Andrea Cosentino

  

Andrea Cosentino in "Telemomò Live" al Teatro Civico 14

Caserta – 15 Novembre 2014

Articolo di Alessia Aulicino

Tutto quello che si dice o scrive di Andrea Cosentino, del suo modo di fare teatro, del suo linguaggio teatrale e sulla sua ironia tagliente, sarà sempre riduttivo, limitato e semplicistico.
"Telemomò live" è il racconto della sua surreale televisione autarchica, andato in scena lo scorso weekend al Teatro Civico 14 di Caserta.
E' un riso amaro quello che si accende sui volti degli spettatori durante lo spettacolo di Cosentino, amaro perché si ride di se stessi, spettatori passivo i e attoniti di una televisione che ci sovrasta, ci controlla, ci mostra solo ciò che desidera svelare attraverso il sapiente gioco di primi piani, campi e controcampi.
Cosentino costruisce la sua personale televisione con un cavalletto, lo schermo bucato di una vecchia tv, bambole di plastica, parrucche, pezzi di manichini, giocattoli e oggetti vari. Capovolge il linguaggio televisivo, indagandolo fino a svelarne i più oscuri ingranaggi, lo trascina all'interno della sua "telemomò", televisione artigianale, interattiva, ecologica. Passa in rassegna tutto il repertorio della tv generalista: soap-opera e telegiornali, documentari e pubblicità, video musicali e programmi per bambini.
Andrea Cosentino, uno dei nomi più rappresentativi della scena indipendente romana e nazionale, porta in scena uno spettacolo in divenire che si muove tra il cabaret e la commedia dell’arte, il teatro delle marionette e la parodia. Lancia, attraverso una televisione trasparente, improbabili proclami politici e surreali analisi sociologiche, non molto velati affondi alla società contemporanea e alle sue "malattie". "Se la TV ha fatto l’Italia d’oggi, da lì si dovrà passare per disfarla". Racconta una televisione che mostra senza svelare, che evidenzia senza scavare, che si nasconde dietro un linguaggio fatto di schemi stereotipati, provati, convalidati, empiricamente testati. Cosentino mima la povertà del linguaggio televisivo attraverso la povertà dei suoi mezzi scenici, come dice lui stesso in un'intervista, si sforza di far vedere al pubblico la sostanziale superficialità del mondo televisivo e dei format che negli anni ha inglobato.
La messa in scena è essenziale e intuitiva, Cosentino recita quasi negando la recitazione stessa, durante lo spettacolo distorce voci e fa macchiette o al contrario parla e spiega, quasi dialogando con il pubblico. E' lui stesso la marionetta e chi ne manovra i fili, il tutto senza giochi di prestigio, ma in modo semplice e manifesto. Quella di Cosentino è una drammaturgia schietta e ironica, risultato di un montaggio di pezzi di realtà, di teatro, di televisione e di molto altro.

consulta: Stagione Teatrale 2014/2015 al Teatro Civico 14

Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana. Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati.