Teatro Civico 14: “Cunto”

Caserta (CE) – 27 febbraio 2010

Articolo e foto di Damiano Gedressi

Uno spettacolo piacevole ed interessante è andato in scena ieri sera al Teatro Civico 14 di Vico Della Ratta a Caserta, frutto di un’idea di Alessandro Cavoli, regista di Rieti, che ha affidato ad una bravissima Anna Minganelli l’interpretazione di “Cunto”, testo che trae ispirazione da tre favole della tradizione europea: Davanti alla Legge di Kafka e Petrosinella La Gatta Cenerentola di Giambattista Basile il celebre scrittore napoletano del seicento.
La commedia è un atto unico di breve durata, in cui la protagonista è un’artista di strada che girovagando, porta in scena questo spettacolo. Il pretesto è quello di raccontare appunto, tre favole che servono si, ad intrattenere il pubblico, ma anche per far addormentare il suo piccolo bambino che è continuamente in viaggio con lei. Anna Minganelli dà prova di grande interpretazione, non si risparmia e mette in scena tutte le sue abilità, suonando svariati strumenti musicali, dalla chitarra al flauto dolce, passando per la tammorra ed i tamburi, fino ad arrivare a danzare la taranta. Il messaggio dello spettacolo e subito chiaro, complice una narrazione ed un linguaggio molto semplici, arricchiti dalle sfumature dei vari dialetti regionali italiani, tra tutti il ceccano ed il romagnolo, con cui i vari personaggi delle tre fiabe sono caratterizzati.
Tutto rimanda alle origini del teatro, dove la tradizione popolare della favola s’intreccia alla recitazione lineare e diretta. Anche la scenografica contribuisce a dare questo effetto, propria del teatro di strada, in grado di cambiare con poche manovre da parte dell’attore in scena.
L’utilizzo della danza, degli strumenti musicali e della maschera, arricchiscono questo valore di teatro vero, che affonda le origini nella tradizione popolare italiana ed europea.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Rigodon di Rieti, “analizza tre aspetti dell’animo umano, attraverso le tre storie narrate; il protagonista di Davanti alla Legge, è un uomo che metaforicamente attende una svolta nella sua vita, senza però far nulla perché questa avvenga, accettando passivamente il proprio destino. La Gatta Cenerentola invece, fa un passo in avanti riuscendo a compiere un’ascesa sociale, divenendo da sguattera, una principessa. Il destino di Petrosinella invece è un’ascesa sociale al contrario che arriva fino al basso; una principessa, che stanca della vita di palazzo, rinuncia a tutto, scappa via, per poi apprezzare alla fine proprio quella tranquillità da cui è fuggita” ci racconta il regista Alessandro Cavoli alla fine della rappresentazione. Stasera si replica, diamo dunque appuntamento agli spettatori in sala, per poterci accomodare tutti, seduti ad ascoltare favole.

consulta: Teatro Civico 14: programma 2010

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