi, fissato per il 13 gennaio alle 11 nell'aula magna della Facoltà di studi politici “Jean Monnet”, al Belvedere di San Leucio. Saranno presenti Lóránd Hegyi, David Galloway, Massimo Sgroi, Gaia Salvatori e Alfredo Fontanella.
Il 13 gennaio convegno sul tema al Belvedere con l’intervento, tra gli altri, del critico dell’Herald Tribune, David Galloway.
18 dicembre-20 marzo 2010: Mostra “I maestri di Terrae Motus: Ernesto Tatafiore” a cura di Mario Franco.
La mostra di Ernesto Tatafiore alla Reggia di Caserta, dal 18 dicembre 2009 al 20 marzo 2010, si inserisce nel ciclo di esposizioni degli artisti che hanno dato vita alla collezione permanente “Terrae Motus” voluta dal gallerista Lucio Amelio ispirata dall’evento sismico del 23 novembre 1980. 
L’evento, promosso dalla Regione Campania e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, curato da Mario Franco e coordinato da Ferdinando Creta, intende offrire un panorama della più recente produzione di uno dei grandi artisti presenti nella collezione
L’esposizione delle opere di Ernesto Tatafiore, si snoda su un percorso che ha inizio con  un corridoio i cui due lati sono tappezzati da un ingrandimento che rappresenta un lavoro sulla Rivoluzione Francese realizzato nel 1980 dall’artista napoletano.
Nelle  successive 5 sale sono esposte 100 opere del Maestro  per offrire un panorama della sua recente produzione tra cui 41 tele e 30 disegni realizzate nel 2009 e 29 sculture in ferro bronzo e oro create negli ultimi 20 anni.
Il catalogo, edito da Colonnese, da gennaio sarà in vendita su tutto il territorio nazionale

26 dicembre - 06 gennaio 2010: Il Presepe vivente del ‘700 napoletano alla Vaccheria, a cura della Proloco “L’antico borgo”. Direttore artistico Giovanni Marino. Il Presepe vivente è ormai entrato a pieno titolo tra le manifestazioni culturali più visitate in Terra di Lavoro (30mila paganti durante la scorsa edizione) ed è giunto alla sua XII edizione. Un affascinante viaggio alla scoperta della Nascita di Cristo, attraverso un sentiero che mostra la vita quotidiana di un’epoca ormai estinta da tre secoli, in un luogo inconfutabilmente campano, la Frazione della Vaccheria a Caserta, voluta da Ferdinando IV nel 1773 come riserva di caccia ed allevamento sperimentale di bovini.
2 gennaio ore 19.00: Concerto di Capodanno nella Cappella Palatina della Reggia con la Nuova Orchestra “Scarlatti” diretta da Aldo Sisillo.
Gennaio – Marzo 2010: Versione invernale dei “Percorsi di luce” alla Reggia di Caserta.
Versione invernale dei “Percorsi di luce” alla Reggia di Caserta. Un nuovo grande evento serale nelle sale e nelle stanze di Palazzo Reale, fra luci, suoni, video, accompagnati dalla voce di Giancarlo Giannini. Un’esperienza unica, vissuta nella scansione del concetto ‘Tempo’, in due diverse e contrapposte interpretazioni, entrambe riassunte nel titolo ’Tempo Reale’. Tempo Reale, nel senso di Real Time, l’ora e il contemporaneo, e di Royal Time, l’antico, l’epoca di Re e Regine. Due aspetti di un medesimo significato temporale, due istanti paralleli. Lo scopo è quello di vivere un’esperienza dove per una magia o per una deviazione della nostra fantasia si incontrano il Real Time e il Royal Time. Sarà l’incontro con l’idea del maestro Vanvitelli e con la sua genialità nel costruire il mirabile scalone, momenti figurati di presentazione e magnificazione del Re, il padrone di casa, che ne proiettano il suo significato in un’accezione di senza tempo, di perenne futuro
Fino al 10 gennaio: Mostra “La Reggia e le Regine”, nella sala di Alessandro della Reggia di Caserta, con l’esposizione di abiti autentici delle dinastie regali e di abiti da film della Collezione Tirelli Costumi. L’iniziativa s’inserisce nell’ambito del progetto “La Reggia delle Meraviglie”.
Fino al 20 gennaio: Prosegue la mostra “Invito al Cremlino” negli appartamenti storici della Reggia, a cura di Camera di Commercio e Soprintendenza.

Alcuni degli eventi sono inseriti in Natale a Caserta

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