Teatro Comunale: Lina Sastri in "Per la strada"
Caserta – 30 Gennaio 2010
Articolo di Valentina Sanseverino
Una giornata con Lina Sastri “mmiezz e' via”, nei vicoli della “sua” Napoli.
Ventiquattro ore, scandite dal passaggio dal sole alla luna nelle fantastiche
luci di Bruno Garofalo, che ha curato anche le scenografie di questo spettacolo
che porta la firma di una delle più grandi interpreti contemporanee del teatro
partenopeo. Ma c’è molto più del teatro in “Per la strada – Mmiezz e’via”:
l’attrice, cantante e autrice partenopea si racconta con un testo delicato e
personalissimo, un monologo di una donna in abito rosso e valigia sullo sfondo
di una Napoli da cartolina. Un monologo in cui la parola è solo una – e nemmeno
la principale, visto che la prosa è ridotta quasi all’osso – delle forme
espressive per raccontare la storia di un lungo addio, della partenza mai
avvenuta di una donna che tenta di lasciare la città, ma una valigia troppo
carica di amore e odio, di ricordi, di personaggi, di sogni e malinconie, di
musica e danze, troppo pesante da portar via, la inchioda dov’e, convincendola a
restare..
Nel vicolo immaginario di una Napoli di ieri e di oggi, “mmiezz e’ via” a farla
da padrona è la musica: Filippo D' Allio, Ciro Cascino, Salvatore Minale,
Claudio Romano, Gianluca Falasca, Salvatore Piedepalumbo, Luigi Sigillo,
Riccardo Esposito Abate e Antonio Mosca musicano dal vivo un percorso attraverso
le emozioni, animato dal ritmo di brani che spaziano dal repertorio classico
napoletano a composizioni recenti - Carlo Faiello, Lino Cannavacciuolo, Enzo
Gragnaniello, Salvatore Ferraiuolo, Pino Daniele, Brunello Canessa e Giovanni Di
Gennaro, la cui "Canzone Napulitana" ha dato anche il titolo alla raccolta del
cd che uscirà in questi giorni, un disco che include 22 brani del repertorio
classico partenopeo, accompagnati da una lunga intervista di Vincenzo Mollica e
distribuito da Raitrade. La voce struggente di Lina Sastri accompagna i passi di
una danza leggera, a cui partecipano altri quatto ballerini, una sorta di tango
alternato a danze popolari tradizionali, con cui l'inarrestabile artista
scandisce il ciclo di un giorno senza tempo in un vicolo sospeso tra passato e
presente. Una piece che esemplifica, nella sua disarmante semplicità e nella sua
commuovente bellezza, il desiderio di fuggire e la voglia di restare che
incarnano le contraddizioni della città amata e odiata da tanti giovani con la
valigia, sul punto di partire ma con lo sguardo malinconico rivolto
all'indietro, alle bellezze, alle musiche, alle danze di una città che nei
piccoli vicoli popolati da gente di strada, “mmiezz e' via” racchiude la sua
sconfinata grandezza.
Consulta:
Teatro Comunale Di Caserta: Stagione Teatrale 2010/2011