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Il teatro "Caserta città di Pace"

 

Una scena di "Felliniana"

 

Giovanni Meola, regista di "Pirandellando"

 

Luigi Credendino in "L'uomo dal fiore in bocca"

Cira Di Gennaro

  

Eventi teatrali al Teatro “Caserta Città di Pace”

Puccianiello (CE) – dal 29 novembre 2008 al 7 marzo 2009

Comunicato stampa

Forte di un buon successo di critica e di pubblico per la scorsa edizione di “Eventi teatrali”, la Commissione Cultura della Comunità “Caserta Città di Pace”, si ripropone, anche quest’anno, nella veste di impresario teatrale, cercando di superarsi nell’offerta. Coadiuvata in questo impegno dall’Associazione Culturale e Teatrale “Gli Esclusi”, propone una cinquina di spettacoli giocati sul filo della poesia come melodia, del sogno come spettacolo e dell’impegno sociale e culturale come costante del quotidiano. Sicuramente, un impegno non facile, ma l’obiettivo che la commissione si prefigge è proprio quello di suscitare nel pubblico un vero impatto introspettivo con la leggerezza dello spettacolo.

    
I Cantastorie di Milano


Sabato 29 novembre 2008, ore 21:00 (nostro articolo)
I Cantastorie di Milano in “Amico fragile”, dalla collina di Spoon River al Fiume Sand Creek passando per Via del Campo …: Tributo a Fabrizio De André
Voci Recitanti: Ambra Gariboldi, Barbara Bernasconi. Chitarra: Fabio Spruzzola. Chitarra e voce: Umberto Bernasconi. Ideato e allestito da Umberto Bernasconi
Due chitarre e tre voci per raccontare De André: la sua musica e la sua visione poetica del mondo. Un mondo, in cui all’emarginato viene data la dovuta attenzione ed è restituita sul filo della poesia la dignità perduta. Lo spettacolo è un viaggio immaginario attraverso le ballate che denunciano l’orrore di tutte le guerre, le cupe atmosfere ispirate dalle poesie di Villon, passando da via del Campo fino alla collina di Spoon River, attraversando il Fiume Sand Creek per scendere, poi, lungo quella spiaggia dove, all’ombra dell’ultimo sole s’era assopito un pescatore.

Sabato 13 dicembre 2008, ore 21:00
L’Associazione Culturale Artistico Musicale “Enrico Caruso” presenta “Sognando … celebri melodie”, Concerto spettacolo
Interpreti ed esecutori:
Soprano: M° Cira Di Gennaro, M° Anna Giulia Foglia
Tenore : M° Enzo Errico
Baritono: M° Maurizio Esposito
Cameristi del Teatro San Carlo di Napoli
Pianista ed arrangiamenti musicali: M° Rosario Messina
Voce recitante: Giovanni Marino
Collaboratore ed assistente: Alessandro Tebano
Direzione artistica: Soprano M° Cira di Gennaro
Viaggio musicale nel mondo dell’opera: arie, duetti e pezzi d’insieme.
Excursus su famose melodie tratte dalla opere di Mozart, Rossini, Puccini, Bellini, Donizetti e Verdi.
Dopo il successo ottenuto lo scorso 7 giugno con il concerto-spettacolo “Operetta…che passione”, ritorna al Teatro “Caserta Città di Pace”, l’Associazione Culturale Artistico Musicale “Enrico Caruso” di Caserta, presentando, in questa occasione, per la prima volta a Caserta, l’opera “Sognando…Celebri Melodie”. E' un concerto-spettacolo scritto, diretto e interpretato dal Soprano M° Cira Di Gennaro, valente e talentuosa artista di terra di lavoro, già protagonista con lo spettacolo “Operetta… che passione”, sempre da lei scritta, diretta e interpretata. Al suo fianco, come interpreti, ci saranno altrettanti validi e talentuosi artisti come il Tenore M° Enzo Errico, il Soprano M° Anna Giulia Foglia e il Baritono M° Maurizio Esposito. Con la partecipazione dei Cameristi del Teatro San Carlo di Napoli. Pianista e direttore d’orchestra sarà invece il M° Rosario Messina. Importantissima la collaborazione e assistenza di Alessandro Tebano. Il tutto, accompagnato dalla voce narrante di Giovanni Marino. “Sognando… Celebri Melodie”, rappresenta “un cammino nell’affascinante mondo dell’opera attraverso l’esecuzione di melodie tratte da opere di grandi compositori quali Mozart, Rossini, Puccini, Bellini, Donizetti e Verdi”.


Pirandellando

Sabato 24 Gennaio 2009 ore 21,00, (nostro articolo)
‘Virus Teatrali’ presenta “Pirandellando”, due atti unici di Luigi Pirandello: “L’uomo dal fiore in bocca” e “Cecè”. Regia e adattamento: Giovanni Meola. Con (in o.a.): Luigi Credendino, Sara Missaglia, Enrico Ottaviano. costumi e elementi di scena: Annalisa Ciaramella
Le due opere sono state scelte da Meola per la loro complementarità ad «illustrare»,in modo compiuto, l’universo pirandelliano nonché la nostra attualità. La sua regia è, come sempre, improntata all’apparecchio d’un quadro vivo, non paludato né che s’impaluda; e in riscontro, Enrico Ottaviano, Luigi Credendino, Sara Missaglia hanno agio di renderci un’interpretazione che tocca con efficacia sia le corde del pathos che del brio, con picchi da risata e pianto o quasi; e questo mai con mezzucci. L’operazione di Giovanni Meola, dunque, si distingue da tante operazioni consimili, perché, rivelando una cifra stilistica ed artistica notevolmente superiore alla media, ci dimostra che è ancora possibile trattare l’opera di un autore classico e straconosciuto senza scivolare nell’ovvia prosaicità dell’ordinario e del commerciale .
“L’uomo Dal Fiore In Bocca”
Inizio nottata in una stazione ferroviaria : due uomini si incontrano e cominciano a parlare.
Ma alle vacuità e quotidianità di uno ben presto si contrappone la feroce e ansiosa voglia di godere l’attimo dell’altro che, condannato a morte da un tumore a forma di fiore sul labbro, racconta di una consapevolezza che solo il condannato a morte che sa di esserlo può raggiungere.
“Cecè”
Nella Roma post-unitaria Cecè, faccendiere e donnaiolo impenitente, riesce a truffare sia un commendatore venuto a ringraziarlo per un favore ricevuto che una splendida ragazza, che, per conquistare e mostrare agli amici, è beneficiaria di alcune cambiali che Cecè riesce abilmente a farsi restituire riuscendo a mantenere in piedi la stessa relazione con la ragazza.
note sul progetto
I due atti unici,uno drammatico l’altro insolitamente brioso e leggero (“Cecè” è peraltro il primo lavoro scritto appositamente per la scena) hanno una caratteristica comune : illustrare contemporaneamente, e in modo compiuto riteniamo, l’intero universo pirandelliano ma anche la nostra società attuale con una vividezza addirittura allarmante, ché dall’epoca del grande darammaturgo certi costumi e comportamenti non sono affatto cambiati. Due atti unici dal segno opposto ma altrettanto significativi della poetica del maestro di Agrigento.


Felliniana


Sabato 14 Febbraio 2009 ore 21,00 (nostro articolo)
Teatro Potlach, Laboratorio di ricerca e sperimentazione teatrale dal 1976 diretto da Pino Di Buduo, presenta "Felliniana", Viaggio teatrale e musicale attraverso il mondo, i personaggi, le visioni di Federico Fellini
Regia di: Pino Di Buduo. Con Daniela Regnoli; Nathalie Mentha; Maurizio Stammati; Lara Patrizio; Ivan Tanteri; Alessandro Cavoli; Nicoletta Grasso. Drammaturgia: Stefano Geraci. Scenografia: Luca Ruzza
Come in un immaginario set cinematografico appaiono e riprendono vita alcuni dei più famosi personaggi dei films di Federico Fellini.Dal mondo dell’avanspettacolo di “Luci del varietà” due guitti ci ripropongono alcune delle più famose macchiette del tradizionale Teatro di Rivista. E poi ecco "Lo sceicco bianco", il celebre personaggio dei fumetti interpretato da Alberto Sordi, che ci appare con il suo esotico e affascinate costume bianco da un'altissima altalena per sedurre l'ingenua sposina, accanita lettrice di fotoromanzi, mentre lo scintillante Clown Bianco ed il leggendario Frou Frou dei "Clowns" ci trasportano ancora una volta nella magica atmosfera del circo. Le note di un walzer di Strauss introducono il personaggio interpretato da Pina Bausch nel film "E la nave va", una principessa cieca in grado di percepire e di descrivere tutte le sfumature dei colori della musica. E poi ancora la solitudine di "Casanova" famoso amatore che, ormai solo, danza con una bambola contornato dalle maschere veneziane dai neri mantelli rotanti. La fatica di "Ginger e Fred", due guitti ormai vecchi che danzano per la televisione ricalcando i passi dei più famosi ed omonimi ballerini del Musical americano. Ed infine "Amarcord", con la dignità dell'avvocato in bicicletta depositario degli aneddoti e delle storie della città, lo stupore del vecchio nonno che si perde nella fitta nebbia a pochi passi dalla propria casa e il sogno di Gradisca, bella e seducente parrucchiera che spera ancora di potere un giorno partire e incontrare il grande amore; e per finire l'arrivo del Rex immensa nave transoceanica che appare come in un sogno nel mare di Rimini.
I personaggi dopo aver raccontato le loro storie grottesche e commoventi si troveranno riuniti tutti nel carosello finale di "Fellini 8 e mezzo" tra neve, vento, nebbia, quegli effetti speciali cari al magico mondo del cinema di Fellini.
Venerdì 6 e Sabato 7 marzo 2009, ore 21:00   (nostro articolo)
Gli Esclusi in “Uommene o brigante ?” Prova generale di “‘O juorno ‘e San Michele” di Elvio Porta
Musiche: Emilio di Donato. Movimento tecnico: Nicoletta Munno. Regia Anna D’Ambra
Opera corale: protagonisti un intero villaggio e tre figure umane lontane dall’iconografia tradizionale: un prete, Don Luigi (che ricorda certi tenaci pastori di oggi), una donna Maria Avigliano (che sembra cercare un legame con talune figure femminili della tragedia greca, offrendo il cadavere del figlio come bandiera della rivolta contadina) e un regista teatrale (che cerca, attraverso il teatro, di recuperare in un pubblico sonnolento l’identità di un popolo: un’identità sommersa nel tempo dalla menzogna storica e dalle regole del profitto moderno) .
C’è qualcosa in queste figure che può essere il senso di una più convinta partecipazione popolare alla gestione della comunità; qualcosa che può essere la stanchezza per le grandi parole, con le quali ci gonfiamo ogni giorno la bocca, e una voglia, invece, concreta di fatti. C’è il discorso delle radici: cercare, servendosi dello strumento teatro, di capire perché il popolo del Sud sembra sempre sul punto di estinguersi, e che cosa lo induce a rinascere, a riprovare daccapo, a rifarsi la croce ogni mattina. C’è lo smarrimento dell’uomo meridionale di oggi, quando si sente additare come appendice purulenta di uno Stato, dove il Sud è condizionato e gestito dalla forza – denaro del Nord.

Teatro “Caserta, Città di Pace”, Puccianiello (CE)
Direzione organizzativa: Commissione Cultura Comunità “Caserta, Città di Pace”, Associazione “Gli Esclusi”
Direzione amministrativa: Michela Cerrato
Direzione artistica: Anna D’Ambra

Per informazioni, prenotazioni e prevendita
Dal lunedì al sabato dalle ore 17,00 alle 19,00 presso Sede Commissione Cultura, Comunità “Caserta,Città di Pace”, Via SS.Nome di Maria - Puccianiello Caserta, Tel. 3381002496- 3494208971
Biglietto € 12,00; abbonamento € 40,00

Consulta anche Teatro Caserta Città di Pace: programma 2008/09

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